Dico subito che non sono soddisfatto del risultato. Dovessi rifare tutto da capo, cambierei materiali, tecnica di costruzione e geometrie. Per questo motivo non vi sto a spiegare che tipo di lavorazione ho adottato per la realizzazione di questo prototipo. Ripeto: per me non soddisfacente.
Tuttavia intravedo delle buone potenzialità. In attesa di poter provare il fucile in mare, ho già constatato che il solo serbatoio è perfettamente galleggiante. Ciò dovrebbe comportare un sensibile miglioramento dell’assetto, nonostante il notevole incremento di peso e massa. In pratica fuori dall’acqua pesa uno sproposito, in acqua dovrebbe essere una piuma, un po’ come gli arbalete in legno o quelli in carbonio che vanno per la maggiore.
I rigonfiamenti laterali del serbatoio (ci tengo a precisare che sono rigidi, non deformabili, anche se nella foto sembrano “gommosi”) presentano una curvatura leggermente ellittica. Ciò dovrebbe migliorare di qualcosa il brandeggio orizzontale. Per quanto riguarda il brandeggio verticale, ho volutamente arretrato la sagomatura, in modo tale da avere una porzione consistente di serbatoio negativa. Non so come si comporterà una volta inserita l’asta (quella da 7), anche se l’obiettivo è quello di avere il fucile leggermente negativo in punta. Male che vada dovrò ricorrere ai piombi adesivi che si utilizzano negli arbalete per regolare l’assetto.
Per i resto, qualcosa dovrebbe migliorare per quanto riguarda il contenimento delle oscillazioni verticali. So che l’ideale sarebbe stato costruire una sagomatura tipo “cobra” vicino alla testata, con due solchi a forma di cucchiaio allungato, ma tale soluzione cozzava secondo me con l’impostazione data al fucile (oltre a risultare orribile esteticamente).
Infine, negli arbalete l’aumento di massa, tipico di quelli in legno, contribuisce a migliorare la gestione del rinculo. Qualcosa del genere spero si verifichi nel mio prototipo. Non che ce ne sia particolare bisogno, visto che l’adozione del sottovuoto X-Power aveva già enormemente migliorato le cose. Tuttavia, con precariche alte e con asta da 6,5 mm., ho potuto constatare alcune fastidiose oscillazioni da rinculo, dovute evidentemente alla velocità del pistone. Mi aspetto che il serbatoio a osso di seppia limiti ulteriormente questo tipo di oscillazioni.
Il nome, Dark Snake, gliel’ho dato tanto per ridere. Black Mamba forse faceva più effetto, ma avrei fatto uno sgarro imperdonabile a Marco Paganelli e rischiato una causa per violazione del copyright da parte di Quentin Tarantino…