La scorsa estate ero alla ricerca di un fucile semplice, leggero nei movimenti, e che mi avrebbe soddisfatto nel tiro. Sia perchè era un nuovo modello, sia dalla pubblicità, sia dall’ eleganza, e dalla convenienza dell’oggetto, decisi di acquistare il nuovo Salvimar Voodoo Carbon Open nella misura più corta, ovvero l’ 85 che è perfetta per la pesca all’agguato e l’aspetto in basso fondo o nel torbido.

Appena mi arriva a casa, noto subito la sua bellissima asta, la Torsion Evo 2, veramente ben rifinita e con un profilo nettamente più idrodinamico rispetto alle classiche alette. Il fucile in se per se, si presenta nettamente più pesante di un normale arbalete commerciale, infatti è “pieno” con del materiale espanso, che evita l’ entrata dell’ acqua nel fusto (all’inizio pensavo di aver fatto uno sbaglio, visto che mi serviva un fucile leggero e semplice nel brandeggio per il bassofondo). Un’ altra cosa che mi ha colpito è stato il guida-asta, che è più “piatto” e non avvinghia l’ asta creando inutili attriti.

Due particolari però non mi hanno convinto, gli elastici da 14mm e le ogive di serie non mi sono sembrati calibrati a misura del fucile, infatti durante le prime prove ho avuto qualche difficoltà nel trovare il feeling necessario alla conclusione della cattura. Tuttavia lo sappiamo benissimo che di serie tutti gli arbalete hanno bisogno di un “ritocco” sull’allestimento.

Dopo le prime esperienze con il Voodoo in configurazione originale, decido di cambiare elastico, mettendo un sigalsub reactive 19, mantenendo il resto invariato. Così il fucile cambia volto, leggero e con un brandeggio laterale ottimo, che mi ha veramente impressionato, nonostante la sua massa, e dal rinculo molto contenuto. Il fucile settato così, nei primi 2,5/3 metri buca di tutto, merito anche dell’ asta, che veramente è qualcosa di eccezionale, garantendo una penetrazione inverosimile, e della sua aletta che quando si apre, grazie alla sua qualità di ruotare sull’ asta, non si chiude più.

L’asta è della serie “Torsion”, famosa per avere una aletta totalmente incassata nel profilo e senza perno. Grazie alla forma particolare, si apre appena dopo il tiro ed è impossibile richiuderla accidentalmente, questo assicura la tenuta di qualsiasi preda magari colpita male.

Ho scelto il Voodoo anche per la sua particolare impugnatura con appoggio sternale ribassato e congegno sopraelevato rispetto al fusto, ottenendo una linea di mira pulita dove è possibile vedere totalmente l’asta. Questo disegno agevola l’istintività del tiro, dando la possibilità di azzardare anche qualche tiro d’ imbracciata e mettere a fuoco rapidamente il bersaglio. Ottima l’ idea di rendere la parte posteriore del calcio gommata per aumentare il grip con la mano.

Sensibilissimo il grilletto, che ha la possibilità di essere regolato tramite una chiave a brugola micrometricamente, dando la possibilità di ottenere una corsa a vuoto prima dello sparo, oppure per aumentare la distanza dell’ indice per coloro che hanno una mano grande. Il mulinello, è di tipo semplice senza antiparrucca, e viene fornito dalla casa vuoto.

La sua testata per elastici circolari, è veramente formidabile, dato che presenta una specie di “bands elevator” che permette di mettere gli elastici quanto più paralleli possibili all’ asta. Una pecca però di questa testata, che gia da quest’ anno è stata risolta da salvimar, di integrare oltre alla sua funzione di ritenzione dell’ asta “loop” la classica ritenzione con il chiodino da “L”, che permette un più agevole e veloce posizionamento del monofilo.

Detto questo, il fucile quest’ estate, ma anche quest’ inverno mi ha regalato diverse soddisfazioni, ma la cosa che più mi ha impressionato è stata la precisione chirurgica di quest’ arma, merito della testata ben progettata e della linea di mira.

Essendo un 85 l’ho usato soprattutto in basso e medio fondale, sia all’agguato che all’aspetto, ha un brandeggio eccezionale in tutte le direzioni, soprattutto con un singolo elastico.

Indico quindi l’ acquisto del Voodoo Carbon Open 85 (ma anche delle versioni più economiche) a tutti i tipi di pescatori, con maggior predisposizione per la pesca invernale o all’agguato fra il basso e medio fondale, il fucile è rivolto ai pescatori che sanno apprezzare i dettagli e vogliono un arbalete dalla concezione moderna.