Era da tanto tempo che vedevo la pubblicità del Geko sulle riviste ed ero curioso di provarlo, adesso finalmente grazie ad un baratto sono riuscito ad essere un felice possessore di questo cannone del mare. Non esagero chiamandolo cannone, infatti la cosa più evidente (e che in foto non si evince) è la massa dell’arbalete, difficile da descrivere fino a quando non lo impugni, è massiccio e dal peso importante, nonostante sia solo un 90 è il fucile più pesante che ho, anche più di quelli in legno.

Sicuramente la Seatec con il Geko ha pensato di realizzare un prodotto per le grandi occasioni, infatti di serie viene fornito con doppio elastico da 17,5mm e asta da 7mm. Immaginatevi quindi la potenza di impatto, devastante per qualsiasi pesce, tonni compresi. Per questo la massa del Geko è stata progettata per ospitare qualsiasi genere di allestimento. Ovviamente non dobbiamo aspettarci il brandeggio particolarmente agevolato, però la forma del fusto suggerisce una certa cura per la disposizione degli elastici e rende il fucile molto idrodinamico.

L’impugnatura VG9 del Geko è ottima, preformata e comoda, lo si avverte subito provando a impugnarlo con una presa salda e ben dimensionata, infatti la Seatec è sempre stata famosa per questo dettaglio. La testata è quasi uguale al modello Snake, cioè aperta e semplice con due fori tagliati per l’inserimento agevolato degli elastici. Il fusto del Geko è leggermente morbido, internamente è di alluminio ma fuori è rivestito di poliuretano, la forma parte stretta e si allarga fino a formare un leggera pancia poco prima del mulinello, comunque è di dimensioni generose sia in larghezza che in altezza. Sotto il fusto c’è un canale per far passare la sagola e mantenere pulito il fucile armato.

Anche sul Geko c’è il solito sgancia-sagola ribaltabile, tipico di molti modelli Seatec, funzionale ma che a me non piace molto come sistema, infatti direi che è l’unico neo di tutto il fucile. Oltre ad essere un po’ scomodo, a volte provoca l’usura del monofilo. Per questo alcuni utenti sia del Geko che dello Snake hanno provveduto a rivestire con del nastro gommato. Di serie abbiamo un mulinello molto capiente e ben fatto, si regola con facilità e non si impunta.

Nonostante l’allestimento e la massa il fucile in acqua è abbastanza agile con una leggera negatività in punta, a vederlo quasi non te l’aspetti, si capisce subito che è un prodotto per l’aspetto e che difficilmente useremo in agguato. Devo fare i miei complimenti alla Seatec per la forma del fusto, i due elastici si incassano alla perfezione e rimangono paralleli, mai visto su un arbalete una disposizione così ben fatta. Con questo allestimento il rinculo c’è ma molto gestibile, basta tendere il braccio e il tiro risulta sempre preciso. La Seatec ha fornito due elastici da 17,5mm molto tirati, più dei miei abituali canoni, infatti il tiro è fortissimo, due passate di sagola sono poche e per questo motivo sono costretto a tenere il mulinello semi aperto.

Confermo la bontà del meccanismo Seatec, il grilletto è dolcissimo e abbastanza sensibile, uno dei migliori mai provati. Invece trovo più laboriosa la procedura di riarmo della sagola a causa del ponticello in testata poco inclinato e lo sgancia-sagola un po’ scomodo.

Purtroppo per i miei luoghi di pesca partendo da terra tutta questa potenza è sprecata e quasi inutile, dovrei andare con qualche amico sulle secche in cerca di ricciole o grossi dentici, ma per il momento non è possibile quindi dopo varie prove di tiro decido di ritentare cambiando allestimento. Metto da parte asta ed elastici originali e mi preparo un bel kit composto da asta di 6,5mm e doppio elastico da 16mm tirato fino al 330% come fattore, di per sè anche questa è una configurazione molto potente.

Adesso il Geko è più neutro in punta, inoltre ho lievemente migliorato il brandeggio e ridotto il rinculo. Con questa versione posso pescare tranquillo alle solite prede, lascio perdere l’agguato e mi dedico all’aspetto, infatti un’orata e dei bei cefali vengono insagolati come fogli di carta, cerco il dentice ma non è il giorno adatto per questa preda.

Mi piace questo allestimento “light”, che comunque è abbastanza forte per qualsiasi pesce, anche per un eventuale incontro di mole. Inoltre il tiro con l’asta da 6,5mm è velocissimo e i due giri di sagola vengono stesi molto bene.

Concludendo non posso che essere soddisfatto del Geko, un fucile studiato non per la pesca quotidiana del sottocosta ma per le occasioni più impegnative. Preciso e affidabile, da usare quasi esclusivamente all’aspetto, in caduta o al libero nel blu. Sinceramente per questo tipo di fucile il 90 come misura mi sembra poco, nei panni della Seatec lo produrrei dal 100 in su.

Oggi costa circa 250 euro, la metà di un fucile artigianale di pari performance.