Probabilmente tutti noi abbiamo un corto fucile appeso al pallone. Si tratta del fucile da tana. A differenza di quello che molti pensano, la tecnica della pesca in tana è difficile (e faticosa) ma può essere molto fruttuosa a patto di avere le doti giuste. Basta osservare le prede catturate dagli atleti di una gara di pesca in apnea per capirlo: la maggior parte degli esemplari catturati saranno saraghi e tordi presi in tana. Dedicarsi alle tane fa parte della formazione del pescatore , anche perché le tane riservano sorprese… L’allestimento del fucile per la tana deve essere curato ed idoneo, pratico e funzionale. In base alle prede che si vogliono insidiare, dobbiamo fare appello ad un fucile dalle caratteristiche precise. Analizziamole:
DESCRIZIONE
La pesca in tana è la tecnica che tutti noi da piccoli o da principianti abbiamo praticato per catturare gli scorfani, i polpi, i saraghi, i gronchi e le murene. Si tratta di una tecnica molto semplice, perché consiste nell’ispezionare ogni spacco,ogni corridoio fra le rocce oppure ogni buco. In alcuni casi invece possiamo terminare un agguato con un tiro in tana poiché il pesce che stiamo intercettando si accorge della nostra presenza e cerca riparo. Tuttavia non va sottovalutata o sminuita come tecnica perché ci vuole una certa esperienza per individuare i punti promettenti e ricchi di pesce. A certe profondità o in certe zone la pesca in tana può consentirci la cattura di una bella cernia, corvina, sarago e orata o di pesci che non sono da considerare di serie B. Le tane infatti si popolano in particolari condizioni marine come il mare mosso, le stagioni calde, o le maree.
I pescatori molto fortunati riusciranno prima o poi a trovare una tana madre, ossia una tana utilizzata da un branco numeroso di pesci durante tutto l’anno. In passato queste tane erano numerose ma a causa dell’incuranza dei pescatori di un tempo, molte sono state abbandonate da decenni. Una tana madre è importantissima per la presenza di pesce in una determinata zona, dunque è buona norma assistere allo spettacolo naturalistico che questa tana offre senza disturbare o catturare i suoi abitanti.
COSA DEVO PREDILIGERE
Le doti del fucile per la pesca in tana sono le seguenti: dimensioni ridotte, silenziosità, semplicità. Durante l’ispezione delle tane il fucile non dovrà compiere particolari movimenti repentini, cambi di direzione o scoccare tiri particolarmente lunghi. Le forme fine e filanti sono ideali per potersi inserire comodamente nelle anguste fessure senza il rischio di incastrarsi o di sottrarre la visuale al pescatore. Il fucile per la tana non dovrà avere gittate assurde né dovrà avere potenza spropositata. Tuttavia siccome è possibile scovare in tana pesci di mole, è opportuno fare una distinzione. Per i pesci o i cefalopodi non impegnativi (scorfano, polpo, seppia, gronco, murena e quanto altro) valgono le considerazioni che abbiamo appena fatto. Il fucile che invece dovrà catturare in tana prede più impegnative come corvine, orate, saraghi e cernie merita un discorso a parte.
DOTAZIONE ED ALLESTIMENTO
Apro una parentesi: esistono due tipologie di fiocina. C’è la fiocina con la base in plastica e quella fatta interamente in metallo, chiamata fiocina francese. La prima è più adatta per gli impatti con gli scogli, mentre la seconda per i tiri al libero. Nella scelta dell’allestimento molto dipenderà dal tipo di pesce che si vuole insidiare: una murena può rivelarsi un pericolo quando si utilizza un’asta thaitiana ad esempio. Meglio optare per la fiocina che consente al pescatore di tenere la murena a distanza di sicurezza. La fiocina francese serve invece per aumentare le probabilità di cattura nei tiri ravvicinati al lubero. È indicata ad esempio per le corvine, per i saraghi o i cefali che passando da una tana all’altra. Al primo impatto con gli scogli però, questa fiocina dalla mole esigua si piega più facilmente.
Il fucile per i pesci poco impegnativi, può essere equipaggiato con una fiocina con base in plastica a 3 o a 5 punte e deve essere corto. Un 40 o un 50 a pressione oppure un 55 ad elastico. Quando si parla della pesca in tana molti immaginano la classica pistoletta a pressione, ma secondo me l’arma migliore in tana è l’arbalete, sebbene sia più lungo delle pistolette pneumatiche, quindi difficoltoso da infilare in spazi piccoli. Nella pesca in tana molto spesso si alzano sospensioni di sabbia che si infilano nella canna del fucile a pressione e sono causa di rigature. Il fucile a pressione inoltre è molto rumoroso, e può mettere in fuga altri abitanti della tana. Inoltre questa arma va tenuta ad una precarica ridotta rispetto a quella massima operativa. Se sfruttassimo appieno il potenziale di quest’arma finiremmo col piegare le punte della fiocina dopo qualche impatto con gli scogli, dunque le loro caratteristiche non sono idonee al tipo di pesca. Usare un fucile a pressione a mezzo regime o col riduttore sempre azionato non ha senso, anche se i prezzi contenuti di queste armi sono allettanti. In ogni caso un arbalete con elastici leggeri ed asta thaitiana o filettata con fiocina fanno al caso nostro.
Per catturare i pesci più impegnativi invece è opportuno munirsi di un fucile più potente ed equilibrato. Potremmo optare per un fucile a pressione canna 13 da 70 con riduttore, equipaggiato con una fiocina francese o con un’asta thaitiana da 7mm oppure un arbalete dal 50 al 75.
Con l’arbalete possiamo pescare in tana normalmente caricando gli elastici sulla prima tacca, poi dopo l’avvistamento del cernione di turno, si può tornare in superficie, caricare l’elastico all’ultima tacca, e scendere nuovamente verso la tana pronti a perforare il capoccione del serranide.
I fucili per queste prede andranno equipaggiati con un mulinello, che consente di riportare il fucile in superficie quando il pesce si intana in profondità o si arrocca. Un utile accessorio da portare insieme al fucile durante le pescate nelle tane può rivelarsi il raffio, il disincaglia asta ed il retino portapesci, che ci consente di sfilare pesci pericolosi come lo scorfano senza doverlo toccare rischiando di venir punti.
In tana è bene impiombare le aste con del dyneema o del sagolino del mulinello stesso; perché è resistente alle abrasioni dovute allo sfregamento fra gli scogli e poi perché la balistica conta relativamente. Molto spesso poi il pesce rimane trafitto nell’asta dunque un terminale in monofilo non svolgerebbe comunque la sua funzione di evitare che le carni della preda si lacerino, oppure di opporre all’asta meno resistenza durante l’avanzamento.
Per poter capire quale dei seguenti fucili è più indicato per noi, bisogna tenere a mente solo il tipo di prede che intendiamo insidiare, consapevoli del fatto che così come per agguato ed aspetto, anche nelle tane si può incontrare un pesce grosso ed inaspettato.
(continua…)
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15 Comments
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Altro ottimo articolo ! quando ho cominciato a pescare pescavo solo in Tana con un Omer Excalibur 50 armato di fiocina 3 punte e muta per Bombolari da 3mm colorata senza cappuccio ( avevo appena smesso con i Soft Air ).
In quel periodo pescavo dai 7 ai 12 metri ( in una zona dove ora non è più possibile pescare )sempre in tana a caccia di Tordi, Polpi Scorfani e Saraghi; poi ho cambiato zona e mi sono sempre di più specializzato nell’agguato di superficie a Salpe, Cefali, Spigole e Orate col Fv 75.
Ad un certo punto ho comprato un Junior 45 con fiocina 3 punte da abbinare al più potente Fv 95 per Razzolare sottocosta a caccia di tutto ( Junior 45 per pesca in tana, Fv 95 per agguato ) poi mi sono reso conto che il Fv 75 per l’agguato è imbattibile e dato che il Junior nel frattempo era defunto ho usato il Fv 75 sia all’Agguato che occasionlmente in Tana sino a ieri.
Ieri ho scoccato un tiro in tana col Fv 75 contro un Polpo di generose dimensioni… la Tahitiana si è sfilata dalla tana senza il gustoso Polpo salva cappotto e inoltre mi sono accorto che la punta dell’asta si è appiattita e l’asta si è piegata ( tutto questo nonostante l’allestimento leggero……!!!!! ).
Ho fatto un bel cappottone !!! e mi sono beccato un sacco di nomi !!!, quel Polpo era almeno 1,5 Kg ( ci vogliono 25 euro per un Polpo del genere in pescheria ); Ora Sono molto interessato all’Omer Cayman Cave 45 con fiocina 4 punte da attaccare alla boa perchè sono sicuro che con una bella fiocinata le cose sarebbero andate diversamente !!.
La versatilità di immediato utilizzo di un 55 canna 13 con riduttore e asta da 8mm che equilibria il peso della fiocina è ben conosciuta e per me imbattibile,può essere sostituito come potenza da un 75 arba,ma non ha certo versatilità e ingombro paragonabile in tana,ha senso solo in un impiego al razzolo o in tane lunghe o non tortuose;un arba 56 è più maneggevole,a volte lo preferisco per la leggerezza quando è attaccato alla boa,ma ha un buon impatto solo a poca distanza con fiocina,un oleo 55 ha buona gittata anche con fiocina a 5 punte,quanto il 56 con thaitiana,poi sul rumore dell’oleo è vero,se ci sono più pesci in una tana forse disturba,sul pulviscolo che può entrare nella canna e rigarla è una possibilità un po’ remota.
sera,vorrei avere un consiglio,pesco da molto tempo col mio 75fv,pratico il razzolo e non pesco mai al di sotto di 6 metri,stavo optando di allestire il mio fucile con una fiocina a tre punte con alette per pescare sia in tana che in acqua libera e fra i massi.vorrei avere da voi esperti un consiglio piu mirato,grazie,buona sera
Il 75 è troppo lungo, secondo me, per la pesca con la fiocina. Meglio un 60.
L’unica strada per pescare sia in tana che in acqua libera è la classica asta thaitiana, se invece monti una fiocina il tiro in acqua libera sarà cortissimo e sicuramente devia dopo circa 1,5mt di corsa. Per questo la fiocina si monta sui fucili corti (da 45 a 75) allestiti esclusivamente per la pesca in tana.
Il 75 con fiocina(quale fiocina?) al libero va bene solo in acqua torbida,tipo adriatico,ha una gittata ridotta e la fiocina deve essere leggera per non sbilanciare troppo l’asta
oleo 50 o 70 con regolatore, credo che in tana siano imbattili!
per ligure, e non solo, dico che ho acquistato per curiosità un omer cayman cave 45, con fiocina da 5 però, sono abbastanza scettico perchè con un’asta così leggera, tra l’altro ho preso anche una seatec 6,35 filettata, credo che la massa “battente” sia molto debole rispetto ad una bella asta da 8 mm di un oleo che ti inchioda senza problemi, anche con variatore al minimo, un sarago in tana da 1 kg, infatti, soprattutto qui a napoli, mi sono capitate anche della belle coppiole in tane profonde, in più devo dire che un oleo con variatore ha una polivalenza maggiore rispetto ad un corto arbalete, visto che all’occorrenza, e senza risalire in superficie e perdere tempo, fiato e forse anche la preda, per portarlo in prima tacca, si può sparare quasi a qualsiasi pesce intanato, in più non bisogna scegliere tra vari allestimenti, come sempre qualcuno prima ha suggerito, io ad esempio il mio ultimo oleo da 70 con variatore lo precarico a 20 bar e con variatore inserito al minimo riesco a sparare anche gli scorfanetti appoggiati sulla roccia oppure con variatore al max, ma sempre a 20 bar, lo uso quando pesco sulle scogliere frangiflutti nell’adriatico, in più altra cosa da non sottovalutare, soprattutto nel torbido, o in profondità tra le rocce, è il galleggiamento dell’arma, totalmente inesistente per i piccoli arbalete, del resto attaccato al pallone il piccolo arbalete è più comodo rispetto ad un oleo, perchè l’asta è agganciata e non si sfila ed in più la sagola è ben salda al fucile evitando così sganci e svolazzamenti vari, fattori questi, che al momento del bisogno del fucile, possono complicare e/o ritardare il suo utilizzo con tutte le spiacevoli conseguenze (perdita della preda), comunque ho prenotato anche gli elastici seatec da 20 mm, 11 cm di lunghezza, anche se credo che, appunto per la leggerezza sopra descritta, a questo fucile proprio la velocità non manchi, appena lo proverò vi farò sapere.
Anch’io la penso come te: il pneumatico si presta meglio ed è decisamente più versatile, ma la comodità di avere l’asta già infilata e la sagola in ordine dell’arbalete compensano in parte le altre debolezze.
si si è vero, però ho pensato anche al fatto che comunque preferisco infilare un oleo in tana senza preoccuparmi di intaccare/rovinare gli elastici a contatto con le rocce, come accadde ad un mio amico con un vecchio grotto 60, che addirittura aveva il circolare, che quindi dopo il tiro tende ad allargarsi velocemente in punta, devo dire proprio per questo che se comprendo, in parte, il piccolo arba in tana lo comprendo solo con elastici in linea, e poi anche se l’oleo, urtando le rocce o sparando, produce rumore, pazienza, tanto tane con più di un pesce sono ormai rare!!!!!!!!!!!! però non mi scoraggio e proverò, in modo approfondito, questo fuciletto! vi farò sapere.
Ciao a tutti sono nuovo e vorrei sapere cosa ne pensate del cressi moicano 60 per la tana ?
La cressi è un’ottima ditta, quel che si intravede dal grilletto sembra lo stesso meccanismo di sgancio dell’apache, con la miglioria dello sganciasagola e l’appoggio sternale, quest’ultimo di scarsa utilità perchè troppo corto; visto che si tratta di arbaletes, quindi di fucili essenziali e senza problemi di usura se non estetici, meglio cercare qualcosa di più economico sul nuovo o dell’usato, soprattutto se parliamo di misure corte,a meno di un prezzo moooolto favorevole per un fucile che a me sembra un il restyling di un apache, meglio un comanche allora, ci sono tante tribù on cressi….
Aggiungo che ho trovato il nuovo apache 60, che è praticamente uguale al moicano, a 42 su un noto sito.
secondo me, il fucile per la pesca in tana va scelto in funzione anche del contesto in cui peschiamo. sicuramente è da preferire la fiocina con tre o quattro punte lunghe
certo, il contesto è importante, ma, se parliamo di tane anguste e/o strette, credo che il classico oleo 50, magari con variatore di potenza o caricato a 15 bar, con una fiocina a 5 o 4 punte sia davvero insuperabile.