Un arbalete in legno artigianale forse è il punto di arrivo di ogni pesca sub, una meta che ha non solo dei vantaggi tecnici ma anche estetici. Come un abito su misura, l’arbalete in legno realizzato da un esperto artigiano esalta la figura del pescatore anche agli occhi dei profani di questo sport, ci da la sicurezza di avere il meglio a disposizione e ci da la conferma di aver fatto un ulteriore passo in avanti nell’evoluzione di questo fantastico hobby.
Se poi l’artigiano è Giman Sub, continuando la metafora, è come se il nostro abito su misura fosse un Armani. Ci sono volute 3 settimane di scalpitante attesa (oltre a qualche precedente mese di salvadanaio) per ricevere il MIO fucile, si… mio , dico così perchè ogni pezzo è unico, essendo fatto a mano e personalizzato con varianti e incisioni su richiesta.
Da sempre ho fantasticato su questo tipo di armi gironzolando su internet e ammirando le varie produzioni di fucili in legno, di artigiani produttori ce ne sono tanti in italia, ma poi quando ero pronto a prenderne uno ho orientato la mia scelta su due aziende, il dubbio era in bilico fra Eban e Giman, entrambi con dei prodotti veramente belli, purtroppo avevo a disposizione come unico parametro le foto sui siti dei produttori, però alla fine la soluzione Double (e qualche altro piccolo dettaglio) proposta da Giman mi è sembrata molto intelligente e ha così fatto cadere definitivamente l’ago della bilancia su questo artigiano.
In genere non mi reputo una persona particolarmente fortunata, ma nella pesca sub invece si, infatti la Giman Sub realizza i suoi arbalete in legno a pochi chilometri da mio paese. Ho avuto quindi la possibilità di andare a parlare personalmente con Ivan Manca (il titolare) e toccare con mano i fucili quasi pronti per altri clienti. Qui ho potuto vedere la cura nei dettagli e mi sono reso conto che spesso le foto non rendono giustizia alla bontà di certe manifatture, altro particolare degno di nota è la preparazione tecnica di Ivan Manca, oltre ad essere un bravo pescatore è anche molto attento a tutti gli accessori che ruotano intorno al fusto in legno, curando la realizzazione di ogni pezzo in modo quasi maniacale.
All’inizio ha voluto vedere le mie mani poi mi ha fatto un sacco di domande su come e dove pescavo, alla fine del discorso è stato lui a scegliere quale fucile fosse adatto per me, e io ormai ubriaco di tanti discorsi tecnici non ho potuto che approvare e apprezzare le sue indicazioni. Infatti non tutti siamo uguali e ogni pescatore ha il proprio metodo e optimum in fase di pesca, il mio arbalegno sarà un Labrax 90 Double.
Il Labrax 90 Double è fucile molto snello, universale e adatto a tutti i tipi di pesca, consigliato per chi come me che pesca soprattutto sotto costa alternando aspetti e brevi persorsi in agguato, tuttavia sappiamo che con un 90 possiamo osare molto di più. Di serie esce con asta da 6,25mm e doppio elastico da 14mm, comunque viene fornito anche con un elastico potente da 18mm per gli amanti del monoelastico. A chi gli piace dire “hai fatto 30 e ora fai 31” rispondo che non potevo ordinare il fucile senza prendere anche il mulinello Giman.
Finalmente un venerdì sera ricevo la tanto attesa telefonata, tempismo perfetto perchè il giorno dopo avevo in serbo una bella giornata di pesca, neanche il tempo di riattaccare la cornetta che ero già a Nardò (LE) davanti al laboratorio della Giman. Insieme abbiamo imbobinato il mulinello e parlato per una mezzoretta sui dettagli e particolarità del mio fucile.
Potrei scrivere un libro esaminando il fucile in ogni dettaglio, ma non voglio annoiarvi, mi limito a dire che è esteticamente bellissimo. Tutto il fusto è perfettamente liscio e le forme sono armoniose, i colori caldi e abbinati dei listelli con cui è stato realizzato danno una sensazione di grande pregio. L’impugnatura scelta, tipo wengè, è la cosa più comoda che abbia mai provato, sembra una magia ma quando stringo… la mano ha una posizione naturalissima e allo stesso tempo una presa così salda da farmi percepire il fucile come un prolungamento del braccio.
Provo ad agganciare l’asta, il meccanismo ha bisogno di una spinta più decisa del solito, il grilletto invece è dolcissimo, leggero e scatta subito, quasi non lo avverti. Lo sgancia sagola è una mezzaluna che gira libera senza alcun impuntamento e viene fermata solo ad asta inserita. All’inizio dell’avventura mi immaginavo il fucile in legno come un ingombro importante invece il fusto di questo Labrax è di pochi millimetri più spesso di un arbalete commerciale. Gli elastici da 14mm caricati entrano con ingegno perfetto nella figura del fusto, uno dei due addirittura è parallelo all’asta.
Veniamo al dunque, sabato mattina arrivo ad Otranto, parcheggio lungo il muretto adiacente agli scogli e comincio ad scaricare tutto dal bagagliaio, il fucile per primo lo appoggio delicatamente sul muretto e proseguo con tutto il resto, nel frattempo per ben due volte dei passanti si fermano ad ammirare il fucile, mentre proseguo con le operazioni preliminari sento la gente discutere sulla bellezza dell’arma, poi qualcuno addirittura mi chiede “lo posso toccare?”, la cosa mi ha molto divertito perchè mi sentivo come uno che parcheggia un’auto di lusso davanti al bar del paese.
Il mare non era proprio calmo, onda lunga e alta, acqua molto torbida a causa del fondale prevalentemente sabbioso, non erano le condizioni migliori per apprezzare la bontà del fucile, ma nulla mi poteva fermare. Pinneggio fino a circumnavigare una fila di blocchi artificiali in cerca di una qualsiasi preda, volevo a tutti i costi provare il tiro, ed ecco che finalmente scorgo il solito branco di salpe intente a brulicare il cappello di un grande blocco quadrato, mi appiattisco nascondendomi alla loro vista dietro a delle sporgenze e dopo pochi secondi di preparazione spio al di là del blocco. Una bella salpa sembra aver notato il corpo estraneo e si avvia verso di me, bene penso, vieni bella mia, ho tutto lo spazio e il tempo per allinearla rimanendo comunque molto coperto, non aspetto molto, anzi, azzardo e sparo subito perchè voglio colpirla da una certa distanza per apprezzare la gittata del fucile.
Presa! Lei veniva verso di me e infatti l’ho trafitta sul muso, non ha fatto neanche in tempo a girarsi. Ora finalmente ho scoperto perchè tutti amano questi arbalete in legno, la loro massa è sufficiente ad assorbire e contrastare l’inerzia del colpo, infatti non mi sono accorto di aver sparato, il fucile è rimasto immobile e non ho avvertito alcun rinculo. Ero abituato a sentire la vibrazione nell’avambraccio e a vedere vari movimenti intorno alla punta del fucile, invece con il Labrax è stato tutto diverso, l’asta è partita silenziosa e innavertibile come un missile comandato a distanza. Nonostante sia la stessa configurazione che uso su altri fucili, l’asta mi è sembrata molto più veloce.
Più avanti provo a scendere per un aspetto e vedo un enorme cefalo che brulica sotto la base di un blocco, sono abbastanza vicino e forse la risacca ha nascosto i miei movimenti, mi aggrappo a uno scoglio e rimango immobile in attesa che la preda esca da quell’anfratto, così è stato, dopo pochi secondi il cefalo si è mostrato di lato in tutta la sua lunghezza, ne io ne lui abbiamo sentito la partenza dell’asta, ma l’arrivo si… centrato in pieno! Oltre 2kg di preda, anche se è passata solo mezz’ora di pescata sono più che soddisfatto, l’onda lunga mi da fastidio e quindi decido di uscire.
Concludendo non posso che dire di essere totalmente soddisfatto, il fucile costa molto sopratutto attrezzato al completo, per un onesto lavoratore ci vuole qualche mese di sacrificio per mettere da parte circa 500euro, ma posso tranquillamente dirvi che li vale tutti. Non solo per l’efficienza e precisione dei tiri ma anche come valore estetico e per noi pescatori vale come un’opera d’arte.
Per informazioni sui fucili in legno Giman: www.gimansub.it
Vi allego le foto del fucile fatte a casa il giorno del ritiro e della pescata successiva.
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57 Comments
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Io c’ero … anche se la giornata non era delle migliori ha dato i sui frutti il buon Labrax.
Un vero gioiello in tutti i sensi, sia esteticamente che tecnicamente, e sta turbando le mie notti. Ancora è presto per permettermi un fucile del genere, anche perchè il mio salvadanaio ora è vuoto, ora mi accontento di maneggiare quello del mio amico Ivan.
Attendiamo le buone giornate di pesca per avere migliori risultati e nel frattempo cercherò di riempire il mio salvadanaio….
Ottimo prodotto, bravo Ivan.
Io ho acquistato un Super Jedi del Maestro Dapiran, ma le avverse condizioni meteorologiche e una fastidiosa otite non mi hanno dato la possibilità di provarlo.
Buon mare a tutti.
ciao a tutti, come dice Ivan il fucile in legno è proprio il punto di arrivo di ogni pescatore in apnea. Io da un anno a questa parte uso un arbalete in legno, non di quelli professionali Giman o Dapiran ma un semplice arbalete: devo dire che è tutto un altro pianeta! Ci ho messo un pò a prendere confidenza ma adesso mi è molto difficile sbagliare un colpo. Devo dire però che secondo me è un pò una pazzia spendere tanti soldi, saranno pure belli ma penso che alla fine non ci sia tanta differenza… Buon mare a tutti
“Baciamo le mani a tutti!!!” Ciao Ivan, sono Fabio. Volevo dirti che hai scelto un arbalete (fra quelli in legno) STUPENDO!!! Però non sono d’accordo sul fatto che un arbalete in legno sia il punto di arrivo di un pescatore… Cioè, secondo me, sarebbe come dire che una moto sportiva stradale identifichi il “VERO” motociclista! Oltre alla pesca in apnea, un altra mia grande passione sono le moto e dopo anni di sportive stradali ora ho un enduro tecnica. Secondo me, non bisogna MAI estremizzare le cose. OGNI cosa ha i propri pregi e difetti. Io, per esempio, uso in tana SOLO mini-mini, mini e medisten, e all’aspetto e all’agguato, i vecchi T20 omer (quelli di Valerio Grassi), i vecchi master 16 omer e mi sono regalato due mesi fà un MR. IRON 119 per quando vado in vacanza a Lampedusa dove l’acqua è un cristallo. Vi dico, ad esempio, che uno dei miei più cari amici con il quale vado a pescare, da un pò di tempo si costruisce arbalete in legno. Ebbene me ne voleva regalare uno ma, avendoli provati, e non solo i suoi ma anche i totem e un gala sub, non mi ci trovo proprio! Ma non per questo dico che non sono degli ottimi fucili… Ci sono fior di campioni di pesca in apnea che gli arbalete in legno li userebbero solo per appenderli in salotto! (devo ammettere che alcuni,esteticamente, sono delle vere e proprie sculture).
Considerate che il mio 119 allestito con monoelastico da 17,5 C4 tagliato a fattore 350% ,
“stende” DUE passate di monofilo! Non so quanti arbalete in legno hanno simili prestazioni con il monoelastico. Forse solo il roller, ma con un ingombro doppio al C4. Ora, secondo voi, per questo, potrei affermare che un arbalete in monoscocca di carbonio è superiore ad un arbalegno? ASSOLUTAMENTE NO!!! E’ come dire che una donna magrissima sia il massimo per una donna! Ci sono donne che pur essendo in normale forma, hanno altri pregi!!!
Vi saluto tutti augurandovi un felice Natale e un buon 2011.
Ciao. FABIO FAMA’
Ciao Fabio, sono contento che sei sempre abbastanza critico, hai ragione, forse ho esagerato. Non ho mai provato un fucile C4, cioè un monoscocca in carbonio, quindi ancora non ho tutti gli elementi di paragone.
Tuttavia ho tanti fucili (10 al momento) e la cosa che volevo evidenziare è la particolarità del fusto in legno, la massa, ho notato subito la differenza al momento dello sparo.
Come hai detto tu, il legno non è il punto d’arrivo per tutti i pescatori, però ci permette di avere una base solida se vogliamo aumentare la potenza e non perdere in precisione.
Per tutto il resto valgono sempre i comuni fucili, tanto per fare un esempio, io continuo a pescare d’inverno con un 85 in alluminio ultraeconomico. Il legno lo tengo a riposo fino alla prossima stagione buona con acqua limpida.
Ciao Ivan, complimenti per l’acquisto. Io sono una di quelli che, forse sbagliando, danno molta importanza al lato estetico dell’attrezzatura. Anche l’occhio vuole la sua parte. E se un fucile ci piace più di un altro perché bello da vedere, inconsciamente siamo portati a dargli più fiducia. E si sa, più fiducia si ripone nella propria arma, più si consolida quel certo feeling che non può che far bene alla nostra azione di pesca.
Ho 2 Giman, un Dentex 100 Double , 2 C4 Mr. Carbon 79 ed un 94, a Natale mi sono regalato un Labrax Double 90. Quindi so di cosa parlo, non sarà la verità assoluta ma per le mie esperienze ( che partono dal Jaguarmatic Technisub 1963) è vera per me. I C4 sono assolutamente imbattibili per velocità e lunghezza di gittata, il 79 nella schiuma è qualcosa di geniale. I Giman sono meno veloci ed hanno qualche mezzo metro ( tanto!) in meno in gittata ma sono imbattibili nella precisione, quando si colpisce un sarago sul punto mirato senza errore, quello è un legno e nel mio caso un Giman. Li uso tutti e tre ( con il fido 45 Grotto Seatec), non uso il vecchio Giman Dentex, che ritengo ingombrante ed il 94 è perfetto. Amo i C4 come i Giman, così come ho amato riamato il vecchi Apache Cressi, quelli senza appoggio sternale…e così via.. Complimenti per il blog!
Ciao francesco, per poco non mi batti in numero di fucili, purtroppo io non ho mai provato i C4 (sperò però di fare presto una recensione).
Sono un po’ scettico sul tuo discorso della gittata che (per la mia esperienza) è un parametro non influenzato dal materiale di costruzione, oltre alla lunghezza del fusto e i giri di sagola bisogna calibrare bene asta ed elastici. Comunque, tutto è possibile, nel frattempo ti invito a rivedere gli elastici forse vanno accorciati un pochino, sul mio labrax me li sono fatti da solo.
Ciao Ivan, ho letto il commento di Francesco con il quale mi trovo pienamente d’accordo e che più o meno dice quello che ti avevo scritto nel mio precedente commento.
Devo dirti inoltre che, come ti ha detto Francesco, il materiale di costruzione di un arbalete ha invece una NOTEVOLISSIMA importanza perchè come anche lo scriveva già Emanuele Zara (vero “maniaco” ed esperto di modifiche sui fucili subacquei e del quale ho uno splendido speciale di molti anni fà) su PescaSub e Apnea almeno una decina di anni fà, il carico elastico e quindi la restituzione dell’energia applicata all’asta su un fusto che flette più o meno marcatamente, si disperderebbe in altre direzioni anzichè sull’asta! In poche parole più il fusto è rigido, più il tiro è potente! E’ un’equazione fisica. Altrimenti non si spiegherebbe la ragione per cui anche gli artigiani degli arbalete in legno ricerchino legni molto duri accoppiati a un numero di listelli maggiori per avere contemporaneamente rigidità con forme più esili rispetto al passato, ma con sufficiente robustezza. Siccome attualmente la fibra di carbonio (naturalmente se ben lavorata e non come certi fusti simili a canne da pesca per boghe che si piegano più di canne di bambù) ha un rapporto peso-rigidità superiore a qualsiasi altro materiale, addirittura più dell’acciaio (le sospensioni della formula 1 insegnano), ecco che quello che affermava Francesco è vero.
Ciao a tutti. Fabio Famà
Fabio, hai molto ragione quando dici che il materiale ha importanza, su questo non si discute. Massa e rigidità non possono che migliorare tutte le varie particolarità dei fucili arbalete. Io sono scettico solo ed esclusivamente sul parametro della gittata, su questo forse ci saranno delle minime differenze in penetrazione ma in lunghezza del tiro non credo.
P.S. Dimenticavo: anche se non è il numero dei fucili posseduti a definire la bravura di un bravo pescatore in apnea, io vi batto tutti!!!
ARBALETE: del mitico vecchio mod. T20 ho il 56, 71, 86(due), 96(due),106
mod. BLACK MASTER: 96 e 106
mod. MASTER 16: 86, 106(due)
mod. COMANCHE: 60 (due) uno con fiocina
mod. APACHE: 75 e 90
mod. EXCALIBUR 2000: 55(con fiocina) e 90
mod. MR.IRON: 119
OLEOPNEUMATICI: mod. miniministen (due)
mod. ministen (due) con variatore di potenza
mod. medisten (tre) con variatore
mod. medisten 85 con variatore
mod. sten (due) uno senza e uno con variatore
mod. supersten (due) senza variatore
mod. mirage 84
mod. mirage 100 (due)
mod. cyrano 110 senza variatore
mod. spark mimetic 110 senza variatore
mod. cressi SL 55 e 70 con variatore
mod. TIGULLIO RAS 130 senza variatore
mod. TIGULLIO RAS 60 con variatore
mod. TECHNISUB CONQUEST 90 con variatore
N.B. Naturalmente sono tutti perfettamente funzionanti! ( sono esagerato… lo so!)
Ma la passione è passione….. ooops! Dimenticavo: Fate voi il totale!!!
Ciao a tutti. Fabio Famà
Caspita Fabio, alla faccia dell’arsenale…
A conferma di ciò che ti dicevo ti invito a leggere (se non lo hai già fatto), l’articolo di Filippo Anglani, su Bluworld, che si intitola ” paradosso del doppio elastico”, molto interessante.
Ciao, Fabio Famà
Si ho letto anche io quell’articolo, mi è piaciuto molto, infatti mi ha ispirato a fare un po di prove. Poi ho constatato con le mie mani che il risultato finale di un buon fucile è fatto da una miscela calibrata di tutti i suoi componenti, inoltre potenze e gittate ottenute hanno un’efficacia completamente soggettiva e quindi non riportabile in linea di massima a tutti i pescatori.
Cari Ivan e Mytom, i vostri blog sono veramente fatti bene e infatti insieme a Bluworld sono quelli che mi piacciono veramente.
Naturalmente, Ivan, parliamo sempre da “malati” di pesca in apnea!!! I vari dati su gittate, penetrazione (quella riferita alla pesca…!) ecc. sono, alla fine, argomenti che ci intrigano perchè appassionati; anche se concordo con voi quando dite che sentirsi un tutt’uno con il fucile che si impugna è sicuramente un fattore positivo ai fini delle catture. Infatti, io tendo sempre ad avere più fucili dello stesso modello, stessa impugnatura, ma di lunghezze diverse. Riguardo alla massa del fucile hai ragione più tu di me, nel senso che un arbalete in legno dal fusto massiccio ha più massa del mio 119, ad esempio… infatti per me un MR.CARBON o IRON che sia, ha senso solo in configurazione monoelastico; ho provato un MR.CARBON con il doppio e per me è troppo “imbizzarrito”. Per il doppio infatti è sicuramente valido il mostro URUKAY. Ma per il tipo di pesca che faccio io (preferisco la versatilità) sarebbe troppo ingombrante anche se è equilibratissimo e ha quasi zero rinculo col doppio. Riguardo alla gittata, però, ti assicuro che un Mr.iron o carbon ha una gittata “spaziale” a cui ero scettico anch’io prima di averlo: con elastico C4 da 17,5 tagliato a fattore 400% (per il 119, 28 cm. da legatura a legatura) il 119 (come anche il 104 che ancora non ho…) stende 2 passate di sagola e dà un piccolo strappetto al dyneema del mulinello! Un mio amico ha un THAITI 120 (totem) con un doppio da 16 abbastanza tirato, stessa asta da 6,5 ma da 150 anzichè da 160 (il mio), e non ha lo stesso risultato…( boh!?!). In ogni caso è veramente come dici tu, cioè che si parla di differenze minime. E in realtà sappiamo tutti bene che il 99% dei pesci li spariamo quando siamo sicuri, cioè al massimo entro i 3/ 3,5 metri; penso infatti che, tranne quando si và sulle secche al largo (non io) dove l’incontro con pesci di mole è molto probabile, troppa potenza serve solo a farci incasinare e a perdere più tempo… In definitiva, quindi, compriamoci il fucile che ci piace di più e… che ci possiamo permettere (di questi tempi poi…).
Un saluto a tutti. Ciao.
Fabio Famà
ciao ivan vorrei farti un paio di domande. Allora ho un cayman et 75 con doppio circolare sigalsub brown 14 e con asta 6.5 ke xò x i miei gusti è troppo pesante quindi 1: quale asta mi consigli ? 2: come devo posizionare i due elastici? Cioè su quale buco dv mettere l elastico più lungo e quello corto e su quale delle due tacche dv caricare l uno e l altro? Grazie
bene marco, la scelta degli elastici è giusta, l’asta è pesante quindi devi trovare una sempre da 115cm però da 6,3mm. Sono sicuro che fra le omer America c’è di quella misura.
la disposizione è semplice, normalmente l’ultima tacca (quella più vicina all’aggancio) va colleggata al buco più interno, e la seconda tacca al buco più esterno.
Infatti se vedi la tua testata noterai che i fori hanno un invito a non far accavallare gli elastici per questa disposizione.
Ecco il mio articolo sul Cayman ET, http://www.ivanpalumbo.it/?p=740 , se puoi inviami la tua prova per email e io la inserirò nell’articolo.
ok ho capito ma l elastico più lungo su quale foro va dei 2 e quello corto ?grazie tante dei consigli mi stai aiutando molto
l’elastico più lungo va al foro interno.
comunque leggi questo articolo sull’allestimento del doppio elastico:
http://www.ivanpalumbo.it/?p=156
qui c’è proprio il disegno e le spiegazioni di come si fa.
ciao ivan sono sempre marco grazie a te ora so bene come allestire il mio cayman et grazie tante mi sei stato davvero d aiuto complimenti per i tuoi blog e per il tuo nuovo labrax molto bello ciao
in assoluto i migliori per me sono i totem pelagos monoelastico.imbattibili nella precisione.
poi per potenza sj106 e giman sub dentex 110
Dimenticavo solo una cosa,a che mi servono tutte ste armi strepitose se nel mare in cui pesco ho preso i pesci piu’ grossi col geronimo 90?Allora mi rispondo che e’ solo per dire di possederle ,ma non so quanti come me gli hanno riposti di lato all’armadio della camera da letto e in macchina fisso il geronimo 90!!!
Il mondo è bello perchè è vario, dice il proverbio, in pratica possiamo dire che ogni pescatore ha il suo fucile prediletto, come per te il geronimo 90 altri utenti preferiscono le qualità del legno.
Ho un amico che usa esclusivamente il labrax 90 monoelastico, prende di tutto con precisione chirurgica, ma se gli dai un altro qualsiasi fucile anche di buona fattura non riesce a centrare una balena. Questione non di qualità o caratteristiche, spesso è solo psicologica.
Quoto al 100% con Ivan! Nella vita TUTTO è una questione di gusti e di possibilità (economica…). Al lavoro si può andare sia con una Lamborghini Diablo che con una Panda!!! E’ chiaro che, se si sa pescare, i pesci si prendono con qualsiasi fucile! Se uno è abituato ad un certo fucile, anche vecchio, non lo cambierebbe con nessun altro! Ma se si provano modelli più performanti…è facile cambiare idea!
Non dimentichiamo che il nostro mitico Renzo Mazzarri ha vinto tre titoli mondiali pescando con i semplici Apache!!! Ora è passato ai C4 ( sarà una questione di sponsor…?!?)
Mi riferisco ad un intervento di Fabio.Secondo me,con elastici tagliati al 400%,anche un fucile in legno,se ben dimensionato,ha le stesse prestazioni del tuo C4(naturalmente a parita’di misura del fusto,asta ecc.)
Certo, sotto alcuni aspetti posso essere d’accordo con te. Solo che con elastici molto performanti, montati parallelamente al fusto e non con un elastico circolare, hai detto bene tu: un fusto in legno “ben dimensionato”! Aggiungerei io MOLTO dimensionato, e quindi molto più ingombrante. Perchè, viceversa, dubito che si possa realizzare un fusto in legno dello spessore di un Mr. Iron o Carbon che sia, perchè con un elastico molto tirato diventerebbe un arco!!!
In ogni caso è bello che ognuno abbia le proprie preferenze. Io preferisco la potenza abbinata alla maneggevolezza.
Ciao
Io non credo che un fusto troppo sottile possa assorbire bene il rinculo come uno “ben dimensionato”.Inoltre con i fusti in legno,specie se “ben dimensionati”,si puo’raggiungere qualunque assetto e,perche’ no,anche gli elastici paralleli all’ asta (so che hai dei validi motivi per preferirli ai circolari)
Infatti! Mi conosci bene! Riguardo l’assetto sono d’accordo con te al 100%. Non ho mai dubitato su questo! Anche se molto dipende dal tipo di legno impiegato… e questo TU lo sai benissimo!!! Però devi considerare che il rinculo almeno per il 90% non è assorbito dalla forma, sottile o grossa, ma dalla massa. Col carbonio, ( naturalmente di un certo tipo e di una certa qualità), si può ottenere un fusto snello con una massa consistente. Infatti se si pesa un Mr.Iron o Carbon si resterà sorpresi dalla massa importante in rapporto alla snellezza. Viceversa, con il legno, per aumentare la massa, si devono necessariamente aumentare gli spessori e quindi i volumi.
Quindi più ingombranti!
Non capisco perche’ parli sempre di maneggevolezza.Non e’ forse vero che i pesci (soprattutto dove peschiamo noi)scappano al minimo errore?Non vedo perche’dovremmo “maneggiare” tanto il fucile.Quanti pesci hai preso dopo aver brandeggiato il fucile?Chi sei,Tex Willer?Epoi prima di vantare tanto i C4 o di condannare il legno,provali bene.Non fidiamoci della pubblicita’,o di chi esagera le prestazioni della propria arma per il semplice fatto che vi si “affeziona”,o peggio per giustificare una spesa spropositata.Non sempre e’ vero che se spendo tanto…
Quando parlo di maneggevolezza non è per fare il pistolero, come dici tu, ma perchè per esempio, nelle nostre zone dello stretto di Messina la corrente è sempre come un fiume in piena…e mi sembra che anche tu lo sai!
Non vanto i C4 perchè contagiato dalla pubblicità che fanno quelli che li hanno in omaggio per sponsor (io l’ho comprato quasi nuovo ma usato!), semmai li apprezzo, perchè hanno delle caratteristiche che io preferisco rispetto ai fucili in legno. Non ho mai condannato il legno, anzi: sei tu quello che mi sembra un pò di parte! Ho sempre ribadito il fatto che ognuno di noi ha i propri punti di vista e le proprie preferenze! Ed è giusto così. Sai benissimo che proprio io non mi faccio mai condizionare dalla pubblicità, perchè sai che uso da una vita anche i vecchi OMER master e T20!!! Che non cambierei mai con un arbalete in legno!
Inoltre, non mi sembra che molti arbalete in legno costano meno dei C4, anzi, molti (vedi Totem, Gimansub, Gala sub, Arbalete in Legno, ecc.) costano uguale o di più! E altri, invece, (vedi Super-mega Jedi, Saber, Alemanni ecc.) costano anche il doppio!!! Quindi, come vedi, il costo anche esagerato NON è una prerogativa esclusiva degli arbalete in fibra di carbonio, ma anche di quelli in legno!
Anzi! Ti dirò di più, che secondo me, mentre un arbalete in legno, lo si può realizzare anche nel proprio garage, quello in carbonio, senza attrezzature sofisticate MOLTO costose, non lo si può realizzare! Pertanto, a differenza del costo del carbonio di qualità ( C4, BLUETEC ) anche se a volte è comunque eccessivo, io non giustifico un prezzo del genere su un arbalete in legno, che per quanto rifinito ed elegante possa essere, ti fanno pagare solo la manodopera, in quanto, la materia prima la trovi a pochi euro anche dal falegname sotto casa!!! E tu ne sai qualcosa…!
E ti confido una cosa: da quando ami e usi gli arbalete in legno (i tuoi) io sono contento!!! La notte dormo più serenamente!!!
Ciao
Sembrerebbe che ti sei offeso,ma cio’ che ho scritto non era riferito a te.Spesso pero’i fucili vengono giudicati per caratteristiche che non hanno nulla a che vedere con la pesca.Ti auguro comunque di usare la tua aggressivita’ anche a mare.
P.S:Vedi che comunque la manodopera in Paesi che non sono la Cina,incide sui prezzi piu’ dei materiali,e te lo dice uno che vive di artigianato.
Allora, in base alla tua affermazione, un fucile “artigianale” in fibra di carbonio dovrebbe costare il doppio di quello che costa attualmente!
MATERIALE COSTOSO + MANODOPERA (specializzata tutta italiana o greca) = dici esattamente quello che ho detto io!!!
Per caso conosci i procedimenti per realizzare i fucili in carbonio?
Io no! Chiedi alla C4…
Ciao Ivan mi chiamo sebastiano, ho ordinato il mio labrax 90 double,oltre la tua ottima recensione o letto molti giudizi positivi su questo arbalete……quindi ho deciso di aquistare questo capolavoro.
Ti volevo dire se mi dai qualche dritta sulla manutenzione e visto che lo possiedi da diversi mesi,come ti sei trovato dal punto di vista balistico?
Ti ringrazio anticipatamente
Cordiali Saluti
Il fucile è ottimo, non c’è assolutamente nulla da dire su un fucile in legno fatto bene come i Giman. con il doppio da 14mm è perfetto, rinculo zero e due passate stirate. Prima o poi lo proverò con i 16mm.
L’unica cosa che mi dispiace è proprio che è troppo bello, cioè essendo in legno è sensibile ai graffi quindi io lo uso soprattutto quando il mare è calmo. Invece un mio amico lo usa sempre e in ogni condizione, e a parte i graffi non ha mai subito danni notevoli.
Per me è come la sindrome della macchina nuova, che la parcheggi solo in garage e non fai fumare gli amici dentro. 🙂
Grazie Ivan,comunque anchio lo userò con mare calmo o con leggera risacca……ti volevo dire che Ivan Manca mi ha detto che il fucile ha una gittata di 3.5 4 m con ottima precisione…….
tu hai riscontrato le stesse caratteristiche?o se magari hai fatto qualche prova su bersagli fissi?
Scusa per le troppe domande…..
Cordiali Saluti
Su nessun fucile faccio le prove balistiche con i bersagli, tutti i miei test sono effettuati sul campo, cioè pescando.
Il fucile giman double stende 2 passate di sagola e si ruba pure qualche centimetro dal mulinello chiuso, se ogni passata misura circa 90cm allora vuol dire che ci sono 360cm di sagola più 130cm di asta, in totale fa 490cm. Da questo capisci che 4mt di gittata ci sono tutti!
ciao ivan, innanzitutto complimenti per il blog!
ieri ho avuto il piacere di provare un giman dentex 100, effettivamente troppo per me che pesco nel basso fondo, ma un fucile stupendo, sia esteticamente che sott’acqua!
anch’io vorrei prendere un labrax, sono indeciso tra 90 e 96, ho dato un occhio al sito e come corsa utile risultano entrambi 90, tu sai mica la differenza? il tuo 90 è effettivamente un 90 o qualcosina in meno?
grazie
ciao luca
Il mio labrax 90 è in effetti 90cm precisi. Se hai già un dentex 100 e vuoi uno più snello ti consiglio di prendere proprio il labrax 90, altrimenti con il 96 ti ritrovi ad avere due fucili non uguali ma abbastanza vicini come brandeggio e gittata.
Invece sottocosta o bassofondo, valuta anche il labrax 80, che è perfetto anche per l’inverno, se vedi i video giman su youtube con il labrax 80 hanno preso delle prede importanti.
Ma no!!!! Come a Nardò!! Con quel cognome “Manca” mi stavo già organizzando per andare a ritirarlo in Sardegna ad Agosto!!!
:-))
ciao a tutti 110 in legno 3 elastici da 16 cm bersaglio 5 m fa centro sempreeeeeeeeeeee hihihihihihhi
Una domanda, sono indeciso tra il labrax 90 è l’arbaconte 90 con sistema twin power sistem, cosa mi consigli ?
L’arbaconte costa la metà, si può regolare assetto e bilanciamento, si può quindi cambiare configurazione (es: asta 6,25 o 6,5 )il labrax invece ha una configurazione pressochè già definita ed ha una finitura sicuramente superiore
Ma la cosa che non capisco è a livello di prestazioni si equivalgono ? il prezzo più alto del labrax è solo un fatto estetico o nel complesso è superiore ? Sono indeciso !!!
Stai parlando di due artigiani, quindi devi semplicemente scegliere quale ti piace di più.
A livello prestazioni non si pone il problema perchè a parità di allestimento sparano uguali. Quindi non c’è uno meglio e uno peggio come prestazioni.
Mi sono meravigliato di questo fucile seguendo la tua ottima recensione e sto per ordinare uno forse l’altra settimana.Avvendo un Cayman HF 75 e un Geronimo Elite 95 sono un po indecciso di cosa prendere tra la Labrax 80 e 90.La 80 ha un asta da 115 come un 75 commercciale e il fusto come un 85 (105cm) la 90 invece ha un asta da 125cm come un 85 commerciale e il fuste (115cm)come un 95.Essendo un Sotto-Bassofondista piu agguato che aspeto non so cosa prendere.In piu mi piacce che l’asta non fuoriesca molto dala testatta del fucile e i questo caso non avendo dele dimensioni essate (sole le foto) non so se e possibile senza cambiare molto la gittata e la performace del fucile in generale (quanto fuoriesce la punta del asta nell tuo Labrax 90?)(se non sbaglio anche tu hai gli stessi gusti per la lungheza del asta dopo la testata) di avvere aste respetivamente 5cm piu corte nel L80 e L90.
L’ultima domanda ha da fare con il mulinello che per dir la verita vedendo solo le foto sembra un po sopraplastificato come giocattolo come si presenta in realta? Grazie Edi
Ciao Edi, io ho il 90 che uso come fucile principale, essendo anche io un appassionato del bassofondo mi è capitato spesso di trovarlo leggermente più lungo del necessario (soprattutto quando vedo l’orata che si intana), quindi se hai già un bel geronimo da 95, ti consiglierei di completare il tuo arsenale con il labrax 80 che ritorna anche utile nella pesca invernale. Un piccola indicazione ce la da anche il costruttore, mister giman, lui usa sempre un suo fucile da 80, puoi capirlo anche vedendo i suoi video.
Effettivamente l’asta fornita in dotazione è un po’ lunga, io sul 90 ho cambiato con una 5cm più corta e mi trovo molto meglio.
Un secondo consiglio è quello di aggiungere un altro lamierino sotto la testata, in modo daa renderla un po’ più negativa, questo espediente migliora la precisione perchè rende la testata meno ballerina.
Grazie Ivan,L’asta 5cm piu corta (cioe 110cm lungha) me lo consigli anche sul Labrax 80.Qualcosa riguarda al mulinello?Saluti Edi
Edi, sia per il giman che per altri, bisogna provare per capire dopo su cosa intervenire. Il mulinello giman è ottimo, uno dei migliori.
CIAO IVAN, HO AVUTO IL PIACERE DI AMMIRARE LA BELLEZZA DI QUESTO CAPOLAVORO,RIFERENDOMI AL LABRAX 80. TI VOLEVO CHIEDERE GENTILMENTE , SE LO VEDI INDICATO ANCHE PER UN PRINCIPIANTE, PER FACILITà DI BRANDEGGIO E CARICAMENTO. GRAZIE PER LA RISPOSTA. SALUTI DAVIDE.PURPURA
Ciao davide, il labrax è un fucile per tutti, principianti o no. Inoltre il brandeggio è migliore di tanti altri fucili commerciali.
Ciao Ivan, Avrei due domande riguarda il tuo Labrax 90.
1.Hai mai sentito la necessita di avere un asta più spesa (6,5mm)in qualche occasione
2.Hai mai pensato di un double giman differenziato (16+14) al posto dello standart 2X14mm (che offre solo una possibilità di asseto anche se ottimo e performante) (lo puoi usare solo come 2×14 e basta) per aver la possibilità di aumentare/diminuire la potenza del arma secondo le diversi occasioni che si presentano (senza dover cambiare elastici) e forse anche con aste diverse.
Faccio queste domande per capire se si può ottenere un arma più versatile possibile e di molteplici configurazioni.Grazie
Per divertimento l’ho provato anche con asta da 6,5mm e doppio 16mm, e va bene uguale tuttavia secondo me così è troppo potente e si va a perdere il progetto iniziale, cioè che il labrax è un “fioretto” non una “sciabola”.
Ovviamente il mare offre diverse occasioni e qualche volta il fucile che impugnamo non ci sembra abbastanza potente. In realtà accade che se entriamo in acqua con un cannone possiamo solo ed esclusivamente mirare a grossi pesci, quindi andiamo a perdere una maggiore quantità di occasioni.
Essere pescatore in apnea vuol dire anche provare e personalizzare l’attrezzatura, quindi ti invito a fare tutti i tuoi esperimenti. Secondo me il labrax è perfetto così come è stato progettato, al massimo si può tentare con elastici da 14mm più tirati (un paio di centimetri più corti).
Ciao Ivan. Dubbio terribile. Ho appena ordinato un labrax 96 ma sono in dubbissimo se prendermi il 90 invece!!! (Non credo ci abbia iniziato a lavorare ancora)…anch’io pesco nel sottocosta nel lazio tra l’altro(purtroppo non ho la fortuna di stare li da voi se no ci andavo di persona) ma avendo amici in sardegna spero di poterci andare quest’estate e li so che l’acqua è molto limpida. Io è da qualche anno che pesco fisso con il 90 hf camu 3d e mi ci sono sempre trovato brne, ma complice qualche preda che mi è rimasta un pò troppo lontana e d’altra parte è un pò che voglio farmi un 100 per l’aspetto…. Non so davvero che decisione prendere!!! Consigli utili?!? Comunque domani chiamo Ivan di nuovo e gli parlo (persona gentilissima e che ti sta appresso come pochi tra l’altro!)
Mi permetto di risponderti anche io: visto che hai già un hf 90 sarebbe meglio restare sul labrax 96, tra l’altro vista l’esigua differenza di lunghezza tra il 90 e il 96, la differenza si noterebbe difficilmente, soprattutto se si diversificano solo per la lunghezza…
Grazie Ivan, bellissima recensione