Tutti desideriamo ogni tanto andare a pescare in alcuni tratti di costa particolarmente interessanti, i più facoltosi hanno risolto con il gommone che è il mezzo per eccellenza del pesca sub, altri invece hanno gli acqua-scooter a benzina. Di recente un altro gruppo di pesca sub si sta rivolgendo al Kayak (o canoa), molto più usato dai cugini d’oltre oceano e meno da noi comodi italiani.
Il Kayak/Canoa potenzialmente ti può portare anche lontano e non ha bisogno di carburante, per cui oltre ad essere ecologico è anche economico. Non richiede quindi manutenzione ma solo un po’ di volontà nel pagaiare e preferibilmente mare calmo. Io non ho ancora provato questa soluzione, però spesso mentre pesco a Gallipoli mi vedo passare uno o due di questi giovani sportivi che procedono spediti, infatti a vederli sembra che il kayak richiede pochissimo sforzo e raggiunge una velocità interessante.
Non avendo ancora una cultura diffusa e consolidata sul mezzo non riesco a dare indicazioni precise sulle varie tipologie, di sicuro la verione “sit-on-top” mi sembra la più adeguata, cioè quella piana e aperta dove è possibile salire e scendere più facilmente, le altre invece hanno una specie di “cabina” che ospita la seduta e le gambe. Poi c’è il tipo rigido o gonfiabile, queste scelte però rientrano nei gusti personali e disponibilità nel trasporto.
Qualunque sia il kayak scelto avremo modo successivamente di trovare un posto per le pinne e fucili, possiamo sempre allestire il nostro mezzo con dei lacci elastici o altre trovate per bloccare i nostri accessori. Una cosa è sicura, servirà una ancoretta per parcheggiare il kayak dove desideriamo, inoltre dobbiamo munirlo per legge della classica bandierina da subacqueo.
Detto questo vi propongo alcuni modelli “abbordabili” trovati in rete:
Bic Ouassou – vedi scheda
Bic Bilbao – vedi scheda
Sevylor Seablade – vedi scheda
Sevylor Coral Sea – vedi scheda
Quest’ultimo sembra quasi fatto apposta, tuttavia basta cercare su google o ebay per trovare decine di modelli e varianti, l’investimento è a partire da circa 300 euro per i modelli più decenti.
Se avete un compagno di pesca fisso è possibile acquistare un kayak a due posti e dividere la spesa, oltre che ad avere una maggiore sicurezza in caso di bisogno. Ampliando ulteriormente il discorso ho trovato in rete delle soluzioni incredibili, c’è anche il kayak motorizzato della Torqeedo, ma costa quanto un gommone.
Conoscendo l’indole dei pescatori sub so già che molti faranno su questo mezzo un concentrato di modifiche che spaziano dall’ingegnoso all’inutile, ma la personalizzazione comunque è d’obbligo. Inoltre mi aspetto i primi che addirittura se lo costruiscono da soli.
Ecco il video di un pesca sub italiano che ci mostra come ha preparato il suo kayak:
Attendo i commenti e le esperienze dei lettori per completare l’articolo, se siete già possessori di questo mezzo fateci sapere come vi trovate e che soluzioni consigliate.
Related posts
28 Comments
Lascia un commento Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
Ciao Ivan, anch’io trovo questa soluzione interessante. Ci pensai qualche tempo fa, salvo poi accantonare la cosa visto il budget sempre più risicato che devo dedicare alla pescasub.
Dalle mie parti ci sono un bel po’ di spot interessanti a meno di 1000 metri dalla costa, e con questi attrezzi sarebbe davvero facile raggiungerli.
Magari trovo qualcuno che me lo presta…
Ciao.
PS: anni fa avevo un gommone. Un bel Novamarine 430 motorizzato yamaha… ovviamente deceduto (troppo costoso ripararlo) poco prima di iniziare con la pescasub…
Grande Ivan !
Belli e molto utili questo articolo e questo video sull’allestimento del Kayak, sicuramente i Kayak rigidi hanno prestazioni migliori e costano poco più dei gonfiabili; ma resta il problema del trasporto e dell’ingombro.
Il mio Kayak gonfiabile costa 400 euro, sgonfio si trasporta senza fatica con un carrellino in alluminio oppure dentro uno zaino di generose dimensioni, un Kayak gonfiabile pesa mediamente 10 Kg in meno rispetto al rigido quindi si traina meglio e si fa meno fatica se lo si vuole issare su spiagge e scogliere irraggiungibili dalla terra ferma.
è da un po’ che stavo pensando di farmi costruire un kayak in vetroresina. vedendo questo articolo credo che un pensierino per l’estate si potrebbe fare. ho però un dubbio: questo mezzo legalmente parlando, se viene adibito per accogliere la bandierina rossa con diagonale bianca ben visibile, può sostituire una boa tradizionale? e poi un classico pedagno è sufficiente per fungere da ancoretta?
Francesco, a livello legale la bandierina regolamentare, che segnala un sub in immersione, può essere applicata a qualsiasi “galleggiante” (anche ad un pezzo di polistirolo…). L’unico ed esclusivo segnale del sub in immersione è la bandierina. Pertanto, come ha giustamente suggerito Ivan, applicare la bandierina sul kayak è perfettamente regolamentare come su qualsiasi mezzo nautico o galleggiante (pallone/plancetta). Quando, infatti, si incontrano, purtroppo spesso, molti sub con il pallone sprovvisto di bandierina, questi possono essere (giustamente, aggiungo io) multati esattamente come se non avessero nessun segnale. Io penso che se noi pescatori in apnea vogliamo avere un minimo di sicurezza ed essere “rispettati” dai numerosi natanti, noi stessi, nel nostro ed esclusivo interesse, dobbiamo garantire un minimo di segnalazione regolamentare.
Riguardo il pedagno, nei negozi di nautica, vendono delle ancorette anche da 1,5 kg che, anche secondo me, garantiscono sicuramente, rispetto ad un semplice pedagno, una tenuta superiore ad un mezzo come il kayak…
preso nota e grazie delle delucidazioni e delle informazioni
Salve a tutti, io pure utilizzo il kayak tipo “Sit on Top” questo porta notevoli vantaggi come hai già descritto nell’articolo, molto importante è anche la maggiore visibilità che danno, ma il palloncino serve sempre! Io ho utilizzato uno prodotto da questa azienda:
http://www.francysboats.com
Personalmente pesco in non più di 10 metri d’acqua e pratico quasi esclusivamente l’Agguato in superficie e la pesca a razzolo.
Ho provato una sola volta ( stupidamente ) ad usare il Kayak come boa provvisto di bandierina, essendo un gonfiabile pesa poco e lo sforzo per trainarlo è poco superiore a quello di una comune plancetta ma le sue dimensioni mastodontiche si sono rivelate un problema per il mio tipo di pesca.
I pesci sottocosta come sentono e vedono il mostro scappano molto prima che si riesca ad avvicinarli, si incaglia tra gli scogli che è un piacere facendo molto rumore e con il rischio di bucare.
Per i motivi sopra elencati preferisco caricare il Kayak in modo da poter stare fuori un’intera giornata dalle 7:00 del mattino alle 7:00 di sera ( fucili, elastici, attrezzatura di riserva, fidanzata, borsa termica con pranzo ecc..), una volta raggiunto il tratto di costa isolato e lontano da stabilimenti balneari e bagnanti ancoro il Kayak o cerco una spiaggetta dove issarlo, gonfio la normale boa segnasub mi butto e comincio a pescare.
Effettivamente usare il kayak come un plancetta non è consigliato, ahahah, infatti conviene ancorarlo e pescare in zona senza trascinare nulla. Che è comunque la tecnica che uso anche con il pallone, mi da fastidio avere aggeggi e sagole collegate quindi arrivo sul posto, pedagno e mi diverto entro un raggio limitato di 20-30mt, poi quando voglio prendo tutto e mi sposto.
Visto che usi il kayak per tutto, vorrei chiederti come fissi la fidanzata, velcro o corda elastica?
🙂 Scherzo.
Si confermo pedagnare la boa è sicuramente la soluzione migliore, io purtroppo non posso più farlo perchè la mia compagna ( anche se è contenta di mangiare il mio pescato ) è sempre ossessionata dall’idea che io venga divorato da uno Squalo, pescato da un Peschereccio o travolto da uno Yacht !! per questo devo sempre trascinarmi il pallone a non più di 10mt da me se voglio continuare a pescare senza che lei si disperi e chiami la guardia costiera ( purtroppo è una regola che ho dovuto accettare ).
Il Kayak mi ha permesso di conciliare la pesca apnea con una compagna buona ma un “pochino” apprensiva ed appiccicosa,in estate me la porto dietro ovunque insieme all’attrezzatura e mi da anche una mano a pagaiare è evidente che è indispensabile un Kayak a 2-3 posti.
L’idea di trascinare il Kayak come una plancetta è stata sua per essere ancora più visibile ed io stupidamente ho provato, lei era contenta e divertita a vedere il grosso Kayak aggirarsi tra gli scogli io meno; comunque sbagliando si impara.
Salve, magari non c’entra ma volevo sapere se nel mio mares phantom fv 95 posso utilizzare il primo foro per mettere l’elastico per guadagnare qualche centimetro! uso un elastico circolare 17,5 d.
Grazie
Certo che puoi usare il buco precedente, è fatto apposta, anche per il doppio elastico.
Qualcuno saprebbe dirmi se col vento e col mare mosso c’è molta differenza tra un kayak gonfiabile e uno “rigido”? Sarei propenso ad acquistarne uno gonfiabile, ma non verrei trovare difficoltà nel caso che durante una battuta di pesca in apnea si alzasse vento forte! 🙂
Sicuramente migliore quello rigido. Ovviamente ci sono i pro e i contro. Quello rigido “affronta” meglio il mare, ma è complicato trasportarlo agevolmente. Quello gonfiabile si trasporta bene ma tiene poco il mare mosso…
Quando il mare è mosso a mio giudizio non conviene uscire in Kayak; ma se propio si vuole bisogna attrezzarsi con un buon Kayak marino e con delle buone pagaie.
Il Sevylor SKS500 PACIFIC per esempio è un Kayak marino gonfiabile dotato di timone che dovrebbe all’occorrenza affrontare con disinvoltura anche il mare mosso ( cioè con l’altezza dell’onda tra 0.50 e 1,25 metri ).
Personalmente la sera prima di pescare controllo il meteo e se l’altezza dell’onda è superiore a 60 Centimetri non esco col Kayak.
Interessante. Per verificare l’altezza dell’onda prevista che sito consulti?
ilmeteo.it; a mio parere è il migliore,
Attenzione non è meteo.it, ma propio ilmeteo.it.
Bisogna digitare la località di mare desiderata e poi cliccare su dettagli mare e venti.
Altri Kayak marini in grado di fronteggiare il mare mosso sono quelli rigidi della lettmann( provate sul sito lettman.de ), sono tutti dotati di timone ( c’è anche una versione Touring a 3 posti ).
Dimenticavo Ivan nel suo articolo ha scritto giustamente che l’investimento per un kayak è di 300 – 400 euro ( io stesso ho un Kayak da 400 euro ), ma per i prodotti che vi ho elencato i prezzi salgono notevolmente.
Sempre per rispondere a Pierpaolo : Ivan nel suo articolo ha messo l’immagine del BIC OUASSOU e del BIC BILBAO, la Bic produce anche lo SCARPA che dovrebbe essere più veloce e più adatto a fronteggiare il mare mosso.
ciao a tutti…per puro caso mi sono imbattuto in questo blog…. posso dirvi la mia esperiena personale da pescatore ventennale…. benedetto il giorno di due anni fa quando lo comprai da allora non l’ho più abbandonato è il mio fidato compagno di pesca e non lo cambierei più con nessuno…benefici tanti pochi sacrifici nel trasporto ma ripagati..potete chiamarmi per darvi consigli e dritte senza problemi. 327/7377733 ciao e…buona pesca a tutti compreso anche me!
grazie giovanni per il tuo contributo.
appena possibile facci sapere che modello hai e che accorgimenti tecnici hai adottato dopo l’acquisto.
potrebbe essere interessante per l’inverno ma con muta 7,5 e 14 kg di piombi come si può risalire? senza andare in basso fondale ogni volta ?
Non la vedo così complicata. Probabilmente bisogna studiare una qualche manovra poco ortodossa.
Salve a tutti io possiedo un bilbao colore blu e se chiedete in giro dalla diga di brindisi a santa marina passando da leuca qualcuno qualcuno avrà visto un tipo strano con la muta sul kayak sia d’inverno che d’estate.Le difficoltà ci sono solo in due tre casi ma sono risolvibili, la vestizione sul mezzo d’estate con relativa risalita, la perdita della pagaia, e se trovi il mare forza 3/4 al ritorno dalla battuta di pesca. grazie a dio io le ho tutte superate tutte e tre lasciando l’ultima difficolta descritta nella mia mente un brivido di adrenalina che non andra mai via.
la paura è sempre quella della mareggiata mentre sei in acqua, per ora questo controllo il meteo più volte prima di entrare, a me è successo una volta e ho avuto paura per un compagno che dopo di me non riusciva a uscire e nel frattempo le onde si alzavano sempre di più, per fortuna tutto è finito bene.
Caio ragazzi, sono anche io un appassionato di pescasub in kayak, tanto che ho fatto un gruppo su facebook ed ho lanciato recentemente l’iniziativa di fare un Raduno Nazionale di PescaSub in Kayak. Che ne dite di partecipare ? Io sono a Roma ed a Ladispoli ho amici che sponsorizzerebbero l’evento. Fatemi sapere. Saluti. Marco
TROPPO LONTANO MARCO !!! MI DISPIACE
Peccato ! Però, se volete, seguite l’iniziativa anche su Facebook nel gruppo Pescasub in kayak. Sto cercando di creare una piccola comunità di malati di mare, pesca e kayak … un saluto a tutti.
Anche questa domenica forte Mareggiata !!!!… non è possibile !!! guardate questo video sul Kayak :
http://www.youtube.com/watch?v=b7Tigl2ML2w&feature=plcp
è in Spagnolo ma un pochino si capisce !
Rimango affascinato, però qui in Sardegna il vento può alzarsi da un momento all’altro, e rafforzare facilmente. Rientrare in quelle condizioni sarebbe abbastanza pericoloso.