PREMESSA: il tizio del video non sono io (anonimo rintracciato su youtube)

Questa non è farina del mio sacco. Di fatto avevo già letto qualcosa nei vari forum, ma finché il suggerimento non mi è arrivato direttamente da Dentex70, utente del forum pesca subacquea.net (al quale va il mio ringraziamento), mi ero sempre dimenticato di metterlo in pratica. Parlo del giusto movimento da fare quando si carica un fucile pneumatico lungo.

In sostanza, oltre una certa soglia di precarica ho sempre avuto difficoltà a caricare le aste da 6,5 . Diciamo intorno alle 25/26 atmosfere. Ciò non era dovuto allo sforzo necessario per portare a termine il caricamento, ma dalla difficoltà di evitare oscillazioni dell’asta. Ci vuole poco infatti a storcere irrimediabilmente un’asta da 6,5. Con quelle da 7 invece mai avuto problemi.

Normalmente, sia che usi un carichino normale che uno con prolunga, tengo la mano sinistra a mezz’asta con lo scopo di contrastarne le oscillazioni. Caricata l’asta a metà, sposto la mano sulla volata e completo la manovra di caricamento. Questa è la fase più delicata, perché oltre alla forza necessaria per completare tale manovra bisogna evitare di portare l’asta fuori asse.

Il consiglio che ho messo in pratica nella mia ultima uscita consiste nel fare forza con i muscoli dorsali. E’ l’uovo di colombo. Di fatto lo sforzo di caricamento risulta notevolmente inferiore rispetto all’uso delle sole braccia, con conseguente miglioramento nel controllo delle oscillazioni.

La cosa è più facile a farsi che a dirsi. Se anche voi avete avuto lo stesso tipo di problema, cercate di ricordarvene la prossima volta che caricate un fucile in acqua. Il resto viene da se.