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Tutto quello che c’è da sapere per preparare il vostro arbalete.

Abbiamo scritto tantissimi articoli in merito ad aste, elastici e configurazioni varie, tuttavia i nostri lettori hanno sempre bisogno di un consiglio e forse c’è qualche difficoltà nel reperire le giuste informazioni in giro per il blog. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere questo articolo riepilogativo con le domande e risposte più frequenti.

Elastico in coppia o circolare?

L’elastico in coppia non vuol dire doppio elastico, è semplicemente uno ma diviso in due pezzi con le boccole o altri sistemi a seconda della progettazione della testata. Sostanzialmente c’è poca differenza fra i due, quasi trascurabile. Alcuni preferiscono  l’elastico circolare perché si guadagna due o tre centimetri di corsa e la linea di mira è più pulita, altri invece preferiscono la coppia perché lavora in perfetto parallelo con l’asta e si presume che il tiro sia più preciso.

Molti fucili arbalete possono montare sia la coppia che l’elastico circolare, o entrambi contemporaneamente per le configurazioni a doppio elastico, tutto dipende dalla forma della testata.

Mono o doppio elastico?

Realizzare un fucile a doppio elastico vuol dire renderlo più potente e spesso anche più facile da caricare. A prima vista sembra una gran trovata invece in questa pratica si nascondono delle insidie che molto probabilmente rendono la pescata peggiore rispetto all’uso del semplice monoelastico.

Il primo grande errore consiste nel raggiungere un livello di potenza superiore a quello che il fucile può gestire. Ossia, se il fucile è troppo leggero si perde completamente la precisione a causa del rinculo. Ciò può avvenire anche con un singolo elastico se abbiamo scelto una versione molto spessa o troppo tirata. In sintesi ogni fucile ha una propria massa e quindi può ospitare degli elastici potenti fino ad un certo punto.

In pratica il 90% dei fucili in commercio esce con una configurazione “sicura”, composta da un elastico da 18 mm. calcolato al 300% in modo che tutti siano in grado di caricarlo e che abbia un livello medio di potenza per mantenere la giusta gittata e penetrazione. In questo caso installare un secondo elastico da 18 mm. sarebbe oltremodo eccessivo, con il di perdere la tenuta dell’asta nel meccanismo di sgancio. Ad oggi i fucili che possono montare due elastici da 18 mm. sono rarissimi e dedicati alla pesca grossa.

Le configurazioni a doppio elastico più utilizzate sono: 14 mm. e 16mm. Il doppio 14 mm. è un eccellente sostituto del singolo da 18 mm., che permette di avere la stessa potenza (o qualcosina in più) ma con uno sforzo di caricamento molto contenuto. Il doppio 16 mm. invece è la configurazione più potente, da scegliere se vogliamo insidiare pesci di qualche chilo con la garanzia di penetrazione. Il doppio 14 mm. può essere installato senza problemi su quasi tutti i fucili invece il doppio 16 mm. è dedicato ai fucili più pesanti e massicci.

Un problema del doppio elastico sta nell’ingombro, per cui in questa variante il fucile è più difficile da brandeggiare e a volte il secondo elastico si solleva creando qualche difficoltà alla linea di mira. Per questi motivi tanti bravi pescatori preferiscono usare fucili con un solo elastico.

Posso montare il doppio elastico sul mio fucile corto?

In teoria si ma in pratica è meglio di no. Nelle misure di arbaletes commerciali che vanno da 60 a 80 circa (passando da 65, 75 a 85) montare un secondo elastico serve a poco. Il primo motivo è che questi fucili sono ideati per la pesca in tana, all’agguato o nel torbido, in tutti i casi hanno un raggio d’azione da uno a tre metri massimo, compito che viene svolto in maniera esaustiva con un singolo elastico da 18mm.

Inoltre mettere due elastici su un fucile molto corto sicuramente ci darà un problema di precisione. Il sintomo più classico di questo errore è quello di sbagliare i tiri facili, quelli a brevissima distanza.

Che diametro di elastico scelgo?

La scelta del diametro è in funzione della potenza voluta, che fisicamente è legata alla misura delle prede a cui aspiriamo. Cioè se voglio pescare un dentice è meglio scegliere elastici più potenti se invece vado in cerca di cefali è meglio un elastico leggero e preciso.

Per aste che vanno da 6 mm. a 6,5 mm. il singolo elastico universalmente accettato e testato è il 18 mm. (o 17,5 mm. che è uguale), invece la migliore configurazione con doppio elastico è 14 mm. Per aste più pesanti (da 6,5mm in su) e fucili più lunghi (dal 90 in su) è preferibile scegliere un doppio elastico da 16 mm.

Il diametro dell’elastico e lo spessore dell’asta vanno di pari passo. Se incremento uno di questi due dettagli devo adeguare anche l’altro altrimenti mi ritrovo con un tiro lento e poco efficiente o al contrario troppo potente e poco preciso. Tutto il sistema deve essere equilibrato. (Consultate la tabella degli esempi)

Che marca di elastico?

La risposta è semplice: qualsiasi! Mi spiego meglio, di solito ma non è detto, gli elastici di serie sono un po’ lenti perchè le aziende produttrici preferiscono fornire un arbalete alla portata di tutti. Quindi se è questo il vostro caso e volete ottimizzare il tiro dovete comprare un elastico di buona marca che sia diverso da quelli di serie.

Tutte le grandi aziende hanno una linea economica ed una più performante, basta semplicemente rivolgersi ad un negoziante onesto con diversi produttori in catalogo. Se volete un consiglio su una marca specifica seguite le indicazioni di chi costruisce i fucili artigianali perché loro di solito li provano un po’ tutti e alla fine scelgono le aziende e i prodotti migliori sul mercato.

Sappiate solo una cosa, che nel settore elastici non esiste il miracolo, infatti i vari venditori promuovono i loro prodotti come i “migliori di tutto il mondo” o “prestazioni mai viste”. In verità si tratta soltanto di propaganda perché nella realtà la differenza fra un tipo ed un altro è spesso tanto minima da poter essere misurata solo con strumenti elettronici.

Quindi non abbiate il cruccio di aver comprato l’elastico sbagliato perchè in pratica la cosa importante è scegliere un prodotto conosciuto e calcolarlo alla lunghezza giusta.

Che fattore di allungamento scelgo?

Normalmente è meglio mantenersi sul medio-basso cioè fra 300% e 340% per due motivi: il primo perchè è più facile da caricare e il secondo perchè gli elastici dopo questo range diventano più duri e legnosi, inoltre con il tempo l’elastico molto tirato perde potenza più rapidamente. (Leggete l’articolo di approfondimento)

Di che lunghezza scelgo l’elastico?

Anche se tutte le aziende producono fucili di misure simili non è detto che ogni arbalete sia uguale nella lunghezza fra testata e aggancio, e se dobbiamo ottimizzare al massimo le prestazioni tutti i centimetri di scarto sono importanti. Il sistema più sicuro è prendere un metro e misurare la distanza fra i fori della testata e la tacca di aggancio dell’asta, fatto questo usate la nostra pagina di calcolo (clicca qui) che vi restituisce la misura esatta al centimetro.

Ricordatevi solo che se state comprando l’elastico al metro dovete sempre scegliere qualche centimetro in più per per le legature.

Che diametro di asta scelgo?

Nei normali arbalete per la pesca di ogni giorno i diametri più comuni sono tre: 6mm, 6,3mm (o 6,25mm) e 6,5mm. Ovviamente tutte e tre corrispondono ad un peso diverso in proporzione al loro diametro. In teoria l’asta più leggera è più veloce in uscita mentre  l’asta più pesante conserva maggiore energia a fine corsa.

Anche in questo caso la scelta va presa in considerazione delle prede che si intende insidiare, per cui se allestiamo il fucile per l’agguato è preferibile scegliere le aste più leggere in modo da battere sul tempo le prede dallo scatto rapido (ad es. i saraghi), al contrario se pratichiamo prevalentemente l’aspetto a pesci in po’ più grossi è preferibile un’asta pesante per avere la certezza della penetrazione.

Quasi tutti i fucili commerciali vengono venduti con asta 6,5mm che va benissimo per molte occasioni tuttavia non è molto veloce nell’azione, l’asta da 6mm invece schizza via molto rapidamente ma dopo i primi due metri perde visibilmente forza. Per questo motivo negli ultimi anni è stata introdotta l’asta 6,25mm (o 6,3mm) che a mio parere ha il miglior rapporto fra velocità e forza di penetrazione. Ve la consiglio su tutti i fucili monoelastico o con doppio 14 mm.

Tutte le aste al momento dello sgancio vibrano in proporzione della spinta degli elastici, questa vibrazione può causare un perdita di precisione. Per evitare questo fenomeno è bene che asta ed elastici siano equilibrati, cioè più forte è la spinta e maggiore è il diametro dell’asta da scegliere. Evitiamo quindi di montare aste da 6 mm. sui fucili lunghi dal 90 in su, oppure di allestirle con il doppio elastico. Le aste da 6,25mm supportano fino al doppio elastico da 14 mm., invece le aste da 6,5 mm. vanno a braccetto con il doppio 16 mm.

Aletta sopra, sotto o doppia? e il cono?

Qui ci sono delle distinzioni da fare. Se usiamo un’asta con due alette siamo certi di avere la tenuta su qualsiasi preda ed evitare che accidentalmente questa scivoli via dall’asta sul più bello. Purtroppo l’asta a doppia aletta è scomodissima da usare perché in quei casi in cui non prendiamo niente capita spesso che questa cada sul fondo di punta ed è facilissimo ritrovarla incastrata fra due pietre o in un buco. A volte diventa impossibile da liberare e ci costringe a continui sali e scendi. Infatti questo tipo di asta è decisamente sconsigliata per la pesca in tana.

Le aste monoaletta invece sono più pratiche e, se l’aletta è efficiente, direi anche sicure per la tenuta del pesce. L’aletta può avere una forma poco idrodinamica e quindi deviare il tiro soprattutto a fine corsa, per questo motivo molti pescatori preferiscono averla sotto, cioè in modo che la deviazione sia all’opposto della forza di gravità e quindi si annullano a vicenda.  Molte aziende specializzate in aste hanno provveduto a realizzare dei prodotti d’alto livello dove questo effetto è tanto contenuto da essere praticamente trascurabile. Inoltre se installiamo su qualsiasi asta il cono azzeriamo questo difetto e contemporaneamente aumentiamo il grado di penetrazione.

Uno o due giri di sagola?

Se rendiamo il fucile più potente è un peccato non sfruttarne a pieno la gittata, quindi adoperando due giri di sagola abbiamo certamente uno o due metri in più di raggio utile. C’è però da considerare l’eccezione della pesca in tana o ai pesci che si intanano, perché in questo caso due giri di sagola risultano d’impiccio.

I pescatori di cernie ad esempio usano fucili molto potenti ma con un solo giro di sagola, perché al momento dello sparo devono rapidamente afferrare la sagola e ostacolare il pesce che proverà in tutti i modi di infilarsi nel punto più angusto della sua tana. Al contrario chi pesca all’aspetto dispone anche tre giri perché una ricciola o un serra dopo aver preso l’asta tendono a scappare e a dimenarsi in ogni direzione, e per noi è necessario fin da subito risalire a galla dando l’opportunità alla preda di sfogarsi.

Mulinello si o no?

Diciamo che nel 90% dei casi non serve, ma per quel restante 10% è indispensabile averlo, quindi nel dubbio dell’incontro importante è sempre meglio averlo, fatta eccezione per la pesca invernale in acque torbide con il 75 o anche meno, per esempio alle spigole che raramente superano i 2 kg.. In questo caso la presenza del mulinello è veramente un di più e se l’acqua è molto torbida è meglio addirittura non averlo, per aumentare il grado di brandeggio del fucile.

Perché il fucile non è preciso?

Ci sono tanti motivi che rendono il fucile poco preciso. Il principale può essere indicato nella mancanza di equilibrio in fatto di potenza, ossia o è scarsa o è troppa, anche se l’esperienza mi insegna che di solito si esagera in eccesso. Seguendo i consigli già scritti precedentemente dovete far in modo che massa, asta ed elastici siano perfettamente ottimizzati.

Se il fucile è corto o leggero non serve caricarlo molto, ad esempio con doppio elastico da 16 mm.. In molti casi è sufficiente avere una configurazione media tipo asta 6,25 mm. e un elastico da 18 mm. calcolato al 320% o al massimo un doppio elastico da 14 mm. calcolato al 330%. In questi casi dovete fare degli esperimenti con elastici più lunghi e dopo le varie prove accorciarli di poco alla volta fino a capire qual’è il margine di precisione del vostro fucile.

Un altro fattore che influisce sulla precisione può essere l’assetto. Se la testa dell’arbalete è troppo leggera o troppo pesante, questo dettaglio che pochi curano è responsabile di molti tiri a vuoto perché al momento dello sparo il rinculo può giocare brutti scherzi. L’ideale è avere un fucile che da carico sia leggermente negativo in punta, però non tanto da stancarvi il polso. Normalmente questo effetto si ottiene aggiungendo dei piccoli piombi adesivi nei pressi della testata. Se invece è troppo pesante dobbiamo provare a scegliere un’asta più leggera.

Leggete un articolo di approfondimento

Conclusioni

Spero in questa pagina di riepilogo di aver risposto alla maggior parte dei vostri dubbi, ricordatevi che nel blog ci sono tantissimi altri articoli che trattano in maniera specifica ognuno di questi argomenti, buona lettura!