Ultimamente i roller gun sono diventati un argomento acceso che si dibatte quotidianamente sui vari forum per i pesca sub. Ed è così che ho deciso di fare luce sull’argomento e mettere alla prova un fucile Alemanni, nota azienda del settore che più di altri si sta muovendo in un questo nuovo segmento di fucili per la pesca sub.

La Alemanni ha in catalogo una serie di Roller artigianali in legno, armi dedicate ad un pubblico esigente che spazia dalla tana fino ai grandi predatori oceanici, basta il nome dei fucili “i Cattivi” per capire di che genere parliamo. Armi possenti che spingono aste da 8mm, posso solo immaginare la forza d’impatto di queste frecce e la mole delle bestie a cui si rivolgono.

Tuttavia la Alemanni ha pensato anche ai pescatori meno ambiziosi mettendo in catalogo delle soluzioni Roller più soft e aperte a tutti. Ad esempio la realizzazione di una testata Roller che è possibile adattare a tutti (o quasi) i fucili commerciali, come per esempio quelli con il fusto a sezione cilindrica sia in carbonio che in alluminio. A coronare l’uscita del kit, la Alemanni ha rilanciato l’offerta con la possibilità di acquistare fucili roller di tipo commerciale già assemblati e pronti alla pesca.

Gli assemblati Alemanni, chiamati Roller Tube, sono fatti bene, hanno il fusto in carbonio, impugnatura anatomica, congegno di scatto arretrato e regolazione della corsa del grilletto. Il castello è bassissimo quindi abbiamo l’opportunità di vedere tutta l’asta senza ostacoli. I Roller tube variano nelle misure da 80 a 105, dove è possibile avere in dotazione mulinello e asta dedicata. Solo il modello 80 ha le gomme da 14mm per il resto degli allestimenti si sale con gomme da 16mm e 18mm.

Ringrazio il sig. Alemanni per l’opportunità di avermi fatto provare un Roller Tube 90, allestito da lui e pronto per la pesca. Il fucile solo a vederlo si presenta davvero cattivo, l’asta da 7mm con 4 perni incute paura, le gomme sono le ormai famose color ambra da 16mm leggermente pretensionate. L’arbalete è allestito con due giri di sagola monofilo e un corposo mulinello carico di dyneema.

A prima vista è un’arma che trasmette la fiducia di aspirare a qualsiasi preda, come il tonno che un mese fa mi si presentò all’appuntamento domenicale ma quel giorno non ero preparato tecnicamente a quel genere di impegno, oggi invece lo aspetto perchè ho tra le mani quello che possiamo chiamare “pan per focaccia”. Scherzi a parte, mi sono precipitato a mare per la prova pratica con il timore però di non incontrare nulla di sostanzioso da cacciare, è fine marzo, notoriamente il periodo peggiore per la pesca sub.

In acqua il fucile è neutro, leggermente negativo in punta, come un qualsiasi arbalete, e ora apriamo una parentesi sul brandeggio, argomento molto discusso e criticato. Il roller ha una testata di poco più alta rispetto a un classico arbalete a testata aperta, gli elastici sono sia sopra che sotto, per me è ovvio che a parità di lunghezza totale il roller è meno brandeggiabile ma se invece confrontiamo con un arbalete classico, a parità di potenza è più lungo di circa il 50% quindi è molto meglio il roller. Mi spiego meglio con un esempio, prendiamo due fucili il primo roller e il secondo normale, se sono tutti e due lunghi 90cm si brandeggia meglio il fucile classico, se invece prendiamo un roller da 90 e un arbalete classico da 130, cioè che hanno circa la medesima corsa di elastici, è ovvio che si brandeggia il roller perchè molto più corto.

Risolto questo dubbio, procedo con la prova procedendo sul mio tragitto preferito nello splendido mare di Otranto, alterno aspetto e agguato per diverse decine di metri, l’acqua è un po’ torbida quindi non mi avventuro a grandi profondità, nulla di onorevole si presenta ai miei appuntamenti, quindi dopo circa un’ora decido di provare il fucile sulle comuni prede del luogo, cioè saraghi, salpe e cefali che a stento raggiungono il chilogrammo.

Provo il primo tiro e rimango stupefatto dalla gittata, le gomme sono da 16mm quindi il rinculo è stato poco più che avvertibile, la potente asta da 7mm è volata via dritta per la traiettoria portandosi appresso i due giri di sagola e mezzo metro di mulinello chiuso, che potenza! Il cefalo a tre metri è stato insagolato come fosse un semplice foglio di carta.

C’è qualche bel sarago che mi spia incuriosito dai miei aspetti, purtroppo però si muove a ridosso delle rocce e io non me la sento di sparare, perchè se centro lo scoglio posso salutare l’integrità dell’asta, o quando meno quella della punta perfettamente affilata. Proprio per questo colgo l’occasione di chiedere al sig. Alemanni di studiare e proporre su questo roller delle versioni più leggere che possano rendere un 90 rollerizzato un’arma più universale. Comunque ogni pescatore, dopo l’acquisto, può personalizzarsi l’arma come preferisce, semplicemente cambiando asta ed elastici, inoltre l’asta in dotazione ha ben 4 perni per cui è possibile frazionare la potenza.

L’impugnatura è comoda e piacevole, riesco a puntare bene in quanto vedo tutta l’asta. I due binari in testata offrono una specie di mirino utile in caso di tiri piazzati. Riarmare il fucile non comporta alcuna nota particolare, tranne per l’inserimento dell’asta che deve passare sotto il ponticello in dyneema degli elastici, cioè una manovra simile ai fucili con la testata chiusa.

La prima pescata si conclude senza prede particolari, comunque ho avuto la fortunata possibilità di valutare questo nuovo tipo di arbalete, e vi espongo le mie personalissime conclusioni. Il Roller Tube Alemanni si rivolge al pescatore più esigente, che va in cerca di grandi predatori o di quel dentice sospettoso che non vuole proprio avvicinarsi, quando ormai l’esperienza e la tecnica chiedono quel qualcosa in più che solo un fucile evoluto può colmare.

Come sempre concludo con il solito consiglio, rivolto ai giovani pescatori, non cercate la potenza ma concentratevi sulla tecnica, non sarà il fucile a colmare la distanza fra voi e il pesce. Questo non lo dico solo io, chiedete a qualunque pescatore d’esperienza, vi diranno tutti la stessa cosa.

— Kit Roller Alemanni per arbalete commerciali —

Dopo la presentazione di un roller allestito da Alemanni, voglio farvi vedere in dettaglio il Kit, venduto separatamente e con cui possiamo trasformare il nostro vecchio fucile in un nuovo e potente roller. Spendendo 90 euro possiamo ricevere la versione migliore, cioè quella con i cuscinetti nelle pulegge, che hanno una notevole riduzione dell’attrito. Non so se questa particolarità abbia un effettivo miglioramento nelle prestazioni, tuttavia il Sig. Alemanni consiglia questa versione per le misure più lunghe.

Il Kit roller è studiato per tutti i fusti a sezione interna circolare, almeno perso la parte finale, infatti può essere montato su tantissimi arbalete Omersub, Cressi, Seatec, Salviman, Mares, SeacSub, ecc. ecc.. Invece con i fucili monoscocca vi sono evidenti difficoltà, ma non è detto, perchè ogni fucile è un caso a parte e la l’azienda, se gli spedite il fucile, riesce a installare la testata roller anche su alcuni modelli inizialmente preclusi.

Il kit roller è composto dalla testata, completa e assemblata con pulegge, due riduttori-tappi interni per fusto, una vite per l’aggancio della sagola e una spina per la realizzazione di un carichino. I riduttori possono essere richiesti sia per fusti da 28mm che da 25mm, basta comunicare all’azienda qual’è il fucile da modificare e saranno loro a fornirti il supporto necessario.

La testata è abbastanza leggera e compatta, non so esattamente in che tipo di materiale è fatta, probabilmente qualche tipo di polimero plastico, comunque appare molto solida e rifinita. Sopra ci sono i due binari d’acciaio utili per distanziare l’ogiva dall’asta quando il tiro è a fine corsa. Per farvi percepire l’ingombro ho effettuato una foto insieme ad una attuale testata cressi, come potete vedere le dimensioni sono di poco superiori.

Il montaggio del Kit è semplice, basta un minimo di esperienza e manualità, io ci sono riuscito in 10 minuti sul mio Seacsub Thunder. Ho rimosso la precedente testata togliendo la spina di blocco, poi ho posizionato il riduttore (completo di o-ring per evitare l’allagamento del fusto). Infine ho posizionato la testata roller e un’asta, e infine ho bloccato tutto con del nastro adesivo, a questo punto ho avviato la vite autofilettante in dotazione facendo attenzione a non spostare i vari elementi. Fatto! il kit è pronto.

Rimane solo da preparare gli elastici, che vanno dimensionati in base alla lunghezza e potenza voluta. Per fissare gli elastici sotto il fusto potete usare uno spezzone di dyneema da agganciare alla vite in dotazione al kit. Questa vite ha dei distanziatori fatti apposta, e normalmente va installata dove prima c’era l’aggancio fra fusto e impugnatura. Solitamente in questo punto c’è già una vite o una spina. Qui vi dovrete ingegnare un po’ per trovare la migliore soluzione che può essere diversa da modello a modello. Molti hanno invece provveduto a crearsi un foro utile sul supporto del mulinello.

Ecco la pagina di calcolo elastici roller: [clicca qui per aprire]

Buon divertimento e buon roller a tutti!