Arriva l’inverno e il mio vecchio 75 viene puntualmente sottratto da qualche amico e collega pesca sub, così ho deciso di prenderne un altro e magari provare qualche nuovo prodotto 2012. Osservando il nuovo catalogo Omer Sub ho notato che si è ampliata la scelta dei modelli entry-level, e fra tutti mi è piaciuto il Cayman GI, in offerta da PlanetSub a 80 euro.

Rispetto alle precedenti versioni Cayman a fusto tondo il GI ha il guida-asta integrale e l’impugnatura simile al modello HF, la testata invece è di tipo chiuso con gli elastici a coppia. Appare quindi come un fucile ben fatto e che si posiziona nella fascia media della gamma Omer. Ormai mi sono abituato ad arbalete con testata aperta, quindi insieme al fucile ho ordinato anche una testata di ricambio per Cayman HF (perfettamente compatibile anche con il GI) che sostituirò dopo le prime prove in acqua.

La dotazione di serie comprende una coppia di elastici con boccole da 16mm, ogiva snodata e asta da 115cm per 6,5mm monoaletta. La testata, sebbene sia di tipo chiuso, ha un profilo molto basso e minimale per questo il puntamento è sempre facile. Il fusto è un classico in alluminio a sezione circolare ma con il guida-asta integrale, questo espediente ci assicura i tiri con una certa precisione. Presumo che G.I. il nome di questo arbalete sia proprio la sigla di Guida-asta Integrale.

Il bello del Cayman G.I. secondo me è l’impugnatura simile ai modelli più prestigiosi di OmerSub, ad esempio HF, cioè ha lo scatto abbastanza arretrato per cui il fucile è complessivamente più corto di altri modelli della stessa misura, sgancia sagola laterale in acciaio, dente per l’alloggio della sagola (comodo in fase caricamento). Sotto vi è la classica slitta per l’installazione del mulinello, invece l’impugnatura bianca e l’appoggio sternale possono essere smontati e cambiati (esiste una manopola anatomica in catalogo).

Al mio GI 75 non ho intenzione di montare il mulinello per ora, dovendo pescare prede di media pezzatura nel torbido preferisco conservare un ottimo brandeggio, quindi sistemo il fucile semplicemente con due giri di sagola monofilo da 120. L’arbalete fuori tutto è abbastanza corto e l’asta da 115cm fuoriesce di parecchi centimetri per i miei gusti, nei panni di OmerSub avrei preferito un’asta da 105cm o al massimo 110cm, inoltre lo spessore di 6,5mm mi sembra eccessivo, comunque voglio provare la prima volta il fucile in queste condizioni.

Prima prova a Gallipoli, Gennaio e acqua torbida (nonchè fredda), condizione ideale per provare un 75. Il caricamento è abbastanza facile, e come mi aspettavo è pesante in punta, appena ritorno a casa devo cambiarli sicuramente allestimento perchè alla lunga stanca e il puntamento non mi soddisfa a causa dell’asta troppo lunga. Tuttavia il tiro è soddisfacente, senza osare in gittata, riesco a fregare una salpa all’gguato e un cefalo in un semi-aspetto.

Il bello di questo fucile è sicuramente il brandeggio, infatti mi sono divertito molto in una serie di agguati fra scogli affioranti e bassofondo, riuscendo sempre a girare l’arbalete e a puntare con rapidità. In realtà ero in cerca della classica spigola, convinto che sarebbe sbucata fuori dalla nebbia o da dietro uno dei massi, invece niente regina d’inverno.

La prova è fatta, tuttavia devo necessariamente personalizzare l’arma e renderla più comoda ed efficiente, su un 75 bisogna guadagnare su tutto. Ecco come ho modificato il Cayman GI: testata aperta OmerSub, asta Devoto 6,5mm per 105cm monoaletta, nastro di gomma sull’impugnatura (non necessario ma mi piace il grip), elastico circolare mares nero/ambra da 17,5mm calcolato al 330% e infine ogiva SigalSub Wire.

Ora il fucile è pronto come piace a me, e potenzialmente candidato ad essere il fido compagno dell’inverno. Con questo allestimento colgo una buona domenica di scirocco e mi reco ad Otranto, un posto non mi ha mai lasciato a mani vuote. Con l’asta più corta il fucile è migliorato in brandeggio, sebbene sia ancora pesante in punta ma comunque molto gestibile.

Grazie alla testata aperta e l’elastico circolare su misura ho guadagnato quel mezzo metro di tiro utile in più che su un 75 fa piacere e in qualche occasione potrebbe servire. Incontro le prime salpe e cefali, ma in cerca della desiderata spigola, gli ignoro completamente e procedo all’agguato alternando dei piccoli aspetti per studiare il campo.

Inaspettatamente, dal torbido, compaiono veloci due bei serra in formazione d’attacco, potevano essere fra i 2 i 3 kg comunque non ho avuto il tempo di realizzare il tiro perchè ero puntato dal basso verso l’alto (posizione ottimizzata per l’arrivo della spigola), inveci questi mi sono arrivati di fianco e dal basso. Non capisco come sia possibile che a Gennaio ci siano ancora questi voraci predatori in giro, pesci tipicamente estivi, comunque se ci sono loro quasi certamente non c’è la spigola, quindi dedico il resto della pescata all’aspetto dei serra.

Dopo circa 2 ore di tuffi, non vedo più nè i serra nè l’ombra di una spigola, quindi prima di uscire decido di provare il nuovo Cayman GI 75 sui soliti cefali, e infatti su 4 tuffi riesco a prendere 4 cefali. Tutti i tiri sono stati scoccati a breve distanza, circa 2 mt, sia per l’acqua torbida che per l’avere in mano solo un 75, il quale si è comportato benissimo, molto preciso e funzionale. Niente fronzoli, un fucile semplice e divertente, consigliato d’inverno con l’acqua torbida o in altre occasioni dove sia necessario effettuare tiri a breve distanza, ad esempio la pesca estiva in tana.