Noi di PescaSuBlog abbiamo deciso di organizzare qualcosa per cercare di aiutare quei miei conterranei che a causa dell’alluvione si sono ritrovati, dall’oggi al domani, senza più casa, vestiti, lavoro. Ho degli amici coinvolti nell’opera di volontariato, di cui mi fido ciecamente, i quali sostengono che non si è esaurita tra gli sfollati la necessità di vestiti nuovi e puliti. Abbiamo pensato pertanto di far produrre delle felpe in pile con il logo del nostro sito/gruppo da donare ai bambini. Invitiamo pertanto tutti gli utenti di questo blog ad aiutarci a “finanziare” l’acquisto di una minima quantità di felpe in pile, da donare poi attraverso i circuiti di volontariato. Ovviamente verrà tutto documentato.
Al momento hanno aderito attraverso il gruppo Facebook un numero di utenti sufficiente ad acquistare 15 felpe. Il preventivo migliore richiede una quantità minima di 20 pezzi, i quali verrebbero poi a costare 340 €, così suddivisi: pile 11.50 x 20 + costi di produzione € 35 + trasporto € 13 + IVA. Ridividendo il tutto per 20 pezzi farebbero 17 € a pile. Ora, abbiamo tempo fino a martedì 3 dicembre, in modo da far eventualmente arrivare la merce prima di natale.
Se riusciremo a raggiungere il numero di prenotazioni sufficienti prima della scadenza, aggiornerò questo articolo inserendo le modalità per il pagamento tramite paypal o poste pay. Mi auguro di riuscire nell’impresa, altrimenti sarà comunque stato bello sapere di poter annoverare tra i propri amici delle persone disponibili alla solidarietà.
AGGIORNAMENTO: Inviato pagamento per € 289,80 per l’acquisto di n. 20 Felpe (alla fine sono riuscito a ridurre notevolmente il prezzo). Importi pervenuti al sottoscritto € 222. Al momento la differenza l’ho pagata io, e per me si può chiudere qui. Se tuttavia quelli che ancora non sono riusciti a inviare la donazione confermano la loro partecipazione, utilizzerò l’eventuale surplus per l’acquisto di sciarpe o cuffie in pile.
Related posts
13 Comments
Lascia un commento Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Tommy, riguardo l’iniziativa ti/vi faccio i miei più sinceri complimenti…è veramente lodevole. Ma sincerità per sincerità, scusate la mia franchezza (del resto mi conoscete che non ho peli sulla lingua),non trovo corretto il fatto di mettere il logo del blog sulle felpe…se la raccolta derivasse solo dalla direzione del blog, il discorso sarebbe giustissimo, ci mancherebbe…ma se la raccolta fondi nasce dalla generosità di diversi utenti, non vedo cosa c’entri il logo del blog…scusate, ma non mi sembra il caso di farsi “pubblicità”, specialmente in situazioni come queste.
Ovviamente questo è il mio parere personalissimo.
Ciao a tutti. Fabio
Detta così sembra un mezzo pubblicitario, ma lo sai benissimo che non lo è, anche perchè in questo caso non ha nessun senso. Il significato del logo è semplicemente per identificare la provenienza da parte di tutti noi, lettori e scrittori, come farebbe qualsiasi organizzazione umanitaria.
Il blog non è un’attività a fini di lucro che ne avrebbe un ritorno commerciale né di altro genere,non è che faranno Tommaso commendatore, in un certo senso poi il blog è anche “nostro” che ci scriviamo e sapere che qualcosa di nostro, non di un singolo individuo, è servito a dare un aiuto anche se minimo mi rende meno impotente verso un disastro del genere e grato di condividere con chi si è preso la briga di organizzare tutto questo, ogni organizzazione che porti questi aiuti deve essere riconoscibile e non è certo un male se dei pescasub di tutta Italia, grazie all’iniziativa di un gallurese che poteva starsene davanti al pc a guardare il meteo per andare a pescare e che ha invece deciso di mobilitarci, si facciano vedere con un’iniziativa benefica, non credo che servirà ma se ne avessimo un nulla di ritorno di immagine come categoria non ci fa male; d’altronde in Gallura tutti ci abbiamo pescato o sognamo di andarci a pescare, non posso rimanere estraneo e questo è un modo per esserci, finora ho sentito parlare solo di Filippine,come se da noi non fosse successo niente.
Quando si fanno certi nobili gesti, aiutando qualcuno, facendo per esempio un offerta ad un povero, la si fà e basta…non c’è bisogno di mettere nome e cognome sulla banconota che gli stai offrendo…altrimenti diventa solo un gesto per farsi fare i complimenti da altre persone…o per diventare degli “eroi”…
vabè ma pubblicità di cosa? non c’è nessun ritorno economico. e poi anche se non ci fosse il logo comunque si sa chi è il benefattore. comunque io con o senza logo, a prescindere aderirò.
Fabio, questo è un gesto pubblico, non privato. I gesti privati, chi li fa, non li pubblicizza sui social network o su internet, te lo assicuro.
Questa iniziativa val al di la di quello che io (o chiunque altro) possa aver fatto per mio conto, cosa di cui non ho nessuna intenzione di parlare pubblicamente. Lo spirito è sempre quello della solidarietà, tuttavia mi piace fare in modo che sia facilmente identificabile in questo caso il soggetto donatore, ossia un gruppo di amici pescatori subacquei.
a me sembra una buona idea e non ci vedo nulla di male che un dono riporti il logo del donatore.
resta la buona azione certa, documentabile e concreta a differenza dei soldi che spariscono sempre senza sapere dove e prima di arrivare al destinatario finale
Piccola riflessione:
Ma quando gradi associazioni benefiche come EMERGENCY, TELETHON, UNICEF, fanno campagne importanti ” con le NOSTRE DONAZIONI” omettono per caso di inserire il proprio nome o logo? (E i soldi li mettiamo noi)
Non credo!!!!
Signori. Un logo è identificabile!!!! Permette a chi fa iniziative, di appurare effettivamente se le persone colpite fruiscano davvero del beneficio!!!
Mentre un capo senza alcuna “identità”, potrebbe prendere strade diverse!!!!!
A buon intenditore…….
Io sono d’accordo all’iniziativa.
Lo spirito è proprio quello espresso negli ultimi commenti.
Tutti gli sviluppi dell’operazione vengono pubblicati qui:
https://www.facebook.com/groups/196024613751681/permalink/668805063140298/
Se felpe, tute o cappellini col logo del blog esistessero già come accade per altri forum o club, ci sarebbe stata una situazione bell’e pronta, bastava ordinare alla ditta che li aveva fatti di produrne un certo quantitativo e sarebbe parso ovvio e scontato, la cosa più semplice che si donassero indumenti col logo e la cosa non avrebbe dato adito a critiche; un alluvionato,che metterà quella felpa, se si sentirá l’1 per 1000 meglio sarà grazie a questo blog, che è il mezzo, non il fine, anche se stampato sull’indumento; poi questi tempi è sempre meglio che la beneficenza sia riconoscibile e riconducibile a un ente preciso
non tutti sono su facebook!
Hai ragione Stefano, tra un po’ aggiorno il post.
Pubblicato aggiornamento in coda all’articolo…