Il mare è un amico, fantastico, emozionante, ma anche imprevedibile. Dobbiamo quindi recarci a pesca con la consapevolezza che tutto può accadere sia nella buona che nella cattiva sorte. Bastano poche semplici regole, da seguire scrupolosamente, e possiamo rendere le nostre giornate sicure e divertenti.
La boa segnasub non è solo una legge, è importante per tanti motivi: segnalare la vostra posizione alle barche, far sapere ai vostri amici o parenti dove vi trovate, fornire un supporto di galleggiamento in caso di problemi. Per fare un esempio, immaginate di avere un attacco di crampi alle gambe (o peggio) e nessuno può aiutarvi perchè non vi vede.
Controllate il meteo prima della immersione, una mareggiata può essere improvvisa e scatenarsi in pochi minuti quindi prima di entrare in acqua assicuratevi che nei paraggi ci sia un posto al sicuro per uscire (spiaggetta, darsena, ecc.)
Siate previdenti e tenete sempre in auto un kit per tagli e ferite, un cellulare carico (molti se lo portano sulla boa in un contenitore stagno) e fa comodo anche delle pillole contro il mal di mare o antidolorifici generici. Quindi mai da soli (altrimenti se vi succede qualcosa, chi chiama i soccorsi?) ed è buona regola dare sempre a chi vi aspetta un orario limite di uscita.
Avete mai sentito parlare di Taravana, Samba, Sincope? Sono tutte patologie che colpiscono i pescasub, non voglio ora approfondire questi argomenti di cui si potrebbe scrivere un’enciclopedia, basta sapere che sono tutte causate dalla mancanza regolare di ossigeno nel sangue. Per scongiurare questi e altri disturbi e sufficiente evitare di fare apnee fino al limite fisico (risalite sempre con un buon anticipo), non esagerare con la profondità, e la cosa più importate, prendere una buona pausa tra i tuffi (almeno il doppio del tempo che siamo stati in apnea). Capita spesso di sparare in tana e poi per paura di perdere la preda ci rituffiamo immediatamente, questo è assolutamente da evitare. Cerchiamo di non stressarci e di fare le nostre apnee sempre in condizioni di riposo.
Se un vostro amico (o chiunque) è in difficoltà e ha paura di annegare ricordatevi sempre di andare ad aiutarlo prendendolo da dietro, fate in modo che lui non abbia la possibilità di afferrarsi a voi altrimenti diventa una tragedia per due.
Tutta l’attrezzatura indossata è potenzialmente un oggetto che si può impigliare, per questo verifichiamo che tutto sia facilmente sganciabile (con un solo gesto) al momento del bisogno. Attaccate la sagola della boa dove volete (cintura o fucile) ma vi consiglio di sganciarla prima di fare un tuffo, la riprendete dopo se vi spostate da quel punto. Proprio per questi probabili appigli è sconsigliato infilare il braccio o la testa nelle tane. Se trovate delle reti tenetevi lontani, sono la cosa più “appiccicosa” che si possa travare in mare.
Infine controllate e tenete in buono stato i vostri fucili, attenzione alle manie di superpotenziamento perchè normalmente i fucili non sono progettati per resistere oltre certi limiti e talvolta succede che il colpo parte da solo.
Spero di non avervi spaventato, ma è meglio andare a mare con la cautela e la consapevolezza dei pericoli che con la leggerezza e l’ignoranza.