Giravano voci su un nuovo arbalete Mares e la cosa mi ha incuriosito tantissimo perchè ho sempre considerato il Phantom come un fucile diverso dai classici arbalete dal fusto in alluminio. Anni fa quando acquistai il mio 75FV mi sembrò un oggetto futuristico, poi questo progetto ha avuto diverse opinioni tecniche divise fra sostenitori e oppositori (come qualunque altro prodotto), senza scendere nel merito di queste discussioni, a parer mio dal punto di vista estetico rimane uno dei più bei fucili in commercio.

Oggi la Mares esce con il catalogo 2011 riproponendo il Phantom con il suffisso Speed, in pratica è quasi lo stesso di prima ma rivisitato in alcuni dettagli e con un allestimento diverso dai precedenti. Probabilmente la Mares ha considerato il progetto Phantom ancora come buono e attuale, per cui nella versione Speed si è concentrata più su allestimenti più evoluti e performanti che sulla forma generale.

Il fusto è sempre monoscocca realizzato in uno speciale nylon rinforzato arricchito con fibra di vetro o carbonio, rigido al pari di un qualsiasi arbalete ma più silenzioso durante il tiro o se urtato accidentalmente sugli scogli. Una piacevole aggiunta è stata il materiale gommoso antiscivolo all’impugnatura e all’appoggio sternale (un particolare che io stesso avevo segnalato tempo fa alla Mares). Nella versione Speed il mulinello è di serie, parliamo sempre del modello Spiro che può essere montato sia dritto che obliquo.

Apro una parentesi sul mulinello, la Mares con il Phantom è l’unica azienda che ha previsto il passaggio obbligato della sagola del mulinello nella sagoma del fusto, questo piccolo ma utile accorgimento ci evita di far impuntare il fucile sulle asperità degli scogli quando brandeggiamo il fucile in senso orizzontale.

L’allestimento invece ha avuto una filosofia molto diversa dalle precedenti versioni, partendo dall’elastico circolare di 19mm che è con le legature e ogiva in dyneema, cioè come quello che tutti i pescatori d’esperienza si autocostruiscono. L’ogiva in dyneema permette di regolare la sua lunghezza a piacimento ed è molto silenziosa durante lo sparo, oltre che leggera e innoqua per le nostre mani in caso di rottura. Ovviamente non è eterna, ma se necessario può essere sostituita anche in acqua durante la sessione di pesca.

L’asta in dotazione con lo Speed è di tipo a perni (3) in acciaio 174PH leggermente brunito da 6,5mm di spessore. I perni sono quasi obbligatori per una ogiva in dyneema, e la presenza di tre perni facilita il caricamento o la scelta della potenza per diverse situazioni. Anche l’asta è da elogiare come scelta, ma non mi trovo d’accordo con la Mares per la scelta del diametro di 6,5mm, sicuramente dura e potente ma per me anche pesante e lenta. Avrei tranquillamente allestito questo fucile con una misura media di 6,25mm avendo la sicurezza di prendere qualsiasi pesce e con un tiro più rapido. Questo discorso tuttavia vale per il monoelastico, se invece vogliamo provare la potenza di un doppio elastico da 16mm allora l’asta da 6,5mm ci sta benissimo.

PREVIEW DEL PHANTOM SPEED 95

Abbiamo ricevuto un modello 95 per fare un test, cominciamo a vedere l’allestimento: il fucile ha il mulinello montato ma vuoto, l’asta è con i perni da 6,5mm per 130cm colore brunito, l’elastico è da 19mm lungo 64cm. Ho misurato la distanza fra il foro per l’elastico e l’ultimo perno dell’asta, misura quasi 92cm, quindi non è precisamente un fucile 95 ma qualcosina di meno, in realtà è possibile usare il secondo foro in testata e guadagnare un ulteriore paio di centimetri.

Per me l’elastico in dotazione è più lungo della misura ottimale, calcolata per la mia esperienza a 56cm, tuttavia l’elastico speed in dotazione è molto potente e impegnativo quindi qualche centimetro in più fa comodo per permettere il caricamento completo a tutti.

Sull’estremità della testata c’è un foro triangolare studiato per ospitare i pesi di correzione assetto, cosa però che non ho mai trovato in vendita quindi se serve dobbiamo adattare un piombo preso dall’attrezzatura dei pescatori con canna.

Secondo me dovevano rivisitare l’impugnatura, è si comoda e adeguata a tutti ma personalmente avrei preferito una versione leggermente più grande, come quella dei Seacsub o Seatec. Per questo sui miei phantom ho provveduto a raggiungere la misura desiderata aggiungendo del nastro gommato.

Non ho ancora avuto la possibilità di provare a mare il 95 però avendone già due di questa interessante linea Phantom, conosco bene le caratteristiche, cioè un buon brandeggio e una notevole silenziosità, lo sgancio è dolce anche con i carichi più importanti. Comunque spero in un prossimo fine settimana di bel tempo di provare l’accoppiata asta-elastico in dotazione.

Per la scrittura di questo articolo ringraziamo la Mares e il negozio Scuba Diving di Otranto per la fornitura del Phantom Speed 95.

 

— Aggiornamento del 12/3/2011 —

Finalmente una bella giornata, un sabato di sole e poco vento, mi reco immediatamente al mare con il nuovo Speed 95. Come scritto prima l’elastico originale mi sembra un po’ lungo quindi lo sostituisco con uno da 18 un po’ più corto. Il caricamento è agevole, lo porto all’ultima tacca con due mosse rapide. Effettuo un primo tiro a vuoto per saggiare la gittata utile, avevo allestito l’asta con due giri di sagola che vengono stesi ma senza ricevere lo strattone finale, infatti so già che per percepire questo dettaglio ci vuole il doppio elastico, quindi tutto normale.

L’asta nonostante sia da 6,5mm mi sembra abbastanza veloce, ora non rimane che cercare un po’ di prede e scoprire la precisione del Phantom Speed 95. Per fortuna non ci sono altri sub e di cannisti ne vedo solo due, bene, parte il primo aspetto dove mi compare una nuvola di cefali abbastanza corpulenti, ne prendo di mira uno ma aspetto ancora un po’, infatti sotto di loro avanza una bella spigola che mi punta con decisione, poi invece tentenna e prova ad andarsene e SBAM! viene insagolata a 2,5mt dalla punta, centrata in pieno.

Mi sposto di circa 15mt e provo un’altro aspetto, da dietro un grande masso esce un altra spigola, più piccola, presa anche questa alla medesima distanza, colpita quasi di muso e insagolata. Proseguo il mio percorso effettuando aspetti ad intervalli regolari, finisce in sagola anche un grandissimo cefalo. Arrivo in una zona ricca di sassi accatastati e mi dedico all’esplorazione di tane, per fare questo però scendo l’elastico del Phantom al perno più avanzato, riesco così a fregare un paio di orate in meditazione nella loro casetta di pietra.

A questo punto mi sento più che soddisfatto della pescata e la stanchezza comincia a farsi sentire quindi decido di ritornare alla base, mi manca solo una cosa devo provare il phantom con tiri più impegnativi, allora strada facendo prendo di mira un tordo di stazza superiore alla media e lo inseguo nel suo tragitto fra un masso e l’altro, però lui è molto più rapido e scaltro del previsto quindi abbandono l’inseguimento e lo ammiro mentre si allontana, non so perchè ma comunque decido di tentare il tiro, quasi impossibile, è al limite per qualsiasi fucile, prendo la mira con calma come farebbe un cecchino in guerra e sparo… sbam! incredibile! colpito alla coda ma non insagolato perchè più di così l’asta non poteva procedere. Si sa nella pesca spesso ci vuole un 50% di cu… fortuna.

Ultimo tiro di prova, un gruppo di salpe parte a missile e mi sfilano sul lato sinistro, giro rapidamente il fucile in senso orizzontale mentre ne seguo una con lo sguardo, sparo al volo senza mirare con il braccio piegato in modo innaturale e sbam! centrata anche questa! un po’ alta, rischio lo strappo ma alla fine finisce a cavetto anche lei.

E’ stata una giornata veramente fortunata, e il Phantom Speed 95 è stato un compagno eccellente, non ha perso un colpo e ho trovato con lui un feeling perfetto. A causa della pesca in tana però mi ritrovo con l’asta un po’ malconcia, ma va bene, noi pescatori sappiamo che ogni soddisfazione ha un costo sull’attrezzatura.

La prima foto è il resoconto della giornata, le altre due in occasioni diverse.

 

— Aggiornamento 2012 —

A seguito delle numerose richieste di potenziamento del fucile ho fatto molte prove di allestimento, in conclusione per quanto mi riguarda la migliore di tutte è:

– Asta con i perni da 6,25mm (o 6,3mm) monoaletta e possibilmente con il cono.
– Doppio elastico da 14mm calcolato a 330% o 340% (a seconda del tipo), circolari con le legature e l’ogiva in dyneema.

Con questa configurazione il fucile diventa molto versatile, con tiri rapidissimi e una gittata pari a due giri di sagola.