Inauguro oggi la nuova rubrica dedicata alle interviste. Come potevo non iniziare da uno dei protagonisti della pesca subacquea contemporanea. Quel Marco Paganelli titolare di STC-Italia, inventore dell’X-Power, grande pescatore e primo lettore di pescafacile.com. L’intervista si articolerà in due sezioni. La prima dedicata all’uomo, al Pescatore. la seconda all’azienda, ai progetti presenti e futuri di STC Italia.
Ma bando alle ciance e iniziamo con l’intervista.

PF: Da quanti anni pratichi la pesca subacquea? Hai mai fatto agonismo?
MP: Pratico la pesca subacquea dal giorno in cui la legge Italiana me lo ha consentito, ovvero dall’età di 16 anni compiuti. Ricordo ancora con grande emozione il mio primo fucilino a molla. Polpi, seppie, murene e gronghi erano le prede più frequenti anche se a volte riuscivo a portare a tiro qualche saraghetto suicida. I tempi sono cambiati, il Pescatore in Apnea è cambiato, e putroppo anche il Mare è cambiato. Oggi ho molta molta più esperienza sulle spalle. Due brevetti di Apnea, un brevetto di Pesca Subacquea, ma la cosa più importante, il Pesce, comincia a farsi veramente desiderare. Non ho mai fatto gare e penso proprio di non gareggiare mai in futuro. La Pesca per come la intendo personalmente, dista anni luce dall’agonismo. Oltretutto non ho nemmeno le caratteristiche ne le capacità di un agonista.

PF: Quali sono i tuoi record?
MP: Non ho record personali. Parlando di prede, posso annoverare nel mio palmares personale la prima ed unica Leccia catturata nelle acque di Baratti (LI) nell’ottobre 2006. Una preda di 28,6 Kg che mi ha regalato una emozione unica nel suo genere. Emozione che auguro di cuore a tutti i Pescatori in Apnea presenti e futuri.

PF: Descriveresti il tuo modo di pescare? pratichi l’aspetto, l’agguato o il razzolo? parti da terra o usi il gommone? bassofondo o quote operative “importanti”?
MP: Sono un amante della pesca all’aspetto sia in basso fondo che in medio fondale. La mia quota operativa arriva massimo a 20 metri, ma raramente mi spingo a quelle “latitudini”. Oltre all’aspetto, pratico molto l’agguato, specie nella stagione invernale, a caccia di spigole, cefali e qualche sarago. L’agguato, che pratico in medio-basso fondale, riesce a mio avviso a coniugare tutte le doti tecniche del pescatore, donando al gesto venatorio un significato più ampio della cattura fine a se stessa. Questa tipologia di pesca ripropone inconsapevolmente, a mio avviso, il nostro antico istinto di cacciatore/raccoglitore, ben delineato nel nostro DNA. Solo un’attività venatoria come la Pesca subacquea riesce veramente ad esprimere ed esaltare le nostre doti ed i sentimenti più nascosti.
Parto prevalentemente da terra. Prediligo fondali rocciosi e le praterie di posidonia. In oltre amo particolarmente le pareti a picco che sprofondano nel blu, sempre foriere di pesce “nobile”. Non ho mai praticato la pesca nel blu o “Blu Fishing” anche se temo che prima o poi, dovremo giocoforza adattarci a questo tipo di pesca. La “parchizzazione” incontrollata ed irrazionale finirà per spingerci tutti verso le secche al largo con tutti gli svantaggi ed i pericoli del caso. Ad ogni modo staremo a vedere. Speriamo solo che gli organi competenti capiscano una volta per tutte la filosofia della nostra disciplina e che diano un taglio netto a tutte le limitazioni alle quali siamo ingiustamente ed annualmente colpiti.
Nel periodo estivo faccio uso del gommone. Ho un gommone Joker Coaster di circa 5 mt che utilizzo come mezzo di appoggio nel mese di agosto. Il gommone è in porto a Baratti (LI) per tutto il mese di agosto e sinceramente le possibilità che offre un mezzo nautico al Pescatore in Apnea, sono di grande grande ausilio per chi come noi ama spostarsi rapidamente da un posto di pesca ad un altro.

PF: A volte il pescatore subacqueo viene visto come una sorta di predone del mare, vittima del discredito creato dai tanti bracconieri notturni. Eppure tra le tante tecniche di pesca, quella subacquea è l’unica veramente selettiva e quella fisicamente più impegnativa e pericolosa. Secondo te per quale motivo non si riesce a dare a questa disciplina un carattere più nobile, una migliore accettazione sociale?
MP: Perché istituzionalmente parlando siamo un “nano politico”. Contiamo poco perché nella logica del profitto una categoria come la nostra non “porta” denaro. Ho sempre combattuto per una licenza di pesca, per un tesserino a pagamento che riuscisse in un sol colpo a censire il VERO pubblico di pescatori subacquei, tutelandoli e dando loro i sacro santi diritti. Non trovo giusto “ghettizzare”, limitare e infierire solo e sempre sul pescatore subacqueo, quando sappiamo bene tutti quali siano i reali problemi di cui soffre il nostro amatissimo Fratello. Non esiste al mondo forma più selettiva di prelievo della Pesca in Apnea. Il pescatore immerso, vede, ammira e giudica direttamente la preda e se ritenuta di scarso valore o di dimensioni non idonee, cambia programma venatorio in tempo reale. Stascicatori, turbosoffianti, palamiti etc, hanno lo stesso potere decisionale ? Con tutto il rispetto per le categorie di pescatori e le tipologie di pesca.

PF: Ritieni le gare di pesca subacquea siano dannose per l’ambiente marino? ritieni corretta la gestione dei parchi marini all'”italiana”?
MP: Anche le gare, a mio modesto avviso, non sono fonte di danno. Come ripeto non sono un garista, ma alla luce dei vari reportage di gare di pesca nazionali ed internazionali, non mi sembra di leggere di stragi di immani dimensioni o di danni all’ambiente. Oltretutto mi pare che il pescato venga utilizzato per la ristorazione e per fini di beneficenza.

PF: Come il sottoscritto, anche tu nasci come informatico. Ritieni ci siano dei punti di contatto tra la passione per il mare, la pesca, la natura e la tecnologia informatica?
MP:L’informatica è alta tecnologia e logica applicata. La pesca subacquea è un gesto ancestrale, antico come e più dell’uomo. Da informatico, vivo (e penso anche Te) in un mondo frenetico fatto di domande a risposta “quasi” immediata. Ad un problema deve corrispondere una soluzione, una routine, una procedura, del codice informatico. Vivo costantemente tra bip, suoni, carte, stampati, tastiere, video, linguaggi, trasferte, riunioni e colloqui. La pesca subacquea è per me un tappo su una palla che sta per scoppiare. Tutti i venerdì, tempo e lavoro permettendo ovviamente, cerco di evadere dallo stress quotidiano per ritrovare un pò di pace e tranquillità in un ambiente che mi accoglie a braccia aperte. Una volta appoggiato il volto sulla superficie del Mare, inizia per me una nuova scoperta, una nuova emozione, una nuova missione anche se sono anni che magari frequento quello stesso posto. Tutte le volte un’emozione diversa dal sapore unico ed inconfondibile. Cerco di vivere il mare per più ore possibile e alla fine, pesci o non pesci, lo ringrazio per l’emozione unica che mi ha nuovamente concesso. Il Mare lo amo, lo rispetto non ne posso fare assolutamente a meno.

X-Power

PF) Seguo il progetto X-Power fin dalle prime foto pubblicate nei forum dedicati alla pesca subacquea, progetto che ho subito considerato rivoluzionario. Alcuni pescatori “internauti” si dimostrarono inizialmente abbastanza scettici, soprattutto per quanto riguarda la gestione degli attriti e la valutazione delle prestazioni, sottovalutando altre caratteristiche fondamentali, quali ad esempio la possibilità di utilizzare sia aste con codolo che aste nude e la facoltà di sostituire guarnizioni e terminali a fucile carico. Alcuni addirittura classificarono superficialmente la modifica X-Power come la meno performante tra quelle che poteva offrire il mercato, ufficiale e non. Che effetto ti fa, oggi, leggere gli attestati di stima e il gradimento dimostrato da molti utenti “titolati”, che ritengono l’X-Power il migliore kit sottovuoto per fucili pneumatici?
MP) Ti ringrazio per la Tua promozione a pieni voti del sistema “X-Power” ma per essere il migliore deve ancora perfezionarsi ed evolversi. “X-Power” ha il compito di lavorare SUL FUCILE e non sull’asta e l’impegno in tal senso sarà il massimo. Il brevetto ci dà ampio, immenso, spettro di miglioramento e con il tempo gli upgrade non mancheranno.
Lo scetticismo purtroppo fa parte del nostro vivere. E’ giusto, lecito e sacrosanto essere critici su tutto. Con la critica si evolve perchè la critica già di per se è evoluzione. Ogni critica è un tassello in più, un perfezionamento, un vedere qualcosa che altri hanno visto e che a te è sfuggito.
Ma la critica è buona e sana solo se è costruttiva. Dove si calpestano le idee e non c’e’ rispetto dell’avversario, li si genera il caos. Le persone oggi, non hanno più il “prosciutto sugli occhi”. E’ finita l’epoca del capobranco, di colui che sà e dice e non si accorge di partorire strafalcioni. Il nostro amato pubblico ci ha dato ragione per ciò che ha visto e toccato con mano, non per sensazioni o falsità dette qua e là solo per il gusto di denigrare e disfare. Ricordo ancora con entusiasmo la Tua prima prova del prodotto “X-Power”, la Tua Spigola presa a distanza e con precisione. Credimi, per me è stato motivo di orgoglio e soddisfazione. La Tua vena critica, vera e puntuale, ha contribuito e contribuirà ancora in futuro al perfezionamento del nostro prodotto, a tutto vantaggio della collettività dei Pescatori in Apnea.

Pistone X-Runner

PF) Lanciare prodotti innovativi come la volata sottovuoto X-Power, il pistone a basso attrito X-Runner, il lubrificante X-Lube, più tutti gli accessori presenti nel sito www.stc-italia.com, in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo, si è rivelata la scelta giusta? Ritieni che aspettare ancora qualche tempo ti avrebbe permesso di gestire meglio l’investimento? Pensi che la carenza di innovazioni nella tecnologia dei fucili pneumatici, ormai pluridecennale, possa offrire buone possibilità di business ai tanti inventori/innovatori amanti della pesca subacquea?
MP) In un certo senso hai già detto tutto. Il fucile pneumatico è rimasto per troppo troppo tempo a guardare impassibile l’evoluzione smisurata del cugino ad elastico. Come estimatore dell’arma a “molla d’aria”, ho deciso di imbarcarmi nella progettazione di un qualcosa che potesse esaltare le doti balistiche di questa tipologia di arma, con un occhio vigile alla sicurezza e alla gestione in acqua. Sono stato utilizzatore appassionato del sistema “Mamba”, ne avevo ben dieci, ma la continua ricerca al perfezionamento mi ha portato a progettare e brevettare una nuova volata che donasse potenza, maggiore gestibilità, semplicità d’uso e applicabilità senza stravolgere la filosofia di base dell’arma pneumatica. Nel 2001/2002 nasce il primo prototipo “X-Power” con o-ring interni e codolo dedicato. Le continue prove in Mare, però, sono all’inizio non del tutto soddisfacenti a causa della precarietà del sistema di tenuta che offriva troppa resistenza e che soffriva di problemi legati alla torsione delle guarnizioni stesse. Dopo pochi tiri l’o-ring decideva di farsi una giratina all’esterno con conseguente arrabbiatura del sottoscritto. I tentativi ad o-ring interno sono proseguiti per ben altri 15/20 steps prototipali, dopodichè ho deciso di progettare ex-novo una guarnizione “dinamica” che potesse offrire massima tenuta e resistenza prossima allo zero in fase di espulsione dell’asta. Già dai primissimi esemplari della guarnizione, da me denominata D.S.S. (Dynamic Sealing System) i risultati sono arrivati puntuali. Sicurezza in tenuta, facile gestione anche in Mare, e soprattutto un attrito prossimo all zero in fase di “sparo”. Oggi il prodotto “X-Power” è vivo e gode tra gli appassionati acquirenti di ottima reputazione. Un grazie di cuore a tutti I Pescatori che hanno creduto e che continueranno a credere in questo progetto in continua espansione ed evoluzione.

 

 

Testata X-Power per asta nudaPF) L’eterna diatriba pneumatisti/arbaletari continuerà a vedere gli amanti dei fucili ad elastico in vantaggio ancora per molto tempo o prevedi delle sorprese per il prossimo futuro?
MP) Penso che il “gap” tra Arbalete e fucile Pneumatico si sia veramente ridotto all’osso. E vero, il fucile pneumatico soffre ancora di alcune imperfezioni progettuali sia a livello di sgangio che di geometria e sensibilità del “grilletto”, ma i risultati ottenuti da alcune grandi case Italiane in questo ambito, fanno davvero ben sperare.

PF) Il Kit X-Power e gli altri prodotti STC vengono richiesti dai pescatori stranieri o si tratta di un fenomeno del tutto italiano?
MP) Il kit viene richiesto principalmente nei Paesi che si affacciano sul bacino del Mediterraneo, Italia ovviamente in testa. Abbiamo anche richieste dall’area Asiatica e dal continente oltre oceano. La cosa ci gratifica molto e ci fà ben sperare per il futuro.

PF) C’è stato un qualche interessamento per i tuoi prodotti da parte delle grandi aziende che operano nel mondo della pesca subacquea? Più in generale, come valuti l’immobilismo delle grandi industrie, Airbalete della Omer a parte, nel settore dei fucili pneumatici?
MP) Ci sono stati ovviamente dei contatti che stiamo tutt’ora valutando serenamente e seriamente, a conferma della validità e modularità del progetto.
Direi che quello che chiami “immobilismo” sia stato principalmente dettato dalla tendenza e da ragioni di marketing. Se una ditta “X” nota che la tendenza dei pescatori subacquei è quella di utilizzare armi a propulsione elastica, è logico, a mio avviso, che destinerà maggiori risorse in ricerca e sviluppo in quel settore specifico.
La tendenza oggi è quella di riproporre l’arma pneumatica e puntualmente, i colossi del settore, hanno spinto e bene l’accelleratore su questa nicchia di mercato ferma da troppo troppo tempo. L’arma pneumatica si trova di fronte ad una nuova giovinezza e l’apporto dato dai “colossi” industriali nazionali e dai piccoli produttori, porteranno queste armi a livelli di perfezione, gestione , potenza e fruibilità incredibili.

 

 

slide ring stcPF) C’è la possibilità che la STC Italia esca dai confini del mercato di nicchia nel quale opera per diventare un’azienda a tutto campo nel mercato della pesca subacquea?
MP) Vogliamo essere identificati come “perfezionisti” dell’arma pneumatica, perchè crediamo nello sviluppo di questa tipologia di arma. Spaziare troppo “fuori confine” rischia di compromettere l’ottimo lavoro svolto sino ad oggi. Crediamo nell’arma ad aria compressa, al suo sviluppo, al suo presente ed al suo futuro. E il futuro è del fucile ad aria compressa.

PF) Un bilancio (informale) dei primi mesi di attività di STC Italia?
MP) Molto positivo. Per essere una realtà nata e partita “solo” nel mese di luglio 2009, i risultati non sono tardati ad arrivare. “Siamo piccoli ma cresceremo” per dirla come una nota pubblicità.

MP) Cosa tieni in serbo per il futuro? puoi regalare una notizia in anteprima per gli utenti di pescafacile.com?
PF) Carissimo Tommaso, questa domanda è tendenziosa. Lascio a te comunque l’onere di parlare come persona “informata sui fatti”. A parte gli scherzi, come ben sai, stiamo progettando un kit per potenziare ulteriormente l’arma pneumatica secondo un principio già noto nel recente passato. Si parla di depressurizzazione interna, atmosfere e sottovuoto in assoluta sicurezza e di facile gestibilità. Ad ogni modo se ne parlerà concretamente per la metà 2010. I test sui prototipi sono davvero notevoli e ben auguranti, ma per il momento…..acqua in bocca…..salata ovviamente