AirbaleteHo deciso di parlare dell’Airbalete di Omer per il semplice fatto che, prima o poi, diventerà il mio fucile da pesca. Il motivo di questa scelta? Sinceramente non riesco a spiegarmelo. Sarà che mi piaciono le cose nuove, sarà che mi faccio infinocchiare facilmente dalla pubblicità. Oppure, più semplicemente, mi piace dal punto di vista estetico. Fatto sta che me ne sono innamorato dalla prima volta che l’ho visto. Così mi sono messo a leggere tutto quello che sono riuscito a trovare sui forum di pesca a propositito di questo controverso pneumatico. Perché definirlo controverso? per il semplice fatto che c’è chi ne è rimasto entusista, e c’è chi lo boccia senza possiilità d’appello.

Precisando che non si tratta ne di una prova, ne di una recensione, di seguito esporrò sommariamente il sunto di quello che può essere letto in rete a proposito dell’Airbalete.

Iniziamo dai pregi: in molti concordano uno dei soui punti di forza sia migliorato il tiro istintivo. Tale miglioramento è dovuto all’inedita collocazione dell’impugnatura, posta dietro il serbatoio e in linea con l’asta, tanto da ricordare molto da vicino le geometrie dei normali fucili ad elastici. Altro particolare che migliora il tiro istintivo è la lunga scanalatura logitudinale posta sopra il serbatoio, quasi ad imitare l’asta visibile nei normali fucili ad elastico, utile quale riferimento per i tiri “al volo”. Non manca ovviamente un mirino (in verità poco visibile) per i tiri di precisione.

Grazie all’impugnatura arretrata è migliorata sostanzialmente la gestione del rinculo. Il grilletto ha una corsa ridotta e al tatto appare più morbido rispetto ai normali fucili pneumatici.

Per quanto riguarda la facilità di caricamento, a quanto pare la Omer ha ottenuto ottimi risultati. Sembra che, a fucile smontato, il pistone scorra dentro la canna per semplice gravità, e questo la dice lunga sulla riduzione degli attriti che si è riusciti ad ottenere. Con il fucile caricato a 20 ATM lo sforzo di caricamento pare davvero esiguo.

Ottimo il mulinello montato di serie. Bello esteticamente e a quanto pare funzionale (peccato non preveda il rilascio automatico della frizione).

Ora veniamo ai difetti.

La nuova asta, seppur caratterizzata dalla presenza di uno scorri sagola in metallo dalle dimensioni particolarmente contenute e che fa a meno dell’anello di battuta, pare presenti qualche problema nel sistema di chiusura dell’aletta. Si tratta di un cilindretto di metallo atto a trattenere l’aletta in posizione chiusa. Dopo lo sparo, il cilindretto viene spinto indietro dalla pressione dell’acqua e l’aletta si apre automaticamente. Tale apertura, secondo quanto riportato da un tester di un noto forum, causa leggere deviazioni.

Altro caratteristica che potrebbe pregiudicare la precisione di tiro è la molla che riporta in posizione lo sgancia sagola. Sembra che anche in questo caso l’eccessiva forza applicata dalla molla possa tendere la sagola tanto da deviare il tiro. C’è chi questa molla l’ha eliminata, registrando miglioramenti significativi. Unico inconveniente consiste nel dover riposizionare manualmente lo sgancia sagola.

A molti non è piaciuta l’assenza di un riduttore di potenza vero e proprio, sostituito da un anello di plastica che una volta ruotato impedisce l’espulsione dell’acqua dai fori sulla testata, diminuendo le prestazioni del 15% (contro il 60% di riduzione di potenza ottenibile con gli altri pneumatici).

L’impugnatura di serie sembra un po’ piccola, mentre e disponibile una seconda sulla quale eventualmente modellare la nostra mano,

Alcuni giudicano l’Airbalete pesante in punta, anche se a parità di dimensioni parrebbe più leggero del Cyrano. Per quanto riguarda il brandeggio. Per alcuni è buono, per altri è pessimo. Su questo punto i pareri sono del tutto discordanti.

Le prestazioni. Chi è abituato a modificare a fondo i pneumatici e usare testate sottovuoto giudica l’Airbalete poco potente (anche se molti di questi si sono limitati a testarlo con 20 ATM di precarica), il che è abbastanza ovvio. E’ come paragonare una macchina col turbo e una senza. Si consideri in oltre che anche l’Airbalete potrà essere potenziato con una testata sottovuoto (l’X-Power a breve, e prima o poi immagino anche il kit Mamba della Maori). Qualcuno ha affermato che a parità di lunghezza l’Airbalete perde qualcosa in fatto di potenza rispetto ai normali pneumatici, e ciò sarebbe imputabile alla corsa ridotta del pistone (per via dell’impugnatura dietro il serbatoio). Anche qui non c’è unanimità e manca soprattutto un raffronto a parità di precarica.

Altro tasto dolente è quello del prezzo. Qui bisogna fare una precisazione. Di listino l’Airbalete costa veramente tanto. Ma non c’è negozio o rivenditore on line che non applichi uno sconto variabile del 15/30%. In più, se si è utenti di qualche forum dedicato alla pesca subacquea, alcuni rivenditori on line applicano uno sconto aggiuntivo del 5% e non fanno pagare le spese di spedizione. In fine, l’airbalete viene venduto insieme al suo mulinello, del valore di 40/50€, e a una tahitiana vera e propria (per quanto ancora poco apprezzata). In fin dei conti si tratta di un prezzo alto, ma considerato che si ha a che fare con un prodotto innovativo sotto molti aspetti, lo si può anche considerare giustificato.