Recensione di Giuliano Zito – editing dell’articolo di Tommaso Mytom
All’inizio della mia frequentazione degli ambienti acquatici il primo acquisto è consistito in un paio di pinne in tecnopolimero. Ovviamente massacrai caviglie e polpacci per via delle faticose pinneggiate. Successivamente, dopo aver maturato un paio di anni di esperienza e frequentato il corso di apnea, migliorai la tecnica della pinneggiata, e negli allenamenti in piscina ebbi l’opportunità di testare vari modelli di pinne in carbonio dei marchi più blasonati, dalle più economiche in vetroresina rivestite da uno strato di fibra di carbonio, a quelle più costose e di qualità nettamente superiore.
Nel fare i miei primi acquisti riguardanti la pesca subacquea sono sempre stato molto cauto. Ho optato pertanto per una marca italiana, il cui rapporto qualità prezzo si è rivelato decisamente soddisfacente.
La Mérou, nota azienda napoletana, offre un prodotto che fin dai primi test effettuati in piscina ho potuto constatare come la pala sia molto reattiva e per niente dispersiva.
La tecnologia al carbonio Prepreg assicura al prodotto una qualità assoluta. Si tratta di un sistema che permette di far impegnare con la resina ogni matrice di carbonio, che così facendo si applicherà in modo omogeneo, evitando l’accumulo di resina in eccesso e la possibile formazione di bolle d’aria, problematiche che potrebbero indebolire la pala.
Inoltre, la tecnologia applicata garantisce la circoscrizione del danno qualora vi fossero graffi di una certa entità, evitando lo “sfaldamento” del prodotto
La Mérou propone tre tipi di durezza delle pale in carbonio: supersoft, soft e medium. La pala è assemblata con una coppia di water rail che nonostante il loro profilo di appena 20 mm. favoriscono lo scarico dell’acqua longitudinalmente rispetto alla pala, evitando lo sfarfallio durante la pinneggiata. La pala termina con un profilo idrodinamico che ricorda le pinne caudali dei grandi pelagici, in modo da sfruttare al massimo il rendimento anche dell’ultimo tratto di pala.
Personalmente, partendo quasi sempre da riva, ho preferito una pala morbida che mi consentisse una pinneggiata fresca e rilassante.
Ho installato le pale nelle scarpette DeltaOne della Salvimar. I longheroni conferiscono una certa “rigidità” alla base della pala, ma senza particolari effetti negativi, anzi: ne agevolano l’azione soprattutto negli stacchi profondi, e nel momento in cui daremo una pinneggiata energica, esse garantiranno una risalita rapida e sicura.
Le pinne così corredate risultano perfette sia nei piccoli che nei lunghi spostamenti, limitando l’affaticamento anche in presenza di corrente.
La stessa configurazione di pinne viene comunemente utilizzata per discese profonde, riportando pareri pienamente favorevoli, e seppur calibrate sulla durezza Soft la pala si presenta parecchio nervosa e ne consegue una pinneggiata armoniosa, anche con repentine variazioni di ritmo, frequenza e ampiezza della falcata.
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11 Comments
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Interessante. Il prezzo è concorrenziale o semplicemente inferiore alla media?
Sul loro sito le danno a 230€
Io le ho da qualche anno e posso dire che sono soddisfatto pinne davvero eccezionale e non ti stancano per niente.
Ragazzi, piccola domanda, ma le pale in carbonio come li montate sulla scarpetta? Se usi il silicone si ‘stacca’ appena fai una pinnegiata un po piu energetica. Se usi l’attack non si staccano pero se rompi una pala non puoi piu cambiarla…..
Grazie per eventuali risposte.
Io ho sempre usato pale forate, e mai collanti. So però di alcuni che usano un silicone nero particolarmente tenace e resistente all’acqua.
sulle scarpette con la predisposizione delle viti è possibile forare con un trapano le pale per agganciarle. spesso è un’operazione che viene eseguita dalla casa costruttrice.
Ho cercato molto sul’web e come hai detto tu ho usato quel silicone nero. Pero si e stacchato lo stesso. Non vorrei forare le pale, anche perche penso che si indeboliscono.
Anche io le ho comprate un Po di tempo fa, mi trovo benissimo e sono ancora perfette. Ho chiamato in azienda merou e mi hanno detto di usare solo colla cianoacrilica, cioè attack in gel. Perfette!
All’epoca l’incollaggio lo fece il rivenditore(New pesca sub tp), tramite flexigel, e silicone per chiudere ogni tipo di spazio, non per incollare, sulla foratura, a meno che non già fornite così, eviterei di praticare buchi.
A distanza di mesi le trovo ancora perfette e efficenti 🙂
Le pale merou team (quelle presenti nell’immagine di questo articolo) nel sito merou costano 280 euro ; altro che 230 O_O
È un articolo dello scorso anno. Potrebbe essere variato il prezzo.