Non tutti sanno che l’asta è la componente principale per la precisione del tiro, non tanto nelle brevi distanze (sotto i 2mt) ma quanto più lungo è il tiro tanto più importanti diventano i piccoli dettagli.

L’attrito dell’acqua nella prima parte del tiro ha poca influenza rispetto alla massa e velocità dell’asta, dopo invece, con la perdita della forza, questa proporzione si inverte e assume una importanza maggiore l’idrodinamica dell’asta, e qui tutto diventa discutibile.

La componente di maggiore influenza è senza dubbio l’aletta, in quanto sporge dal profilo dell’asta creando un gradino e quindi un ostacolo all’idrodinamica generale, oltre che può fungere da timone e deviare il tiro. Apriamo una parentesi sulle aste monoaletta, spesso sento dire che è meglio posizionata sotto ma questo espediente non mi convince in quanto se l’asta viene deviata dall’effetto flap dell’aletta poco importa se è sotto o sopra.

Invece considero molto importante la forma della parte finale delle alette, alcune aziende non ci fanno caso e continuano a produrre alette che terminano in maniera piatta e sporgente. Questo tipo di alette hanno un evidente effetto timone e possono deviare il tiro a fine corsa, oltre i 2-3 mt a seconda della lunghezza e potenza del fucile.

L’asta con una aletta ben fatta, ovvero piatta e perfettamente aderente al profilo, possiamo comprarla già pronta o in alternativa possiamo intervenire manualmente e “modellarla” secondo le nostre esigenze. Per fare questo basta una semplice lima, o una mola da banco per fare prima, e procedere alla levigatura dei bordi in eccesso in modo da ridurli fino a quando eliminiamo la “paletta” finale. In alcuni casi può essere necessario battere con un martello per far aderire meglio un profilo leggermente rialzato. Alcuni pescatori più abili invece operano la sostituzione dell’aletta con una di loro gusto.

Un ulteriore aiuto al profilo dell’asta è dato dal cono, che può essere provvisto all’origine o montato successivamente. Non è molto importante il materiale del cono, invece lo è la sua funzione idrodinamica che attenua gli attriti dell’aletta e migliora la penetrazione nelle carni delle prede.

Nella seguente immagine potete capire meglio il discorso:

Osservate bene le differenze fra la prima e la seconda asta, basta poco per capire che la seconda avrà un tiro meno disturbato e più rettilineo.

Le aste a doppia aletta essento simmetriche soffrono di meno dell’effetto timone, inoltre sono vivamente consigliate per i pesci di mole come i tonni, ricciole o lecce. Infatti questi mostri di potenza sono capaci nella foga della battaglia di piegare asta ed aletta e liberarsi dal vincolo, così un’asta a doppia aletta ci assicura la preda quasi al 100%. Purtroppo però questo tipo di aste sono un po’ scomode, oltre per l’uso di un anellino di gomma, succede ogni tanto che dopo il tiro ci ritroviamo l’asta caduta in un buco dove per estrarla dobbiamo sudare le proverbiali 7 camicie.