c4-wahoo-brownCiao a tutti i lettori del blog, questa volta tocca alle pinne C4 Wahoo. Inizio col dire come si presentano al primo “impatto” sulla terra ferma.

la prima cosa che salta all’occhio è certamente il design made in c4, in particolare si nota nelle suddette pinne la stretta parentela con le ben più blasonate e performanti mustang, dalla particolare scarpetta al flap.

La differenza principale risiede nel materiale utilizzato per le pale: carbonio per le mustang, e tecnopolimero (in pratica plastica) misto a vtr (fibra di vetro) per le wahoo, e questa differenza si ripercuote, oltre che sulle performance delle pale ovviamente, anche e soprattutto sul prezzo, sia chiaro però che le mustang sono pale ideate e pensate per la pesca su medio e alto fondale…

Ritorniamo alle wahoo: nella confezione troviamo le pale già montate sulle scarpette, il laccio elastico, e l’ago per passare quest’ultimo nei fori delle scarpette.

Il laccio in dotazione serve per regolare le scarpette, soprattutto in base allo spessore dei calzari che andremo a utilizzare, certo non permette di avere una o due taglie in più, ma consente quelle piccole regolazioni che permettano alla scarpetta di calzare in maniera ottimale.

Passare questo laccio nelle scarpette è semplicissimo e richiede pochi minuti, è un po’ come mettere i lacci nelle scarpe di tutti i giorni: praticamente quà dobbiamo passarlo nei fori, con l’ausilio dell’apposito ago, partendo dal basso, i due capi devono incrociarsi negli ultimi fori(sempre in basso), fatto questo basta fare un semplicissimo nodo bandiera, o qualcosa di simile, per non farlo sfilare, ora bisogna bloccare il laccio con una goccia di attack sui due nodini.

Ora siamo pronti per andare in acqua.

Analizzo un po’ quali sono secondo me pregi e difetti:

Pregi:

  • partiamo con le pale: pur essendo piùttosto morbide spingono veramente bene per essere di plastica e dalla durezza medium, e non si avvertono problemi a contrastare la corrente pur mantenendo una pinneggiata molto soft;
  • l’effetto “derapage”(in pratica quando le pale derapano, sbandano, ecc.) direi che non lo si avverte quasi, merito dei profili, detti water rails, molto pronunciati;
  • benchè non mi possa ritenere profondista, le batimetriche a cui queste pinne rendono meglio per spinta, “sia all’andata che al ritorno”, sono dai 5-6 fino ai 20 mt e qualcosa oltre, le prove più fonde le ho effettuate scendendo lungo il cavo. Fino a queste profondità non mi hanno dato il benchè minimo motivo per lamentarmi, certo non è carbonio, ma se non sei un abituè dei fondali alti, secondo me sono una scelta molto validà, oltre non le ho ancora provate, forse quando mi riterrò più preparato fisicamente e mentalmente…
  • la scarpetta è il punto forte: molto morbida, e bene o male si adatta alla perfezione al piede, la calzata è abbastanza rapida in acqua…insomma, ti ci adatti senza particolari patemi…
  • poi, essendo intercambiabili è sempre possibile montare altre pale, purchè siano tagliate per queste scarpette… ad esempio si possono montare pale c4 in carbonio per i periodi in cui le quote operative si fanno più importanti o per quando si sia acquistata una certa esperienza, comunque vale sempre quel discorso che le pale devono essere tagliate per le scarpette di casa c4.

Difetti:

  • ho trovato i profili decisamente morbidi, e di conseguenza un tantinello delicati, tuttavia ormai sono due anni che uso queste pinne, e finora non mi hanno dato problemi di sorta;
  • la pinneggiata deve essere abbastanza precisa rispetto ad altre pale, e quest’ultime(sempre rispetto ad altri plasticoni) sono un pò delicate, ma finchè non si usano per camminare in spiaggia, nessun problema…Le sconsiglio anche per nuotare tra le dighe frangiflutti.

Ultima cosa: per quanto riguarda la tg., io porto il 42 ½, al max 43, e ho preso le scarpette n. 43-44, e con calzari da 2,5, e fatte le opportune regolazioni con i lacci, mi vanno alla perfezione.

Alla prossima…