Ultimo Aggiornamento: 24.07.2009 ore 14:25

Come preannunciato nell’articolo precedente, illustrerò di seguito le fasi della modifica del mio Mares Spark Mimetic 98, che a fine lavoro diventerà “realmente mimetico”. Monterò infatti il serbatoio con mimetizzazione granito prodotto da STC Italia.

ATTENZIONE: quelle che sto per illustrare sono modifiche potenzialmente pericolose, che potrebbero attentare alla propria incolumità fisica ed invalidare la garanzia sul prodotto. Chi mette mano al proprio fucile, lo fa a suo rischio e pericolo.

1) Scaricare il fucile

foto 1

La prima operazione consiste nello scaricare completamente il fucile. Dopo aver svitato il tappo di plastica posto sul retro dell’impugnatura (con una moneta o una brugola), tramite un oggetto appuntito [foto 1] si agisce sul piccolo foro dal quale fuoriesce l’aria [foto 2]. È necessario utilizzare uno straccio o della carta per evitare che la nebulizzazione dell’olio contenuto nel serbatoio possa finirvi negli occhi, o comunque nell’aria che respirate. A questo proposito, è buona cosa prima di compiere tale operazione, tenere il fucile in verticale per una decina di minuti, con la testata verso il basso, per  far defluire la maggior quantità possibile di olio lontano dalla valvola posteriore.

foto 2
foto 2

2) Estrazione perno grilletto

foto 3
foto 3

Danneggiare il perno del grilletto è abbastanza facile, pertanto consiglio di estrarlo subito, prima di agire su parti del fucile ben più robuste. Si estrae il grilletto agendo sull’apposita spina di metallo (utilizzando una punta e battendola con un piccolo martello o una pinza) [foto 3], si sfila l’impugnatura, tenuta ferma dalla spina di plastica [foto 4]

foto 4
foto 4

… e si estrae il pernetto utilizzando una pinza a becchi lunghi e sottili [foto 5].

foto 5
foto 5

Consiglio di riporre tutte le parti di piccole dimensioni all’interno di un barattolo di vetro pulito [foto 6]

foto 6
foto 6

3) Svitare la testata

foto 7

 

Per far ciò, tramite un cacciavite, si spinge verso il basso il pistone, in modo da poter successivamente infilare di traverso il cacciavite stesso nei fori di scarico dell’acqua [foto 7]. Dopodiché si svita la testata. Già che ci siamo, con l’aiuto di una  chiave, svitiamo anche il terminale ed estraiamo la boccola di ammortizzo [foto 8/9].

foto 8
foto 8
foto 9
foto 9

Se non è stato spinto troppo in basso, estraiamo a mano il pistone dalla canna, altrimenti sarà necessario “agganciarlo” con il codolo dell’asta e tirarlo fuori (non c’è bisogno di spingere il pistone troppo in basso, normalmente il codolo fa subito presa) [foto 10].

foto 8
foto 10

Riponiamo tutto nel barattolo di vetro, mentre il fucile lo appoggeremo a testa in giù con la parte finale della canna dentro un secondo barattolo che raccoglierà parte dell’olio lubrificante [foto 11]

foto 9
foto 11

4) Svasare i fori della volata

foto 12

 

Per far ciò ho utilizzato un dremmel e una punta conica con vertice arrotondato [foto 12]. Alcuni effettuano questo lavoro utilizzando un trapano, che secondo me risulta più difficile da maneggiare. Con il dremmel invece abbiamo la possibilità di variare la velocità del mandrino e, all’occorrenza, utilizzare la prolunga di precisione. Per evitare che la morsa rovini la superficie verniciata della testata, ho utilizzato un pezzo di camera d’aria abbastanza spessa. A fine lavoro [foto 13]

foto 13
foto 13

… ho colorato con un pennarello nero l’alluminio messo a nudo, che avendo perso la patina di anodizzazione sarà più soggetto a fenomeni corrosivi [foto 14].

foto 14
foto 14

Diventa obbligatorio a questo punto sciacquare il fucile con acqua dolce dopo ogni uscita (e anche una spruzzatina di spray siliconico non guasta). Mettiamo il tutto da parte e procediamo.

Attenzione, a causa della errata impostazione della mia macchina fotografica, le foto relative alle prossime fasi di elaborazione saranno di qualità abbastanza scadente (non che le precedenti fossero granché migliori, ma quelle che pubblicherò d’ora in avanti fanno veramente pena).

5) Smontare ogiva, serbatoio, valvola di precarica e canna

E’ giunto il momento di smontare completamente il fucile. Si inizia dall’ogiva. Tramite piccoli movimenti di tosione non dovreste avere difficoltà a rimuovere completamente ogiva e il relativo o’ring. Attenzione, a volte quest’ultimo rimane dentro il serbatoio. Se volete procedere in modo pulito, potete lasciare nuovamente il fucile in posizione verticale per qualche minuto e attendere che fuoriesca il resto dell’olio contenuto al suo interno.

Dopo l’ogiva è il momento di separare il serbatoio dall’impugnatura [foto 15]. Nel fare questo ho trovato maggiore resistenza (gli o’ring sono due, sull’impugnatura e sul variatore). Per quanto mi riguarda, ho bloccato l’impugnatura nella morsa, ma si tratta di un’operazione rischiosa (stringendo troppo, l’impungatura potrebbe danneggiarsi). Se vi fate aiutare da qualcuno non dovreste avere problemi.

foto 15
foto 15

Per svitare la valvola di precarica sarete costretti a procurarvi un’attrezzo piatto, di ferro o acciario, abbastanza largo e spesso da poter agire nelle apposite tacche e contemporaneamente non rovinare la filettatura. Io mi sono arrangiato con l’asta di un morsetto [foto 16]. Fate attenzione a non appoggiare la canna da nessuna parte: potreste correre il rischio di fare leva e danneggiarla.

foto 16
foto 16

Fatto questo estraete la canna e riponete la valvola nel solito barattolo di vetro.

6) Sostituire la molla del dente di sgancio.

Con una pinza svitate il piccolo dado con o’ring del variatore (a me è venuto fuori insieme all’astina) ed estraete la molla [foto 17/18].

foto 17
foto 17
foto 18
foto 18

Una volta estratta la molla, con una pinzetta dovrete stringere la prima spira, tagliare con una tenaglia 3 o 4 spire superflue, e inserirla nell’apposita sede del dente di sgancio (che avrete estratto dall’asta agendo sull’apposita spina [foto 19/20]).

foto 19
foto 19
foto 20
foto 20

Montate  il dente di sgancio completo di molla all’interno dell’asta. In questa fase dovete verificare che il vertice superiore della molla vada ad appoggiarsi in un apposito scasso circolare posto all’interno della canna.

Rimontate l’astina del variatore (io l’ho leggermente lucidata con della pasta antigraffi per carrozzieri, ma non sono sicuro del risultato). In questo caso non sono riuscito a trovare una molla da ricollocare lungo l’astina. In teoria ciò non dovrebbe comportare un problema, in quanto la pressione interna del serbatoio comunque tiene le varie parti in sede. Tuttavia non sono completamente certo della cosa, quindi si tratta a tutti gli effetti di un esperimento vero e proprio (anche se ho già avuto pareri positivi al riguardo). Nota importante, rimontando le varie parti del fucile, è importante oliare bene ogni singolo componente, anche il più insignificante. Per far ciò ho usato una normale siringa. Il lubrificante utilizzato è un olio per forcelle SAE 10, lo stesso che a fine lavoro andremo a inserire dentro il serbatoio [foto 21].

foto 21
foto 21

7) Rimontare il fucile

Ora si tratta di fare il percorso inverso. Per prima cosa si inserisce la canna nell’impugnatura e si avvita la valvola di precarica. Nei mares l’operazione è abbastanza semplice in quanto sono presenti delle tacche di allineamento che non vi consentono di sbagliare. L’unica difficoltà consiste nel tenere chiuso il dente di sgancio, che altrimenti vi impedirà l’inserimento della canna nell’impugnatura. Per evitare il problema basta che inseriate all’interno della canna uno stecchino di legno che tenga momentaneamente chiuso il dente di sgancio. Una volta inserita la canna in sede, estrarrete lo stecchino dalla sede della valvola. Fate attenzione ad avvitare la valvola senza applicare torsioni sulla canna. Anche se sono presenti le tacche, a volte queste non sono sufficienti ad evitare che la canna esca fuori sede.

Fatto questo oliate per bene l’o’ring del variatore, i due sulla canna e quello dell’impugnatura. Inserite il serbatoio con leggere torsioni, senza forzare troppo [foto 22], e allo stesso modo andrete a inserite l’ogiva, anche questa con l’o’ring ben oleato [foto 23]. Prima di far ciò dovrete inserire con una siringa 25/30 cc. di olio lubrificante direttamente dentro il serbatoio, tenendolo ovviamente in posizione verticale

foto 22
foto 22
foto 23
foto 23

Il passo successivo consiste nel rimontare il perno del grilletto [foto 24], il grilletto stesso [foto 25] e l’impugnatura, utilizzando gli stessi strumenti e agendo sulle stesse spine di metallo già individuate in fase di smontaggio.

foto 24
foto 24
foto 25
foto 25

L’ultima operazione consiste nel montaggio della testata, per la quale dovrete fare attenzione a ricomporla con la boccola di ammortizzo posta nel verso giusto [foto 26]. Anche se sembra ovvio, ricordatevi di inserire prima il pistone nella canna, avendo cura di lubrificarlo per bene.

foto 26
foto 26

Il gioco è fatto, non rimane che caricare il fucile. Dopo 20/30 pompate sentirete il pistone che impatta nella boccola di ammortizzo. Per portarlo a 20 atm vi rimarranno più o meno altre.1.060 pompate.

Per vedere il fucile completo, andate all’articolo successivo.