PUBBLICATO UN AGGIORNAMENTO A FONDO PAGINA

Come promesso all’amico Ivan, riporto di seguito le prime impressioni d’uso dell’Omer Airbalet 100.

Il fucile è stato provato durante un paio di brevi uscite mattutine, poco meno di tre ore di pesca, dove purtroppo di prede “sparabili” ne ho visto davvero poche. La prima prova riguarda l’Airbalete con canna allagata, al quale ho abbinato un’asta Seatec Estreme doppia aletta da 7 mm. per 105 cm.

Le aste doppia aletta non mi piacciono per niente. Di fatto sono indirizzate a prede che per ora sono fuori dalla mia portata. Tuttavia era l’unica asta da 7 mm. con codolo che avevo a disposizione (ormai uso soltanto aste “nude”) e quella ho dovuto usare. L’impiombatura è stata realizzata con tre passate di monofilo Asso Tripla Forza da 0,90 ed è stato montato uno scorri sagola Devoto in plastica. Per la prova ho portato la pressione di precarica a 25 ATM.

Veniamo al dunque. Confermo che la facilità di caricamento è effettivamente la caratteristica migliore del fucile. A 25 ATM sembra di caricare un 20/22 ATM classico. Certo, la forza da applicare in teoria è la stessa, ma per qualche motivo (immagino grazie al particolare grasso utilizzato), il caricamento risulta fluido e continuo, senza impuntamenti e, in definitiva, più semplice. L’aggancio è avvenuto al primo colpo, cosa che a quanto pare non riesce a tutti. L’aggancio difficoltoso del pistone è stato denunciato da più parti, ed è sicuramente da attribuire alle diverse geometrie di codolo e dente di sgancio. Durante tutta la pescata una volta soltanto non ho agganciato il pistone al primo colpo, ma la colpa è stata mia. Di fatto non avevo posto sufficiente attenzione nella manovra di caricamento. E’ infatti sempre consigliabile “far sbattere” il pistone a fine corsa, anziché “farlo agganciare” come si fa di solito negli altri pneumatici, e continuare a tenere con forza il carichino per verificare che il pistone sia effettivamente bloccato.

Una volta in acqua, con l’asta da 7 mm. da me utilizzata, il fucile presenta un assetto decisamente negativo in punta, affaticando non poco il polso di chi, come me, è abituato a fucili sottovuoto bilanciati con galleggianti vari. Il brandeggio orizzontale è buono, molto meno quello verticale. L’impugnatura è per me troppo piccola, ma si tratta di una preferenza personale, non legata alla dimensione delle mie mani, assolutamente normali, se non piccole. Con l’Airbalete viene data in dotazione una seconda impugnatura, più grande, che io tuttavia non ho a disposizione.

Comodo lo sgancia sagola laterale, anche se un po’ troppo piccolo. Avendolo modificato (vedi qui), risulta un po’ troppo ballerino e se si tende troppo la sagola (cosa da non fare a prescindere) può non tenere.

Veniamo allo sparo. Il tanto decantato grilletto, a quanto si dice “morbido” e demoltiplicato, non mi ha impressionato per nulla. Lo si può considerare a livello di un fucile canna 11 con spillo da 1,5, niente di più.

I pochi tiri effettuati, su prede di dimensioni modeste, si sono rivelati delle padelle clamorose. Di fatto non sono stato aiutato dalla scanalatura che percorre il serbatoio, ne dalla canna disastata. Per la prossima uscita dovrò portarmi dietro un bersaglio sul quale provare qualche tiro e vedrò di evidenziare il mirino sulla testata. Il rinculo è inesistente, o quasi. Il rumore dello sparo è davvero eccessivo, non paragonabile ad quello di un fucile con asta nuda e X-Power. Con l’asta da 7, il tiro si è portato dietro le tre passate di sagola e ha sbobinato una ventina di cm. dal mulinello serrato. Tuttavia mi è sembrato un po’ troppo lento (sempre raffrontato a un fucile sottovuoto). Ho provato un tiro lungo su un’orata di dimensioni discrete. Faceva parte di un gruppo di quattro che a turno si stavano avvicinando sempre più al sottoscritto, nascosto dietro un cespuglio di posidonia. Ma ci stavano mettendo troppo, e la mia apnea è quella che è… Sparo e l’orata riesce a schivare l’asta, che gli sfreccia di poco a lato.

Questi i risultati della prima prova. Confermo che l’Airbalete adotta soluzioni rivoluzionarie, ma qualcosa di più probabilmente si poteva fare. Chi è abituato a pescare con fucili pneumatici classici, abbinati a sistemi che garantiscano l’assenza di acqua nella canna, può trovarsi disorientato, come il sottoscritto. Probabilmente il tempo di “apprendimento” necessario richiede diverse uscite. Per quanto mi riguarda, anche con pneumatici classici padellavo alla grande, ed ho iniziato a prendere qualcosa soltanto dopo aver montato l’X-Power.

E così, dopo aver montato il kit sottovuoto prodotto da STC, organizzo la seconda uscita con l’Airbalete. Purtroppo mi imbatto nella giornata in assoluto più ventosa di questa stagione estiva, e per provare a fare qualche tiro mi reco in un posto mai battuto prima, probabilmente l’unico a ridosso della costa nord orientale della Sardegna.

Un deserto. Di tiri su prede non riesco a farne neanche uno, quindi riporterò di seguito soltanto le impressioni riguardanti la gestione del fucile. Ho montato per l’occasione un’asta nuda X-Shaft Free monoalettata, prodotta da STC su base Sigal. Impiombatura sempre con Asso Tripla Forza da 0,90 e piccolo scorrisagola Slide Ring per tenere il monofilo parallelo all’asta dopo lo sparo.

Con il sottovuoto l’assetto è migliorato notevolmente, ma rimane comunque negativo in punta. Con asta l’asta da 6,5, che monterò nella prossima prova, dovrebbe essere quasi neutro. Come dicevo, tiri su prede non ne ho fatto quindi non posso dare le mie impressioni su precisione e istintività di tiro. Registro tuttavia un miglioramento del rumore prodotto, un rinculo più contenuto e il tiro davvero bruciante, impossibile da vedere a occhio.

Questo è tutto, per ora. Nelle prossime prove sperimenterò l’Airbalete + X-Power  sia con l’asta nuda da 6,5 mm sia con l’asta da 7 mm più codolo ridisegnato e rondella di battuta in titanio. E speriamo di trovare un po’ di pesce…

AGGIORNAMENTO DEL 02.08.2010

Terza prova con l’Omer Airbalete. L’intenzione è quella di utilizzare un mio vecchio fucile (il mio cavallo di battaglia) durante l’alba, per poi passare all’airbalete con xpower e asta nuda da 6,5 durante il rientro. Invece me ne sono capitate di tutti i colori.
Il mio vecchio fucile non ne voleva sapere di far agganciare il pistone a fine corsa. Quindi, dopo una serie di vani tentativi, ho dovuto rimetterlo nella plancetta.
Prendo l’airbalete, lo armo e dopo poco imposto un aspetto su un basso fondale di alghe e sabbia. Mi si avvicina un branco di mormore, di buone dimensioni. La più grossa del gruppo mi da il fianco a un paio di metri di distanza. Scocco il tiro. Fulmineo! L’asta da 6,5 trapassa la mormora e… questa si allontana stordita. Si è spezzato il monofilo!!! Ma porc…!!!
Recupero l’asta da 6,5 una quindicina di metri avanti, in mezzo a un manto di alghe morte. Di rifare l’impiombatura non se ne parla, quindi prendo l’asta nuda da 7 che avevo montato nell’altro fucile, sostituisco il finale dell’X-Power (una delle cose belle di questo sistema) e regolo l’impiombatura. Intanto l’ora magica è ormai volata via…
Altro aspetto su basso fondale, misto sabbia roccia. Altro banco di grosse mormore che si avvicina. Si avvicina la più grossa (dev’essere una consuetudine). Scocco il tiro, un misto di tiro mirato/istintivo, e questa volta insagolo la preda.  Bene. Mi sposto di una ventina di metri. Altro aspetto, su un tratto di fondale prevalentemente roccioso. Questa volta mi si avvicinano un paio di saraghi, da porzione. Scocco il tiro, d’istinto, e secondo centro consecutivo. Olè, sarà una gran giornata di pesca, penso. E invece da quel momento in poi riesco a padellare tutto quello che mi passa davanti!!!
Al rientro provo un paio di tiri su una bottiglia di detersivo che qualche vandalo aveva lasciato sul fondo. Tiri mirati, scoccati a 3,5/4 metri. Bene, il primo finisce 15 cm. a sinistra,   il secondo 15 cm. a destra. Strano.
Prova comparata rinviata alla prossima uscita. A quel punto saprò dire se i problemi di mira sono dovuti alla mano del pescatore (probabile) o alle differenze tra pneumatico classico e airbalete…