Quello che sto per proporvi non è semplicemente un articolo su osservazioni tecniche riferite alle attrezzature, ma un momento di riflessione importante per la nostra incolumità, anche se a volte questo non basta perché la controparte non è vigile ed attenta alle regole.
Nell’articolo 130 del Regolamento sulla Pesca in Apnea (D.P.R. 02.10.68 n° 1639) si fa riferimento all’obbligo di segnalazione del subacqueo, sia esso apneista o semplice sub, la norma riporta: “Il subacqueo in immersione ha l’obbligo di segnalarsi con un galleggiante recante una bandiera rossa con striscia diagonale bianca, visibile ad una distanza non inferiore a 300 metri; se il subacqueo è accompagnato da mezzo nautico di appoggio, la bandiera deve essere messa issata sul mezzo nautico. Il subacqueo deve operare entro un raggio di 50 metri dalla verticale del mezzo nautico di appoggio o del galleggiante portante la bandiera di segnalazione”.
È abbastanza chiaro quanto riportato nell’articolo 130: abbiamo l’obbligo di segnalare la nostra presenza e di operare in uno specifico raggio di azione dalla segnalazione, tale segnalazione può essere effettuata per mezzo di un galleggiante (classica boa o plancietta) o di un’imbarcazione con issata una bandierina (rossa con banda bianca diagonale che parte dal vertice superiore sinistro sino a quello inferiore destro, oppure la bandiera ALFA ) visibile a trecento metri. Il subacqueo in immersione deve operare nel raggio di 50 metri dalla bandierina di segnalazione, mentre tutte le imbarcazioni devono mantenere una distanza superiore ai 100 metri dalla segnalazione. Infatti solo dal 2003, con la circolare 82/033465 del 26 maggio 2003 emessa dal Comando Generale delle Capitanerie di Porto, all’imposizione fatta ai subacquei si contrappone l’imposizione ai natanti di mantenere una distanza di sicurezza dal galleggiante e la sua inosservanza costituisce un illecito penale.
Prima osservazione. La normativa vigente non indica e non impone la tipologia di galleggiante da utilizzare, ma obbliga la sua visibilità per 300 metri dalla sua posizione e non vi è alcun riferimento all’ausilio di segnalazioni luminose sia fisse che intermittenti, così come stabilisce il limite di distanza che le imbarcazioni devono rispettare. Sta a noi decidere il tipo di boa da utilizzare in relazione alla distanza minima di visibilità del nostro galleggiante essendo coscienti che il mare non è popolato da controllori come un centro abitato. A tal proposito nasce spontaneo un quesito: “Tutte le boe con dimensioni ridottissime con la bandierina issata su di un asta, la cui altezza solitamente è inferiore hai 20 centimetri, saranno visibili a trecento metri di distanza da un’imbarcazione?” Sicuramente se c’è mare molto calmo (piatta) e il pilota del natante è in una posizione sollevata rispetto lo scafo, ma ho i miei dubbi. Non sarebbe una cattiva idea, che l’organo di verifica e di controllo, imponga un omologazione o uno standard di riferimento a tale attrezzatura. È chiaro che sta a noi la scelta acquistare o realizzare un galleggiante di segnalazione ben visibile visto che molto spesso dalla controparte non si ha conoscenza di tali normative.
Seconda osservazione. “Ma i possessori di imbarcazioni sono consapevoli delle norme basilari sulla sicurezza della navigazione e quelle riguardanti l’incolumità dei subacquei?” Non ci credo, basti riflettere che l’obbligo della patente nautica, quindi il presupposto della conoscenza di tutte le
norme apprese con il suo rilascio, è necessaria per le imbarcazioni a motore con potenza superiore ai 30 kW (pari 40,8 cavalli HP o per cilindrata) o a tutte quelle, sia esse a motore o a vela, che navigano oltre le 6 miglia dalla costa. Bene se non ricordo male un miglio equivale a 1.609,34 metri, per cui sei miglia corrispondono circa a 9.656 metri. A mio avviso già oltre un miglio un pesca sub si reca con natante e non con un galleggiante di segnalazione. Se riflettiamo bene come possiamo essere certi che chi possiede un’imbarcazione sia a conoscenza di queste regole? Sarebbe il caso di istituire un patentino per tutte le imbarcazioni? Sappiamo bene che spesso nonostante vi siano regole o obblighi, anche appresi dal rilascio di patenti, spesso gli incidenti si verificano ugualmente.
Così come è stato fatto di obbligo per il censimento dei praticanti di pesca subacquea, sarebbe logico di farne uno per i possessori di imbarcazioni senza obbligo di patente nautica.
Spesso le associazioni di attività subacquee o di pesca in apnea organizzano a proprie spese delle campagne di sensibilizzazione sulla sicurezza di chi pratica queste attività, ma rimane in ambito locale (come mi racconta l’amico Impero Delle Donne dell’associazione “I Corsari” www.icorsari.net) e spesso ignorato. Sarebbe più logico che fossero gli organi competenti a divulgare spot televisivi o campagne di promozione, come per la giuda in stato di ebrezza, per sensibilizzare i subacquei e i proprietari dei natanti al rispetto delle regole, già perché le regole ci sono ma spesso sono ignorate.
Spero di riuscire a redarre una serie di articoli con lo scopo di informare ognuno di noi degli obblighi e della condotta da assumere in mare, come diceva il grande Enzo Maiorca “in un ambiente splendido si deve essere splendidi; se non lo si è lo si diventi; se non lo si può diventare, non si frequenti il mare”.
Buon mare a tutti.
P.S. Cos’è accaduto: Multe varie.
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27 Comments
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Bell’articolo,non sapevo che si dovesse essere visibili a
300mt,rivisiterò la mia boa piccola per mettere un’asta più lunga;credo che il miglio marino sia 1800 metri e rotti,quello che hai citato tu è il miglio terrestre,senza voler fare il saputello,ciao
Grazie per la precisazione, c’è sempre da imparare.
faccio riferimento alla pesca in apnea si é vero che la boa e visibile a 300mt ma di solito i sub frequentano le rive sotto costa al massimo si allontanano poco dove la navigazione é proibita si perche non si deve navigare a motore per circa 300mt dalla costa tranne se la costa non a spiaggie allora si riduce la distanza in conclusione il rumore di un motore lo sentiamo meglio guardarsi la muta PS un miglio marino uguale ha 1852mt un miglio uguale ad un nodo di velocità
Recentemente ho sostituito l’asta in plastica della bandiera della mia plancetta omer con una bella asta in alluminio, lunga quasi il doppio. Ora devo fare in modo che la bandiera stia sempre stesa, anche senza vento.
In più, nella borsa porta tutto della plancetta tengo sempre una boa mares gonfiabile, che uso per pedagnare o, issata sopra la plancetta, per aumentarne la visibilità. Infine, un fischietto da salvagente penzola sempre dalla plancetta, non si sa mai.
Appena potrò permettermelo prenderò uno di quei cellulari impermeabili, per sicurezza ed eventuali segnalazioni alla capitaneria.
Ciao Tommaso, anch’io sto cercando di fissare la bandiera in modo da essere aperta sempre…il primo che trova una buona segnalazione la comunica…a presto
Si può usare il cimino rotto di una vecchia canna da pesca, anche se la soluzione non mi piace troppo perché costringe a forare la bandiera. Una soluzione sulla quale mi devo cimentare consiste nell’usare fogli di plastica trasparente (PVC), come quello delle cartellette porta fogli degli scolari. La si può colorare o gli si possono appiccicare dei fogli colorati.
usare asta della paletta della spazzatura è anche snodata vai su you tube cè qualcosa ciao
Quel qualcosa su youtube al quale ti riferisci…. è opera mia! 🙂
Ciao.
io credo che molti possessori di imbarcazioni, anche se conoscessero gli obblighi ai quali sono soggetti in presenza della boa segnalatrice, non la rispetterebbero comunque. quanti automobilisti passano col rosso, sorpassano a destra ed infrangono i limiti di velocità pur conoscendo il codice stradale? quanti motociclisti fanno slalom fra i pedoni? il patentino dei ciclomotori è servito mai a ridurre gli incidenti proprio fra i conduttori di mezzi senza obbligo di patente?
il problema è e resta sempre nel buonsenso della gente secondo me. sono a favore delle campagne televisive. caspiterina, le fanno per i cani abbandonati… e per noi che siamo uomini?!?
aggiungo una cosa: la FIPSAS e la FIPIA dovrebbero premere sul ministero affinchè mandi in onda qualche pubblicità progresso.
Giusta la tua osservazione, condivido la necessità delle campagne di informazione sociale sui networks televisivi, ma aggiungo che l’organico in forza alle capitanerie è molto limitato, quindi faticano nei controlli. Prendi la mia regione (Puglia) con tutta la costa che si ritrova quanti uomini occorrono? Speriamo in bene.
Il Kayak allestito con ancoretta e bandiera è sicuramente molto più visibile e capiente di una normale plancetta da sub.
Il mio Kayak è lungo quasi 4 metri x quasi 1 metro di larghezza credo che provvisto di una bella bandiera sia visibile ben oltre i 300 metri.
Ho sempre pescato sottocosta ma ora mi interessa un posto vcino alla mia zona di pesca raggiungibile a nuoto ma non sottocosta e quindi esposto molto di più al traffico nautico, per questo credo che allestirò il Kayak con ancoretta e bandiera.
proprio ieri una coppia di fidanzati addormentata sul materassino è giunta al largo e non riusciva a tornare indietro. da terra a causa delle loro grida han chiamato la capitaneria e si presenta una pattuglia della finanza, giunta ovviamente quando gia alcuni bagnanti hanno tratto in salvo la coppia. ma anche se fossero giunti in tempo, cosa avrebbero dovuto fare mi chiedo? spogliarsi ed andare a nuoto a salvare i malcapitati?
la verità è che lo stato non si cura di sicurezza ma di denaro. investe molti soldi in autovelox spacciandoli per investimenti sulla sicurezza ma limita i controlli marittimi con gli anni. ormai io ho deciso di appendere al chiodo il fucile per questi due mesi, dopo aver visto un ragazzo a bordo di una moto d’acqua fare slalom fra le boe dei pescatori, che arrabbiati neri a galla han palesemente nominato i santi del calendario alzando le mani verso l’autore dell’eroico gesto.
Ragazzi : ho trovato l’ancoretta da 1,5 Kg su Tuttopescamare ( il Kayak è 15 Kg + 10 Kg di attrezzatura dovrebbe bastare ), il mulinello è quello universale da fissare con le fascette alle maniglie per il trasporto del Kayak;lo riempio con treccia in nylon 1,5mm alta tenacità che monto sul mulinello del Fv 95 ( carico di rottura 75 Kg )in alternativa posso usare la costosa treccia in Dynema da 1,5mm ( carico di rottura 120 Kg ) che utilizzo per le legature degli elastici ( ma credo che si strapperebbe prima la maniglia del Kayak ).
Non ho mai utilizzando il Kayak come un Gommone quindi sono molto ignorante, fino ad ora in estate raggiungevo tratti di costa isolata dove issare il Kayak e mettermi a pescare con la normale boa sottocosta; ora la Guardia Costiera comincia a far rispettare ( almeno nella mia zona ) il limite per noi pescatori dei ( mi sembra )100mt dalle scogliere dopo le 8:30 del mattino.
Vi volevo chiedere :
1) Devo montare la bandierina : quanto deve essere alta, è quella grossa della nuova boa tonda doppia camera Mares ?
2)Ma una volta ancorato il mezzo provvisto di bandierina conviene pescare senza la boa ? tanto è il mezzo che fa da boa; il limite è 50mt giusto ?
3)Per un mezzo come il Kayak mi sembra che sia consentita la navigazione a massimo 300mt dalla costa vi risulta ?
4) Se mentre pesco arriva una barca ed improvvisamente della gente si butta in acqua per fare il bagno di quanto mi devo allontanare ? 500mt ?, 200mt ?
Scusate in anticipo ma approfitto come al solito della vostra esperienza prima di fare esperienze nuove.
Ciao Ligure, provo a darti un consiglio su alcuni punti…degli altri non sono sicuro di poterti dare un consiglio esatto al 100%.
Per il tuo punto 1, la legge non stabilisce un’altezza minima di altezza per la bandierina…io la metterei ad almeno un metro…
Per il tuo punto 2, la normativa stabilisce tassativamente che, quando un sub è dotato di imbarcazione, deve issare a bordo una bandiera segnalante la presenza di sub, e, se questo è in immersione, si deve dotare anche del normale pallone/plancetta segnasub.
Ciao
Si è meglio mi porto anche il pallone, dalle 6:30 alle 8:30 pesco a razzolo ( agguato e tana ) sottocosta col Fv 75 in 3 mt d’acqua; dopo le 8:30 mi allontano di 200mt dalla costa ( per evitare sanzioni da parte della guardia costiera ) per pescare all’aspetto col Fv 95 in circa 10mt d’acqua vicino al Kayak ancorato con bandiera e pallone attaccato in cintura.
Ho visto i tuoi filmati Fabio con lo Sten 130, molto belli; quel fucile è un vero cannone peccato che la Mares non lo produca più nella misura 130.
Ligure, mi sà che hai fatto un pò di confusione…non sono io il Fabio dei filmati con lo Sten 130!
Ha… si è vero è Fabio mura…, scusa Fabio; sono incasinato: da una parte ho il Fv 95 con asta da 6 spezzata ed asta da 6,5 quasi nuova e quindi da riconfigurare, dall’altra ho il Kayak gonfio in casa sul quale stò lavorando per renderlo una vera e propia base di appoggio sul quale prendere il sole, mangiare e riposare tra una pescata e l’altra.
Praticamente come torno dal lavoro mi dedico all’attrezzatura da pesca con grande sconforto della mia compagna che quando le ho detto che ora dovrebbe farmi da “barcaiolo” ha deciso di chiedere il divorzio.
E’ bello che tu, con la tua compagna, possa condividere la passione del mare e della pesca in apnea…ma posso capire anche la tua dolce metà…stare ore sul kayak, sotto il sole, è sicuramente pesantuccio! Inoltre, penso che tu non possa pescare molto rilassato pensando a lei, in uno stato di insofferenza…cercate di raggiungere un compromesso. E ogni tanto, accontentala! Anch’io, come te, sono un “malato di pesca in apnea”, ma certe volte bisogna dare importanza anche ad altro! Ciao
Giustissimo, grazie Fabio.
la legge non è sbagliata o lacunosa……. anzi molto inteligentemente lascia la possibilità ad ognuno di noi di utilizzare un qualsiasi galleggiante per per segnalarsi purchè questo sia dotato di bandiera di segnalazione delle dimensioni che ognuno di noi ritiene più opportune ed all’altezza che ognuno di noi ritiene più idonea ….. l’importante è che sia ben visibile……. sarebbe invece meglio eliminare la classica e nota bandiera rossa con striscia diagonale bianca e sostituirla con la bianca e blu…… perchè????? perchè come in tutte le cose dobbiamo uniformarci all’europa e da quel che ne so siamo gli unici ad avere la bandiera rossa….. nel mondo è quella bianca e blu.
al quesito di qualche amico per tenere aperta la bandiera anche in assenza di vento……
io metto una fascetta stringicavo lunga sulla punta della bandiera e su questultima metto un occhiello tondo tipo quelli che si usano alle scarpe….
quando è presente il vento la bandiera è libera….. quando il vento è assente infilo la fascetta nell’occhiello e questa si mantiene dritta.
inoltre per quel che ne so, a breve diventerà obbligatoria la patente nautica indistintamente dal motore…… e questo non per aumentare la cultura del navigante ma per battere ulteriormente cassa…..
comunque fate come me…….
una bandiera sul gommone dimensione 50×50 ormeggiato a sud dello spot
uno o due palloni grandi e con bandiera grande in stoffa su asta regolabile in acqua a distanza di circa 100 mt dal gommone a disegnare con i 3 punti un triangolo ed io all’interno a pescare con nelle vicinanze un ulteriore galleggiante….
se non mi vedono così un buon oculista non gli basta….
Non mi piace molto citare i “si dice” e spero di avere in futuro una informazione più precisa,ma un mio amico ha dovuto togliere le tre boe che aveva disposto a triangolo,anche se sarebbe sembrato ragionevole,perchè è vietato delimitare un tratto di mare a proprio uso e consumo,forse perchè è un po’ come occupare il suolo pubblico senza permesso,altro non so e chiederò lumi.
Aggiungo:attenti a non esasperare le femmine con la pesca,potremmo poi averle contro ogni volta che si tratta dell’argomento e si contratta sul tempo da dedicarci;potrebbe comunque voler dire,anche che per noi stessi,che stiamo esagerando,senza renderci conto che la pesca sta diventando una mania,quindi non sempre sono solo delle r………..i,indovinate cosa va al posto dei puntini!!
dipende che cosa gli è stato contestato…… la bandiera sul gommone indica un uomo in mare che invece quando è in acqua deve avere la boa al seguito….. al seguito non significa addosso ma nell’arco di 50 mt….. il problema sarebbe la seconda boa….. che però si giustifica sempre come aver pedagnato una tana (cosa consentita dalla legge)per tornarci con calma senza perdere il punto. Inoltre la legge italiana impone al sub di segnalarsi non il come si segnala, ergo bisogna avere una bandiera visibile a non meno di 300 mt ma non c’è alcun divieto ad averne 2 – 3 al seguito…..
cosa canbia ad avere 3 palloni in acqua o averne uno solo e 4 boe magari bianche, gialle o rosse????
in ultimo….
la bandiera sul gommone non ha ragione di essere se non si ha un barcaiolo che ti segue e\o non si lavora nel raggio di 50 mt da esso…..
riprendendo la normativa questa dice che bisogna avere un galleggiante con bandiera…..ecc.ecc…..
quindi io potrei avere il solo gommone al seguito senza alcun altro galleggiante di segnalazione.
quindi per concludere ho seri dubbi che al tuo amico sia stato contestato qualcosa…..
Io anni fà sono stato multato dalla motovedetta dei Carabinieri in quanto ero regolarmente segnalato con una plancetta autocostruita con asta alta olrte 1 mt. e bandira regolamentare e mare calmo ma non avevo a detta dei contravventori il pallone. Ho dovuto effettuare il ricorso a Giudice di pace competente e dopo circa 4 mesi a seguito del processo ho ottenuto la sentenza che mi ha dato ragione e mi hà permesso di non pagare la multa di € 1036,00. Ritengo che tutte le normative relative alla sicurezza non dovrebero lasciare spazio ad interpretazioni personali, pertanto andrebbero regolamentate con la massima chiarezza. Saluti Calogero.
Fai un po di fotocopie della sentenza e regalale al comando dei Carabinieri che ti ha fatto la multa.
Se ci mandi la copia della sentenza, oscurando i nominativi, la mettiamo nel forum a uso e consumo di chi dovesse incappare nella stessa situazione.
Sarebbe molto interessante e utile a tutti noi,si son comportati proprio come i carabinieri delle barzellette