Poco tempo fa abbiamo pubblicato la news e le foto del nuovo aggiunto nel catalogo 2012 Mares, il Viper Pro, un arbalete moderno ricco di importanti espedienti tecnici. Oggi possiamo dirvi come va e scrivere una completa recensione sulla prova pratica dopo averlo portato a mare per un mesetto circa.

La versione del Viper Pro che ho avuto in prova è la 90, per eccellenza la più poliedrica in quanto permette di approcciare molteplici tecniche. A me la Mares ha inviato un modello di prova privo dell’imballo originale, per cui non mi dilungo sulla dotazione di serie che sicuramente sarà completa e pronta per il mare.

Il fucile rispecchia in pieno le foto che avevamo visto, esteticamente è molto bello e curato. La primissima cosa che sono andato a vedere è il meccanismo di sgancio, sapevo già che era regolabile e volevo subito scoprire come avveniva questa taratura. In pratica ci sono due regolazioni, il grilletto è fatto in due parti e agendo su una clip può essere accorciato o allungato, cioè regolato sulla posizione preferita del nostro dito indice, invece guardando sotto il grilletto c’è una vite che ne regola la sensibilità (il momento di sgancio).

La mia regolazione preferita è stata quella “al massimo”, cioè il grilletto arretrato e la corsa ridottissima, in questo modo basta un rapido e minuscolo “comando” dell’indice e l’asta parte! Per me tutto ciò è molto importante perchè pescando in maniera riflessiva decido sempre tardi di far partire l’asta, quindi mi serve la sensibilità al massimo per recuperare quei preziosi istanti. Avevo qualche timore che così settato poteva essere rischioso con i carichi più potenti, invece no, il Viper rimane sempre sicuro anche con il doppio 16mm.

Tutta l’impugnatura è molto bella, il castello è basso e libero da ostacoli avendo come parte superiore direttamente il meccanismo di sgancio (come avviene per i fucili artigianali), per questo la linea di mira è completamente pulita, l’asta si vede fin dall’aggancio, che inoltre è molto arretrato.

Con questa soluzione l’asta si aggancia qualche centimetro dietro l’indice e questo spazio viene risparmiato su tutta la lunghezza del fucile, ottimo. La presa sul calcio è rivestita per metà da una gomma morbida color arancio, che aumenta il grip e la rende più comfortevole.

Subito dopo ammiro la testata e rimuovo il ponticello in modo da renderla perfettamente aperta e pulita. Questa è ben fatta, i fori per gli elastici sono sagomati invitando gli stessi a disporsi come dettato dall’azienda, cioè più alti e ben separati fra loro.

Sopratutto il primo degli elastici (quello più avanzato) è studiato per allinearsi subito con l’asta e diventare quasi parallelo, questo è un bene in termini di precisione perchè l’asse di spinta è molto vicino a quello ideale.

Entrambi i fori sono leggermente aperti sotto la testata, in questo modo possiamo facilmente inserire l’elastico schiacciandolo sull’apertura e dopo rimarrà bloccato anche se è di 14mm.

Sembrerà una sciocchezza ma in questo modo potete fare un elastico personalizzato con ogiva chiusa senza doverlo necessariamente costruire sul fucile mentre con altre soluzioni siamo costretti a lavorare le legature dopo aver infilato gli elastici nel fucile. Quindi con il Viper possiamo farci tutti gli elastici che vogliamo (con qualsiasi ogiva) e cambiarli rapidamente anche in mare.

A questo punto scatta l’allestimento, quindi mi preparo per le prime prove un elastico da 17,5mm e due da 14mm in modo da provarlo subito sia mono che doppio. In entrambi i casi l’asta che preferisco è una 6,25mm però quando vado a prenderne una da 125cm (che avevo già su un 90) vedo che è corta, quindi ne provo altre e alla fine (con stupore) gli trovo giusta una da 135cm. Incuriosito da questo dettaglio prendo il metro e misuro, scoprendo che grazie al congegno arretrato e il foro avanzato il Viper 90 in realtà è un 96cm ma con l’ingombro totale di un 90, e se gli metto un’asta Devoto con l’ultimo perno molto arretrato addirittura diventa 98cm, che dire… ottimo!

Il mulinello è lo Spyro, cioè lo stesso dei precedenti Phantom però verticale. Esteticamente non mi fa impazzire però essendo fissato sull’elsa è più arretrato, quindi devo ammettere che è una buona soluzione. Proseguo con il mio allestimento standard, cioè due giri di sagola con monofilo da 120. Finalmente la Mares introduce un utile dettaglio, su entrambi i lati ci sono delle linguette per guidare la sagola fuori dall’influsso di elastici e ogive, inoltre il fucile carico risulta molto pulito ed elegante.

Il mare sempre più avaro non mi regala la soddisfazione di grandi prede, tuttavia ho la possibilità di testare il Viper Pro con alcuni esemplari locali di medie dimensioni. Il dettaglio più evidente è la linea di mira pulita, potendo quindi vedere tutta l’asta e mirare con precisione lo sfortunato bersaglio di turno. Nelle due prove fatte la versione con monoelastico è quella che garantisce un brandeggio migliore, ma io senza dubbio preferisco il doppio 14mm che mi regala tiri efficaci fino a fine corsa e una notevole facilità di caricamento.

Ecco il video di alcune catture:

Il Viper ha il classico fusto tondo che fra le sue peculiarità ha quella di essere leggero, ho quindi provveduto ad aggiungere 20gr di piombo in testa e correggere l’assetto, in questo modo il rinculo viene maggiormante contrastato e i tiri diventano quasi chirurgici.

Questo però mi suggerisce che devo evitare le configurazioni più esasperate, perchè in presenza di un forte rinculo c’è bisogno di rivolgersi ai fucili artigianali in legno massiccio, tuttavia il Viper Pro va benissimo anche il doppio 16mm e asta da 6,5mm rimanendo privo di flessioni ma con un rinculo maggiormente avvertibile.

La cosa che più ho notato e apprezzato è il meccanismo di sgancio, probabilmente il migliore che abbia mai provato, l’asta si aggancia subito appena appoggiata senza bisogno di ulteriori pressioni. Lo sgancio è sensile e pronto, grazie anche alle regolazioni fatte in precedenza. Anche la testata si rivela ben fatta, armare la sagola è semplice, immediato e privo di errori, una eccellente praticità che la Mares aveva raggiunto anche nel Phantom. Il Viper Pro armato e pronto all’azione è un esempio di eleganza e semplicità funzionale che apprezzo molto in un fucile di moderna concezione.

L’impugnatura medio-piccola si adatta bene alla mia mano di dimensioni normali. Siccome di recente mi sono abituato a delle impugnature più generose ho provveduto ad effettuare una lieve modifica aggiungendo un giro di nastro per racchette di tennis, questo mi da la sensazione di una presa più efficace e lo consiglio anche ai pescatori che hanno una mano più ampia, come il mio amico Stefano in foto.

Concludendo, il Mares Viper Pro è un fucile ben fatto, moderno e curato in tutti i dettagli. Mi piace sia esteticamente che nella gestione, facile da settare in base ai propri gusti e particolarità, forse è un po’ leggero come massa ma in compenso con tanti altri pregi per cui lo consiglio a tutti i tipi di pescatori.

Al momento della scrittura di questo articolo l’arbalete non è ancora giunto nei negozi, quindi è difficile comunicare il prezzo di vendita, tuttavia credo che si attesti fra i 140 e i 160 euro per la versione PRO, allestita e con mulinello.