La Alien è una delle mie maschere preferite, quando ho visto questa versione sullo scaffale del negozio non ho resistito e l’ho comprata. L’idea delle lenti a specchio nasce dall’esigenza di riuscire ad accorciare le distanze con i pesci più diffidenti e furbi, infatti molti pescatori sono convinti che il nostro sguardo sia facilmente interpretato dalle prede come un segnale di pericolo. Avere le lenti a specchio vuol dire nascondere le intenzioni da predatore e “forse” abbiamo qualche chance in più di finalizzare la cattura…
Parliamo prima del modello Alien, leggermente rivisto nelle ultime versioni, a mio parere è una delle migliori maschere in commercio. Ha una buona visuale ed è comodissima, inoltre nel mio caso ha una vestibilità perfetta. Non è un modello a basso volume ma neanche eccessivo, si presta a qualsiasi tipo di pescatore dal basso al medio fondale.
Porto la maschera in acqua subito dopo averla comprata tralasciando la procedura anti-appannante, infatti la maschera si rivela inutilizzabile e la riporto a casa. La mia procedura è semplice ed efficace, lavo con acqua calda, poi verso sulle lenti interne uno strato di detersivo per piatti e lascio la maschera sul balcone per un ora in posizione orizzontale. Lavo con acqua calda il detersivo ormai seccato e ripeto la procedura una seconda volta ma con il dentifricio. Funziona sempre!
Finalmente riesco a portarla in acqua, una splendida giornata di primavera a Otranto, visibilità buona ma non eccelsa.
La sensazione è strana, guardando fuori dall’acqua è piacevole perchè vengono attenuati tutti i riflessi del sole sulle onde, in alto c’è una saturazione che tende al giallo invece al centro della lente è sul magenta, queste dominanti di colore spariscono quando la testa è immersa. Guardando il fondale dalla superficie percepisco un limite di visibilità di circa il 15%, pescando nelle ore centrali direi che il deficit visivo è abbastanza trascurabile. Nel complesso la visuale diventa più satura di blu.
Durante la mia pescata quindi non ho avuto problemi di visibilità in generale ma ho avvertito una leggera difficoltà nel distinguere i pesci mimetizzati, ad esempio la salpa che bruca su uno scoglio ricco di flora color marrone, questo effetto è simile agli occhiali da sole per cui i colori vengono lievemente appiattiti e di conseguenza risulta più difficile percepire le piccole differenze fra lo sfondo e un pesce di colore simile.
A parer mio l’estate va benissimo o comunque dove la visibilità è buona, invece d’inverno o con acqua torbida è sconsigliabile. Anche l’orario è importante, sicuramente non va bene ai pescatori abitudinari del calasole. Il mio consiglio e di andare a mare portandosi sotto la boa anche la maschera alternativa con le normali lenti chiare.
Una sola pescata non è abbastanza per fornire una statistica sull’efficacia del mimetismo aggiunto dalla maschera, tuttavia nella mia prima esperienza ho notato un comportamento diverso nei pesci, soprattutto nei saraghi che prima di fuggire mi concedevano un mezzo secondo in più di indecisione, infatti sono riuscito a catturare con semplicità un paio di esemplari sfruttando quel momento di circospezione.
Le salpe sfuggono a qualsiasi tecnica mimetica, infatti schizzano via appena percepiscono qualcosa di estraneo già a 10mt, i cefali invece sono campioni di ingenuità e in ogni caso si riesce ad avvicinarli.
Rimanendo perfettamente immobile e con il fucile nascosto mi è sembrato di riuscire in un avvicinamento migliore sia in superficie che all’aspetto non solo con i saraghi ma anche con le spigole, ma non ci metto la mano sul fuoco, può darsi anche che sia stato un giorno particolarmente fortunato, in conclusione il carniere riportava due saraghi, due spigole e un tordo. Per il momento non ho avuto incontri con specie diverse da quelle descritte, mi piacerebbe molto scoprire come reagisce l’orata e il dentice.
Vista interna: (notate che l’effetto di perdita è abbastanza limitato)
L’unica cosa che mi dispiace è il colore nero del facciale, per la prossima uscita vorrei tentare un mimetismo della struttura con i colori Omersub.
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10 Comments
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“molti pescatori sono convinti che il nostro sguardo sia facilmente interpretato dalle prede come un segnale di pericolo”
… e io sono uno di questi, soprattutto con Orate e Salpe. Durante l’ultima pescata mi sono imposto di NON guardare i branchi di salpe prima della capovolta, e sono riuscito a farle avvicinare abbastanza facilmente.
beh, c’è un solo modo per scoprire se è vero. basta usare la maschera e vedere quanto pesce in più si riesce ad avvicinare/prendere
A breve proverò anch’io l’esperimento…
il problema con questo tipo di lenti, già utilizzate in passato su samurai della spora, era la notevole perdita di luminosità causata dal trattamento delle lenti, queste come vanno in profondità, all’alba o al tramonto?
se la usi in una giornata ben illuminata non da problemi, al tramonto già si vede poco di suo quindi è sconsigliabile usare una maschera con le lenti a specchio.
Io ad esempio al tramonto non esco mai. Al massimo all’alba, quando riesco (ormai sempre più raramente). Nel caso è ovvio che porterei appresso due maschere. Anche i pesci all’alba vedono poco, anche meno di noi, pertanto è più facile che si avvicinino senza fare caso ai nostri occhi.
Ciao ragazzi io un alternativa c’è lo è la uso da tanto con successo, la maschera è interessante, ma il mio trucco è mettete della carta regalo argento incollata sulle pinne (economiche) è sul fucile e vi giuro che è un attrazione per saraghi è spigole.Poi farò un pensierino sul la maschera x completare il trucco.
interessante…
“ripeto la procedura una seconda volta ma con il dentifricio. Funziona sempre!”
Ciao, potresti descrivere questa parte? fai uno strato di dentifricio all’interno delle lenti, lo fai seccare e lo lavi? o fai un secondo strato di deterviso per piatti, seccare e lavare ma questa volta con l’ausilio di dentifricio e spazzolino?
ultima domanda, si ripresenta il problema dopo questo trattamento o è definitivo?
Grazie
Uno alla volta, prima il dentifricio, lo secco e lo lavo, poi il detersivo, lo secco e lo lavo! Per me è definitivo, il problema è risolto!