giacca 7 mm. LeroiGli anni passano e, ahimè, i chili si accumulano. A distanza di tre anni dall’acquisto della mia ultima giacca da 7 mm., confezionata in un periodo in cui la dieta stava dando buoni risultati, mi sono trovato costretto a cercare una nuova soluzione. La vecchia giacca da 7 in liscio spaccato riuscivo a indossarla, e soprattutto a togliermela, con estrema fatica, e il comfort e l’alta capacità termica in pesca erano ormai compromessi.
Ritenendomi un cliente pienamente soddisfatto dei prodotti LeROI Design, di cui possiedo da quattro anni una giacca da 5 mm. che ancora utilizzo (in effetti anche questa mi va stretta, ma per fortuna i 5 mm. rimangono più morbidi rispetto ai 7), e una più recente muta completa da 3, mi è venuto naturale rivolgermi nuovamente a loro.
Questa volta deciso di puntare tutto sul comfort in pesca, quindi nessun rinforzo ai gomiti, nessun rinforzo sternale e niente sistema Trick Power per lo schienalino.
Ne è venuta fuori un’ottima giacca su misura da 7 mm. in neoprene Heiwa mescola media, esterno liscio e interno spaccato a cellula aperta, e caratterizzata da una buona finitura mimetica, da me opportunamente “indirizzata” in modo da evitare le sfumature accese che ultimamente vanno tanto di moda.
Il potere termico s’è rivelato semplicemente spettacolare. La giacca è stata provata in acqua con temperatura di 13°, ed erano anni che, nelle stesse condizioni, non sentivo caldo, letteralmente, dopo quattro ore ammollo. Minime infiltrazioni d’acqua ci sono state, ma il problema è mio. Ho una lieve lordosi che da sempre mi provoca piccolissime infiltrazioni, con qualsiasi muta abbia fino ad ora utilizzato: su misura o standard, con pantaloni alti o bassi, con bermuda o meno. Certo, le siringate d’acqua fredda che si insinuano nelle schiena poco sopra il bacino non sono piacevoli, ma la temperatura si stabilizza in pochissimo tempo allo stesso livello di quella corporea, e non da più fastidio. A questo proposito, ricordo che più si dedica del tempo a far uscire le bolle d’aria rimaste intrappolate nella vestizione, meno si incorre in questo tipo di problemi. A volte, per eliminare l’acqua infiltrata, esco a riva e, allentando cintura e cavigliere, la faccio defluire dalle caviglie. Si crea così una sorta di effetto risucchio, che incolla ulteriormente la muta alla pelle, ostacolando altre infiltrazioni.
I movimenti a muta indossata si sono rivelati estremamente naturali, senza costrizioni. Ma soprattutto vestizione e svestizione, con l’ovvio ausilio di acqua saponata, sono stati di una semplicità estrema.
La finitura mimetica, in acqua, pare abbastanza efficace, forse un po’ troppo virata sui toni del rosso, in leggero contrasto con il giallo del granito presente nei fondali da me frequentati. Tuttavia si tratta di tonalità neutre, poco “accese”, e quindi non disturbanti per le prede.
Gli incollaggi paiono fatti veramente a regola d’arte, poco visibili e privi di evidenti sbavature. La parte inferiore è in robusto spaccato/foderato nero, e la chiusura a velcro.
Per concludere, non posso che ritenermi pienamente soddisfatto della scelta fatta. D’altra parte, con LeROI Design si va sempre sul sicuro.