Il fucile pneumatico, si sa, è un arma imperfetta. Per troppi anni le industrie operanti nell’ambito della pesca subacquea hanno lavorato in un mercato che ha dovuto fare i conti con il sempre maggior successo dei fucili arbalete. Il risultato è stato la riduzione o la cancellazione degli investimenti nello sviluppo dell’arma pneumatica, se non addirittura la totale chiusura delle linee produttive.
Diversa la situazione fino agli anni ottanta del secolo scorso. Fucili pneumatici standard, cloni dei mitici Sten di Mares, venivano affiancati da idropneumatici, da pneumatici con caricamento frazionato, da sistemi di sgancio basati su valvole di non ritorno o sfere posizionate in testata; intercambiabilità dei serbatoi e canne di diversa lunghezza mantenendo la stessa impugnatura, che in alcuni casi poteva essere posizionata liberamente lungo il serbatoio; pneumatici collaudati per operare a 50 atmosfere (mi chiedo come facessero a caricarli); fucili col caricamento facilitato dalla presenza di una canna di precarica.
Oggi si sta provando, faticosamente, a rivedere quei progetti che per una ventina d’anni hanno tenuto bloccato lo sviluppo dei fucili pneumatici, precisamente dall’introduzione del Cyrano, con la sua canna da 11 mm., il “naso” e il grilletto alleggerito. Omer e Seac hanno già provveduto ad introdurre qualcosa di nuovo (ma non di “innovativo”, nel caso di Seac), gli altri seguiranno nei prossimi anni.
Per fortuna l’ingegno di molti appassionati del fai da te e l’introduzione di tecnologie rivoluzionare come il sottovuoto hanno permesso allo pneumatico di rimanere negli anni un’arma più che valida, tanto che oggi sempre più pescatori scelgono questo tipo di fucile, nonostante l’inattaccabile supremazia commerciale degli arbalete.
Peccato però che i modelli a disposizione siano ancora pochi. Senza bisogno di andare a elencarli, gli pneumatici presenti in commercio, comprese alcune soluzioni artigianali, assommano in totale a una decina di modelli, niente in confronto all’inavvicinabile varietà che caratterizza l’offerta dei fucili a elastico.
Con così pochi modelli a disposizione è facile che ognuno di questi presenti, oltre ai pregi, un certo numero di difetti. Qual è allora la soluzione? Semplice: utilizzare i componenti dei vari fucili per ottenerne uno nuovo e migliore.
Prendiamo ad esempio l’SL della cressi. In molti apprezzano l’inclinazione dell’impugnatura e la presenza di una canna dissastata verso l’alto. Però ha un grilletto davvero troppo duro. Che fare? Basta sostituire il dente di sgancio originale con quello mares, avendo l’accortezza di posizionarlo in modo tale da rispettarne le geometrie (in pratica bisogna mettere mano al trapano…).
Altro esempio tipico di ibridazione, che riguarda un po’ tutti i fucili dotati di canna da 13 mm., consiste nella sostituzione del pistone originale con un più leggero e inossidabile pistone Mares. Oppure ancora l’utilizzo di una volata Tigullio sugli SL per via dei fori di scarico dell’acqua più ampi.
Fin qui ho illustrato alcune “ibridazioni” facili. C’è chi però non si accontenta, e così ecco di seguito alcuni esperimenti funzionanti di cui in molti avranno letto i resoconti nei vari forum:
– Cressi SL con canna da 11 millimetri Mares;
– Omer Skorpion con canna da 11 millimetri Mares o da 12 millimetri della Calibro 12;
– Fucili basati su canna e impugnatura dei fucili con canna da 13 mm. ma con serbatoio idroformato dei Caccia HF di Seac;
– Impugnatura in plastica dell’Airbalete “infilata” in calci dello Sten Mares;
Per quanto mi riguarda i miei ibridi meglio riusciti sono stati un Cressi SL degli anni 70, quello col grilletto in metallo, modificato con testata Tigullio (ora sottovuoto by STC), pistone Mares (ora anche quello by STC) e kit grilletto da 1,5 mm. del meccanismo di sgancio. Un altro ibrido ben riuscito è stato un Mamba 90 della Maori con impugnatura Mares, serbatoio da 35 mm. e volata STC.
Il prossimo invece sarà un ibrido “mono marca”, sto infatti assemblando i pezzi “migliori” di tre fucili Mares (un Cyrano 85, uno Stealth 110 e uno Spark 98) per ottenere un unico fucile da abbinare a sottovuoto X-Power. Non tarderò molto a mostrarvi il risultato…
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4 Comments
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sono interessato alla modifica del cressi SL con canna 11….mi sapresti spiegare meglio mythom?
Bisogna utilizzare dei centratori su impugnatura e ogiva, che fanno “crescere” il diametro della canna fino a 13 mm.
Non è un lavoro facilissimo, ma c’è chi l’ha fatto, e tra questi il nostro utente 020Danilo.
inoltre, un quesito: il manico dell’airbalete una volta adattato al manico sten, come riesce ad azionare il meccanismo del grilletto?
No, intendevo soltanto l’impugnatura in plastica bianca…