Per quei pescatori subacquei che come il sottoscritto denunciano inequivocabili carenze tecniche, la mimetizzazione dell’attrezzatura riveste particolare importanza. Un pescatore esperto, equipaggiato con muta nera, pinne nere e maschera nera, sa come muoversi in acqua, come avvicinare il pesce senza farlo spaventare, come nascondersi dietro ogni minima sporgenza. Il pescatore dilettante, inesperto (o schiappa, come me) difficilmente riesce a non farsi notare dalla preda. Ciò non vuol dire che anche i professionisti disdegnino le attrezzature mimetiche, tutt’altro. Per loro è semplicemente un arma in più. Per i pescatori alle prime armi, invece, riuscire a confondere la propria sagoma con l’ambiente circostante può contribuire a mascherare in minima parte le inevitabili carenze tecniche.
Stranamente nei negozi sono disponibili pochi modelli di pinne mimetiche, e quelle poche che si riesce a trovare sono normalmente troppo care o monocromatiche (solitamente verdi).
Per fortuna mimetizzare le proprie pinne costa poco sia dal punto di vista economico che in termini di tempo/lavoro.
Illustrerò di seguito la procedura che ho utilizzato per mimetizzare le mie Cressi Gara 3000 LD. Per ovvie ragioni ho mimetizzato esclusivamente la parte inferiore, considerato che normalmente non si ha l’esigenza di rimanere invisibili durante i trasferimenti in superficie.
La prima operazione consiste nel dare una leggera carteggiata alla pala. Per far questo utilizzeremo una carta sufficientemente fine, avendo l’accortezza di non calcare troppo la mano.
Fatto questo si spruzza una prima mano di primer spray, disponibile presso qualsiasi ferramenta (costo: dai tre euro in su). Attenzione: ogni qualvolta abbiate a che fare con prodotti chimici nebulizzabili, come in questo caso, è bene operare all’aperto. Indispensabile anche l’utilizzo di una mascherina e, possibilmente, degli occhiali protettivi. Il primer dovrete spruzzarlo sia in senso verticale che orizzontale, tenendo la bomboletta a una ventina ci centimetri di distanza dalla pala. Se non avete fretta, potete lasciar asciugare il prodotto anche tutta la note, altrimenti un ora può bastare.
A questo punto inizia la fase divertente del lavoro. Dovrete procurarvi dei colori per modellismo. Io ho usato dei Saratoga, che ho pagato quattro euro a barattolo. Nei centri commerciali e nei Brico center dovreste pagarli qualcosa in meno. In molti usano normali colori acrilici per pittura (più economici) o colori per modellismo professionali (che costano un botto). I colori andranno scelti in base al fondale che solitamente frequentate. Io ho optato per oro (fondamentale), marrone chiaro e verde prato.
Si prende un pennello medio, di quelli economici, largo un paio di centimetri, e si bagna leggermente la punta direttamente nei barattoli, senza nessuna diluizione. Si procede con dei “colpi” decisi sulla superficie della pala, fino a che le setole non rilascino tutto il colore, e tenendo la punta del pennello perpendicolare e non inclinata rispetto alla pinna. E’ importante evitare di procedere a pennellate, come se stessimo colorando un quadro. Si ripete la procedura per ogni colore fino a che non si ottiene il risultato più naturale possibile. Fatto questo si lascia asciugare il colore per il tempo indicato sulle confezioni. L’ultima operazione consiste nello spruzzare una leggera patina di coprente spray trasparente/opaco. In questo modo otterrete il duplice risultato di aumentare la resistenza nel tempo e la naturalezza delle sfumature.
Ovviamente il sistema da me usato non garantisce un risultato eterno. Tuttavia, nonostante non usi particolare cura nell’evitare il contatto delle pinne con gli scogli, la presenza di graffi è decisamente contenuta e non pregiudica il risultato ottenuto.
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34 Comments
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Ciao e complimenti per il lavoro. Volevo chiederti un paio di cose. Cosa intendi per colori da modellismo? Secondo te utilizzando una spugna il lavoro verrà bene comunque?
Grazie
Daniele
Daniele wrote:
Ciao e ben venuto su pescafacile.com
Con la spugna non otterresti l’effetto frastagliato, ma potresti comunque riuscire a fare un bel lavoro.
I colori per il modellismo li vendono, appunto, nei negozi di modellismo o presso i brico center. Di solito si legano alle materie plastiche senza necessità di pretrattare le superfici con carta abrasive e primer.
ciaoo.. volevo chiederti una cosa…
sono andato dal ferramenta per comprare il primer e lui mi ha datto una bomboletta della color max con scritto: smalto universale acriilico trasparente opaco…
ora io temo che non sia quello che cercavo… non so se mi abbia dato il coprente al posto del primer…
il venditore mi ha detto che posso usarlo sia come primer che come comprente…
Ciao, ben venuto su pescafacile.com
Effettivamente non è quello che cercavi. Il primer è una cosa, il coprente un’altra. Non escludo possano esserci prodotti bivalenti, ma sono certo che nel caso dovresti poterlo leggere tra le istruzioni. Il primer è, in sostanza, una colla spray che crea un film sufficientemente sottile da non staccarsi come una pellicola, ma abbastanza tenace da permettere ai colori di aggrapparsi alla superficie.
hei ciaoo.. guarda come sono venute seguendo la tua guida:
http://it.tinypic.com/view.php?pic=11r58b7&s=5
grazieee mille per la tua guida!!
speriamo tengano…
@ Antonio:
Ciao Antonio, hai fatto veramente un bel lavoro.
Per la tenuta, penso dipenda molto dai prodotti utilizzati. Io il lavoro non l’ho più dovuto rifare (certo, ci sono un sacco di graffi, ma l’effetto mimetico è rimasto), tuttavia può essere che sono stato fortunato a trovare i prodotti giusti.
Se riesco a trovare 5 minuti pubblico nel sito la foto delle tue pinne.
Ciao.
ok grazie mille !!!
Se vai in home page ho pubblicato la foto delle tue pinne. Ciao.
Ciao ragazzi, volevo chiedervi un consiglio… che ne pensate di un paio di cressi gara 3000? E, soprattutto, indossando calzari da 5mm di quanto dovrei aumentare la misura della scarpetta?? Grazie!
normalmente con i calzari spessi si prendono le pinne di una taglia in più, comunque è da provare perchè alcuni modelli sono più larghi di suo.
Pinne buone, meglio nella versione LD. Devi aumentare di tre o quattro taglie rispetto alle scarpe.
Scusate, ma devo chiedere una informazione in merito alla calzata delle pinne:quindi ipotizzando di portare normalmente il n°45 di scarpa, usando un calzare da 3 / 3,5 mm.che misura di scarpetta dovrei scegliere?Concordo sulla scelta delle Cressi Gara LD.le adopero e mi trovo bene.
presumo una 46, in realtà se vai in un negozio te le fanno provare.
Scusate mi sono dimenticato di dire che uso anche le pinne Omer Stingray Short( ottime nell’acqua bassa, secondo me).Usando i prodotti della Omer le ho mimetizzate, assieme a piombi ed altri accessori.Passate due mani di coprente a spruzzo, il lavoro, a detta di amici, è risultato molto buono.Sono di un colore marrone chiaro sfumate in verde oliva.Vedremo quanto resisterà il colore.
Ciao Mytom, sono nuovo del sito,
non riesco a trovare la tua proceduda per mimetizzare le pinne.
Potresti aiutarmi gentilmente?
Grazie anticipatamente
Benvenuto 😉
C’era un problema nell’articolo, ora corretto.
Ciao.
salve, sapete dirmi con quale tecnica posso mimetizzare un fucile arbalete?
spray acrilici, non è definitiva ma è semplice e puoi “ritoccare” quando vuoi.
ok, grazie, ma riesco ad ottenere lo stesso effetto delle pinne?non esiste magari un video illustrativo che avete creato?!
purtroppo non ho fatto video, ho semplicemente preso il fucile, tolto asta ed elastici, una passata di carta vetro finissima e ho cominciato a spruzzare con i colori merrone, verde, amaranto e un po’ di giallo.
il risultato è ottimo, dopo le prime pescate comincia a cadere, allora di tanto in tanto lo ripasso.
se vuoi un risultato più longevo puoi passare il “primer” prima dei colori e il trasparente dopo.
Oppure spugnetta, colori per modellismo (ottimi i saratoga), e un po’ di pazienza…
ook, come forme casuoli o c’è il rischio che poi si veda troppo? e il lavoro non è servito a nulla?
io sono sempre adato a casaccio e i risultati sono sempre stati buoni. Al limite i colori andrebbero alternati con un certo ordine, sovrapponendoli leggermente.
volevo sapere dove potrei trovare i colori saratoga (abbito a napoli)grazie
Nei brico. Io lo presi presso un negozio della catena bricofer.
Ciao Tommaso, volevo chiederti un consigli utile, efficace e permanente,per mimetizare la mia mutta scubapro foderata internamente,liscia esterna nera da 5,5 mm, ti ringrazio anticipatamente luca
Scusa non e liscia esternamente Grazie luca
Puoi usare i colori omer o quelli, più difficili da trovare, della best divers. Dovresti “allungarli” un po’ con acqua, altrimenti di irrigidiscono troppo la muta, e procedere un po’ a casaccio con una spugna.
Grazie comunque, non e fissa la colorazione, senti ma se uso le tinte acriliche con un po di acqua per ogni colore, cioe lo stesso procedimento per tinte Omer ha lo stasso risultato e sempre una mimetizazzione non permanente,
Come ti spiegavo prima, ho mimetizato la parte superiore, con tinta acrilica con un po di acqua ad ogni colore, di chiedo un consiglio per una idea e vorrei che la mimetizazzione rimanesse permanente, ho della gommalacca liquida,se attuare il procedimento come nei colori,quindi gommalacca con un po di acqua mescolare bene e spugnare pensi che si irrigiderebbe la mutta GRAZIE Luca
Si, si irrigidirebbe la muta.
OK grazie
da 30 anni pesco con fucili pneumatici tradizionali, cressi, seac, mares asso, ma leggo che da tempo ci sono fucili pneumatici che si avvicinano alla potenza ed alla precisione degli arbalete.avete provato airbalete e one air valgono la spesa o comunque le prestazioni, ovviamente 75 tradizionale con 75 nuovo modello.Io grazie ad un amico il “famoso e generoso” Ivan Palumbo ho provato un arbalete omer 75 che mi ha creato un livido gigante x caricare ma che mi ha fatto capire anche usandolo una sola volta che effettivamente l’arbalete è molto più potente(se caricato alla seconda tacca) e preciso dei fucili pneumatici che uso da 30 anni.
Non credo le cose stiano come dici tu. Il pneumatico, per tutta una serie di motivi, è più potente dell’arbalete mono/doppio elastico. Preciso: a parità di sforzo di caricamento. Però utilizzando misure corte puoi non renderti conto della cosa. Prova uno sten 11 100, portalo a 28 atm e poi ne riparliamo…